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QUINDI MI STATE DICENDO CHE…
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Powa Flowa #01



Lo scopo di questa rubrica è di diffondere in via del tutto amatoriale la cultura delle erbe officinali ed aromatiche.

Cultura dimenticata, talvolta fraintesa, o persino ostacolata dalla medicina ufficiale, di cui paradossalmente è la base.

Ho avuto la fortuna di vivere a stretto contatto con persone che vivono esclusivamente di ciò che coltivano e, in larga parte, trovano nel bosco.

Quella poca conoscenza che posso aver appreso in confronto ad un sapere davvero esteso, unita ad una certa esperienza su me medesimo, è quello che vi racconterò.

Per quanto in linea di massima nutra sfiducia nei metodi della medicina moderna, non sono un medico, e tutte le informazioni vanno prese come frutto della mia esperienza personale.

Esistono infatti molte erbe (da psicotrope a mortali) anche nei nostri boschi.

Infine è fondamentale definire qualche principio che, secondo me, sta alla base di una corretta cura del proprio organismo, che risulta in primis tutt’uno con la mente.

Poi bisogna distinguere, cosa che intenzionalmente non traspare dalle odiose pubblicità odierne, tra malattia e sintomi.

L’esempio è chiaro: se hai un mal di testa causato da un problema intestinale, e ti prendi un Moment, quello che sta in effetti succedendo è che il tuo corpo sta tentando di mettere alla luce un
problema e tu lo zittisci. Come mandare a cagare un amico che ti sta mettendo in guardia su un pericolo.

Inoltre quella che viene definita “febbre”, non è una malattia…e nemmeno un sintomo, bensì è già essa stessa una risposta ad un pericolo. L’innalzamento della temperatura porta infatti ad un habitat inadatto a determinati batteri!

Dulcis in fundo…che mi crediate o no, la stragrande maggioranza delle malattie è data da una sbagliatissima alimentazione.

Non è che mangiate male voi, ma l’intero genere umano ha frainteso quella che dovrebbe essere la sua alimentazione (o forse dovrei scrivere che “all’intero genere umano è stato fatto fraintendere…” ) ma questo è un altro discorso!

Quindi le erbe possono aiutarci in quegli stati spiacevoli, che per ignoranza o un certo menefreghismo, abbiamo causato al nostro corpo.

Cominciamo con la prima pianta, ed è puro underground.

Il nome italiano è Borsa Del Pastore (capsella bursa-pastoris) e nel terzo millennio non gode certo di grande fama.

Capsella-bursa-pastoris

La pianta è presente ovunque (è un infestante) e il suo nome deriva dalla forma delle foglioline che ricordano la sacca che i pastori portavano sulle spalle in tempi passati, caratteristica che la rende estremamente riconoscibile.

Nutro una grande riconoscenza verso questa pianta dalle proprietà emostatiche (arresta le emorragie) ed astringenti (restringe i tessuti).

La tisana mi è stata di estremo aiuto durante una dissenteria micidiale, come lo è stata negli anni a venire per la mia cagnetta e per uno dei miei gatti.

La polvere che si crea sul fondo del vasetto ha immediatamente interrotto poi un’abbondante perdita di sangue da un taglio che mi feci alla mano. E’perciò anche un ottimo cicatrizzante!

So che assunta con costanza per una decina di giorni prima del ciclo mestruale, ne attenua grandemente gli eventuali dolori..ma almeno questo per fortuna non è esperienza diretta, ah ah.

Per quanto ne sappia, il triste uso industriale che ne viene fatto è volto a ricavare insetticidi, da una sostanza che riveste i semi.

E proprio nel verificare questa informazione scopro che questa pianta contiene una buona percentuale di vitamina K, che so essere il rimedio verso determinati casi di avvelenamento animale.

In situazioni estreme, in cui il veterinario non sia presente, tenetelo in considerazione.

E’ inoltre nota per le sue facoltà decongestionanti, espettoranti e diuretiche…ma c’è qualche pianta più specifica con tali funzioni.

Al prossimo Powa Flowa!