Ebbene sì…”camomilla” non è una sottomarca della Bonomelli, ma un meraviglioso Powa Flowa.
Ed è bene sottolinearlo perché qualche multinazionale in giro per il mondo sta ponendo, ed in certi casi ha già posto, dei brevetti sul vivente, cosicché presto anche in Europa la zucchina (intesa come specie) apparterrà a qualcuno e chi coltiverà le proprie sementi sarà un fuorilegge. Almeno questo è quello che succede oggi, negli Stati Uniti, con mais e soia.
Ma torniamo al nostro utile fiorellino: il suo nome “Matricaria Chamomilla” deriva dal latino “mater” poichè veniva utilizzata come medicinale dopo il parto, mentre “camomilla” deriva dal greco “chamaimelon” composto da “chamai” (che significa “a terra”) e melon (melo), col significato di “melo terrestre” ad indicare una pianta bassa con odore di mela.
E’una pianta presente in tutte le regioni italiane, diffusa in tutta Europa per quanto si ritenga originaria dell’Asia, facilmente riconoscibile a causa del profumo intenso.
Il periodo più indicato per la raccolta coincide con il periodo balsamico, all’inizio della fioritura, tra maggio e giugno, per quanto rimanga in produzione più a lungo se vengono asportati giornalmente i capolini fioriti.
E’ estremamente nota per le sue proprietà sedative, spasmolitiche ed antinfiammatorie, che la rendono una valida alleata in parecchie spiacevoli situazioni: calma i nervi, agevola il sonno, è utile in caso di dolori di stomaco e mestruali, aiuta a superare stati influenzali. L’infuso ha eccellenti proprietà anche contro congiuntivite, utilizzato sotto forma di lavaggi e come collirio, e lo stesso viene usato per gargarismi in caso di mal di gola.
L’olio essenziale previene inoltre attacchi allergici e combatte infiammazioni, ulcere, batteri e persino funghi.
Le altre marcate proprietà della camomilla riguardano la cosmesi poiché favorisce, sotto forma di olio, il ringiovanimento delle cellule dell’epidermide ed ha un’azione schiarente verso macchie della pelle, e persino sui capelli!
L’unico aneddoto che ho da raccontare su questa pianta è un po’ imbarazzante, ma la mamma mi ha insegnato a vergognarmi solo quando faccio del male, e non è il caso..
Vivendo in campagna spesso e volentieri faccio pipì all’aperto, e neanche fossi un cane, quasi sempre negli stessi posti. Ora, dalle mie parti non ho mai trovato camomilla allo stato selvatico, quando improvvisamente un giorno la vidi nascere esclusivamente nel punto esatto dove faccio sempre pipì.
Tutto ciò resterà per sempre un mistero…fatto sta che ebbi la cura di lasciarla andare in semenza, prelevare i semi e coltivarla l’anno successivo!
Magari la prossima volta provo a pisciare direttamente nel vaso..
Che il Powa Flowa sia sempre con voi.