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Ci vorrebbe la Felicità fuori il disco di Endi



Ci vorrebbe la Felicità, il secondo disco di ENDI, sotto etichetta Terapia D’Urto, abbraccia hip-hop, reggae, dance e pop. Con un’atmosfera compatta tra Black Music e contaminazioni, il disco – sta scritto nel comunicato ufficiale – si propone come vero e proprio messaggio positivo a favore delle cose vere e semplici. La critica al mondo di oggi, con le sue frivolezze e le sue falsità, diventa uno stimolo per imparare davvero l’arte della felicità. Senza surrogati, senza lussi e senza bugie. Ci vorrebbe la Felicità diventa così ricerca personale del “vivere”, lontano da un mondo che ci rende schiavi. L’album è empatico e si pone come voce alternativa rispetto alle generazioni di oggi sempre più attaccate all’effimero e ai social network.

01-Cover-front

Il disco, avvalorato in alcuni estratti dalla voce della cantante Torinese Glora B. Vega, è accompagnato dal videoclip di I Love Bombolone realizzato da Train’s Explosion per la Regia di Danny Rambaldo. Il singolo parla in maniera ironica di legalizzazione e, attraverso una metafora, il krapfen diventa simbolo della marijuana, consumata da tutti di nascosto e incoerentemente circondata da pregiudizi.

Il brano fa da cornice a un prodotto orecchiabile e in grado di catturare gli ascoltatori più eterogenei. Ci vorrebbe la Felicità è un sorriso che va al di là delle maschere e degli emoticon, per dar spazio alla musica e all’incessante bisogno di autenticità.

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CI VORREBBE LA FELICITA’
E’ questo il titolo che ho deciso di dare al mio album.
Il nome “ci vorrebbe la felicità” è nato un pò pensando alla mia vita e un pò allo stato attuale delle cose: il nostro sorriso è rappresentata da uno smile virtuale.
Noi siamo la generazione dei social network. Siamo i figli di facebook., gli schiavi dei social.. 
Siamo spettatori passivi.
Preferiamo un sorriso virtuale ad uno vero e condiviso realmente con altre persone.
Viviamo nell’era dove vogliamo tutto, dove abbiamo tutto, tutti i mezzi possibili, ma lo stesso tempo non siamo contenti, non siamo felici. Abbiamo tante cose belle, tutti in fila per il nuovo iPhone, tutti ad inseguire la moda del momento. Eppure noi non siamo felici della vita. Vogliamo sempre di più.
Viviamo in un mondo dove è difficile fare un gesto semplice di aiuto per il prossimo, l’unico intento è fottere il prossimo, anche per poco, ma bisogna fregarlo.
Siamo la generazione della falsità e dei falsi sorrisi.
Facciamo la guerra per il calcio della televisione, quel calcio che oggi è tutto tranne che uno sport.
Ci ammazziamo per una partita, per qualcosa che non viviamo in prima persona.
Siamo spettatori tristi di una guerra tra poveri. L’anima è povera.
Siamo schiavi di un sistema che vive alle nostre spalle, siamo schiavi di leggi insulse.
Ci svendiamo per due soldi. Siamo piccole puttane.
Siamo la generazione dei vizi, vogliamo il lusso. Vogliamo sempre qualcosa in più.
Noi siamo la droga. Noi siamo i primi spacciatori di messaggi insani.
Siamo sempre arrabbiati e nervosi.
Abbiamo tutto ma non siamo contenti della vita. Non siamo felici.
Ci vorrebbe la felicità.
Eppure le persone più felici al mondo non hanno belle macchine, una bella casa, oppure oggetti preziosi. Hanno l’anima.
Credo che per arrivare a sentire il sapore della felicità bisogna imparare a conoscere se stessi e la propria anima.

“Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.”

La promozione dell’album, i live e tutto il resto inizierà presto.

L’album intanto è già in vendita su itunes e in tutti i digital store
https://itunes.apple.com/gb/album/ci-vorrebbe-la-felicita/id965226302

oppure in copia fisica contattando me stesso o scrivendo a ilritrattostaff@email.it.