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Il Grande Lebowski salva la vita di questo ragazzo



Secondo le più rosee aspettative, Will Russell doveva già essere morto. Venti anni fa era un senzatetto e in balia di se stesso. Sette anni dopo, ha attraversato un periodo di depressione che lo ha portato verso il baratro estremo. “Mi chiamavano Grado Zero” ha detto a VICE. “Ho vissuto con $551 al mese per 8 anni. Vivevo in un cubicolo, mi avevano dato la disabilità, ero grasso e piangevo ogni giorno.”

LA STORIA SU VICE – http://www.vice.com/read/the-big-lebowski-saved-will-russells-life-428

Poi nel 2002 un grande cambiamento è arrivato. Russell, che stava lavorando presso una convention di tatuaggi nel Kentucky, ha iniziato a citare a memoria le battute de Il Grande Lebowski per passare il tempo. In un lampo tutti sono impazziti per questa sua passione. E nel vedere ognuno così preso da Lebowski, Russell si è chiesto: E se creassimo un evento dove gli Achievers (i fan di Lebowski) si radunassero e celebrassero assieme l’evento? Ed ecco nascere il Lebowski Fest.

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Foto di Will Russell

Con grande sorpresa, la kermesse è divenuta ben presto un mega-evento a tre zeri in fatto di presenze. Migliaia gli spettatori e i partecipanti. Spin magazine ha incluso la festa tra i “19 eventi da non perdere durante l’estate”, dopo Lollapalooza e Snoop Dogg.

Negli ultimi 13 anni, Russell è riuscito a riunire i fan del Grande Lebowski da 50 stati, con contagio estero: a Londra si tiene il Dude Abides. Ora viaggia per il mondo e ha scritto un libro (I’m a Lebowski, You’re a Lebowski), ispirato al documentario (The Achievers), incoraggiando le radici di una nuova religione (Dudeism). Addio ai tempi della depressione.