“Italian police struggle to contain Ventimiglia migrants as French accused of foul play” titola Euronews; e ancora, “Migrants stranded at Ventimiglia on France-Italy border” cita BBC. I 700 migranti che protestano contro la chiusura della frontiera con la Francia, in perenne azione di blocco, fanno il giro delle pagine dei giornali esteri. Spiazzando, arrabbiando, mandando in tilt il concetto di “bomba sanitaria”, come dicono i grillini.
Intanto la Comunità San Benedetto al Porto, ideata da Don Andrea Gallo, e la Onlus Music For Peace, hanno avviato una raccolta di generi di prima necessità per i profughi asserragliati nella frontiera di Ventimiglia. Si va da un kit per l’igiene personale ad uno di alimenti a lunga conservazione. Due sono i punti di raccolta specifici, il primo presso la Casa Anna Agostinis – via Bruno Buozzi 17 dalle 10 alle 19 – il secondo nella sede di Music For Peace, in via Balleydier 60, dalle 10 alle 20.
I giorni di fuoco dell’emergenza profughi, lungo il valico di frontiera di Ponte San Luigi, fanno crescere la tensione tra Gendarmerie francese e polizia. Stando agli agenti italiani e ai volontari della Croce Rossa sul confine, il governo di Parigi si starebbe approfittando di questo duro quadro socio-politico per provare a spedire in Italia anche extracomunitari minorenni. Per legge, invece, andrebbero ospitati nel paese in cui è avvenuto il fermo. “Ci rimandano di tutto, stanno ripulendo la Francia”, raccoglie Repubblica (QUI) la voce di un volontario.
Le centinaia di migranti che ancora presidiano la scogliera hanno provato a riposare sul suolo pur di sopportare i 33 gradi del posto. La Croce Rossa è in presidio permanente e tenta di prendersi cura della salute di tutti, in particolar modo dei musulmani che hanno cominciato il digiuno da acqua e cibo previsto dal Ramadan.
Intanto il governatore della Liguria, Giovanni Toti (Forza Italia), ha le idee chiare: “La Liguria è alla vigilia di una stagione turistica, e non mi sembra che quelle immagini che vengono da Ventimiglia siano un incentivo a visitare la regione quest’estate. Detto ciò, siamo disponibili a collaborare con il governo, purché ci spieghi come intende bloccare l’arrivo di altri clandestini, perché altrimenti diventa come spalare l’acqua con la forchetta. Noi ci auguriamo che sia l’Europa a darci una mano, ma non mi pare intenzionata a farlo, ci auguriamo che sia l’Onu a intervenire, ma non ci sembra che sia intenzionata a farlo: di fronte all’indifferenza delle istituzioni internazionali, che fa l’Italia? Sta ferma con le mani in mano aspettando che qualcuno intervenga al suo posto? Non credo che possa più permetterselo, deve assumersi le proprie responsabilità”.
foto di copertina: SkyTg24