Sono trascorsi cinque anni ma ora è tempo di dare di nuovo il benvenuto al Pop Up! Festival, nato da un progetto di MAC – Manifestazioni Artistiche Contemporanee in Ancona nel 2008.
Il sito ufficiale http://popupfestival.it
La novità è la location: non più solo Ancona ma soprattutto l’entroterra, i Colli Esini Frasassi. In un cortocircuito “urban” fatto di stazioni ferroviarie fatiscenti e aziende agricole.
Il Pop Up! Festival ha anche lo scopo di sensibilizzare i partecipanti nei confronti dell’ambiente naturale. Oltre alle ferrovie e alle aziende, si illuminano di graffito gli scafi dei pescherecci e le colline, dal 29 maggio al 1° giugno, una kermesse di installazioni, mostre, laboratori artistici, degustazioni, dj session e happening. Oltre cinquanta tra enti pubblici e privati, associazioni, sponsor e partner.
Il topic che tiene unito l’evento è il Paradiso: il progetto coinvolge le stazioni ferroviarie di Fabriano, Genga, Serra San Quirico, Castelplanio, Castelbellino, Jesi con muri di 3ttman (FR), Never2501 e Basik (ITA), Turbosafary (ITA), Gio Pistone e Nicola Alessandrini (ITA) e Allegra Corbo (ITA), oltre alla mostra RiFatto. Abbandono, degrado ed ecomostri sono il nuovo pane della Urban Art. Un tempo luoghi di scambi economici e culturali, di incontri, di collegamento tra una Regione attivissima sull’Adriatico e Roma, le stazioni sono oggi semideserte.
La festa finale del festival avrà luogo alla Cava Mancini di Arcevia, dismessa, sotto le montagne del Parco regionale della Gola della Rossa Frasassi, dove lo street artist californiano Zio Ziegler (USA) – con i dj Populous e Bottin – accorpa natura e lavoro industriale.
La risposta del festival Pop Up! è una sola: unirsi tramite la cultura.
Alcuni artisti:
TELLAS, PANORAMA Murales sulla cascina.
Tellas (ITA, 1985) è considerato dall’Huffington Post U.S. tra i 25 street artist più interessanti della scena mondiale. Cresciuto nella terre aride della Sardegna, sviluppa in una visione intima gli elementi compositivi del paesaggio naturale. Per Pop Up! all’Aia Moroder, realizzerà un wallpainting dal titolo Panorama; un chiaro richiamo al promontorio del Conero, luogo in cui è situata l’opera.
Tellas disegna per la Riserva Rosso Conero Moroder e per il progetto POP UP! LABEL ART un’etichetta limeted edition dal titolo Panorama; un omaggio al festival e all’omonimo murales dipinto sulla cascina dell’azienda.
Inaugurazione
domenica 14 giugno, h 12.00 – 24.00
POPUP! BBQ EDITION
c/o AIA MORODER – Ancona
3TTMAN, LA CATENA DELL’EVOLUZIONE Murales c/o cisterna binario 1, Stazione di Fabriano.
3ttman fa riemergere, all’interno delle suo mondo volutamente infantile e colorato, echi cromatici spagnoli e composizione decorativa francese, nazioni a cui l’artista è intensamente legato.
Per la torretta di rifornimento dell’acqua della stazione di Fabriano, 3ttman ha sviluppato una sequenza ininterrotta di ispirazione folkloristica, tenuta assieme da una catena da carcerato che fa da fil rouge lungo tutta la superficie curva. Seguendo gli anelli dei ceppi che legano tutti i personaggi, l’artista ricrea una folle danza, una visione senza limiti di tempo o spazio, una catena, che tornando indietro fino all’evoluzione, porta a riflettere sull’ambiente, sulle catene trofiche e sull’evoluzione umana.
Un racconto circolare che, come in una storia senza fine, invita le persone a girare intorno alla rappresentazione spronandole al viaggio. Ma il cerchio non ha inizio né fine per cui tutto ricomincia sempre.
Inaugurazione
venerdì 29 maggio, h 17.00 – 24.00
POPUP! OPENING
Evento inaugurale
c/o Stazione Ferroviaria, Fabriano
Zosen, PARAISO Murales c/o La Terra e Il Cielo, Piticchio.
La carica pop dell’artista ispanico-argentino ha travolto il magazzino della Cooperativa Agricola La Terra e Il Cielo col murales dal titolo Paraiso, come un’onda fluida di ottimismo. È impossibile non lasciarsi trascinare dall’impeto di queste piccole e gioiose figure, che non hanno la pretesa di narrarci una storia ma vogliono solo esistere e animarsi nei nostri occhi. Zosen ha costruito la sua opera come un libro aperto sulla pagina dell’alfabeto, un nuovo alfabeto, il suo, con cui imparare nuovamente a leggere il mondo.
L’opera di Zosen, il cui lavoro, naif e pop, è selvaggio nelle esplosioni da writer, con divagazioni narrative alla Keith Haring, ma raffinato nel citare Matisse e l’arte dei Fauves, rappresenta una combinazione di diversi tipi di simboli, totem, palme, alberi, frutta, verdura e vuole esprime l’equilibrio tra gli esseri umani e il pianeta, tra la terra dove coltiviamo il nostro cibo e l’azzurro del cielo.
Lo stabilimento dell’azienda La Terra e il Cielo, primo in Italia ad essere costruito secondo le tecniche della bioarchitettura e della bioedilizia, accoglie l’immaginario vivido di Zosen: un arabesco fatto di alberi, piante, fantasie geometriche e simboli dai colori brillanti che fa immergere lo spettatore in un’atmosfera ludica. Alla realizzazione del murales hanno partecipato anche il collettivo Coloro del Colore Naturale, artisti locali e alcuni collaboratori della Cooperativa. Per l’etichetta d’autore limited edition, presentata in occasione della Borsa del Turismo Scolastico ad una platea di oltre quaranta buyers nazionali e internazionali, Zosen sceglie di raccontare il paradiso perduto, esprimendo al meglio il concept dell’edizione del festival POP UP! PARADISO.
La collaborazione tra La Terra e il Cielo e MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee nasce da una visione comune che riguarda l’aspetto etico, creativo e sociale del fare e costituisce la prima tappa di un progetto speciale POP UP! dedicato alla creazione di un itinerario artistico d’opere d’arte contemporanea a cielo aperto nel paesaggio dell’entroterra marchigiano, che esalta anche un itinerario del gusto, per promuovere tipicità e risorse enogastronomiche locali, con particolare riferimento ai prodotti biologici d’eccellenza del territorio.
Un viaggio in terra marchigiana immaginato con gli artisti invitati da POP UP! PARADISO a raccontare la Natura in tutta la sua bellezza, la cultura della salute e del rispetto dell’ambiente, il lavoro e la vita dell’uomo attraverso opere d’arte pubblica permanenti.