Taylor Swift, superstar della musica pop, ha annunciato che non darà in pasto il suo ultimo album al nuovo servizio streaming di Apple. La scelta fa capolino con la protesta per la mancanza di compenso agli artisti nel periodo di prova gratuito del servizio. Lo schiaffo alla Apple ha anche un precedente. Nel 2014 aveva fatto notizia la scelta di espellere il suo catalogo dal mastino anglo-svedese Spotify, colpevole di non aver detto sì alla sola condizione messa nero su bianco da Taylor e dalla sua casa discografica, Big Machine di Nashville. E cioè, escludere gli Stati Uniti dalla lista di Paesi dove Spotify avrebbe garantito agli abbonati l’ascolto dell’ex progetto di Taylor (1-989).
Swift ha fatto sapere che il colosso della tecnologia, sulla rampa di lancio con Apple Music il 30 giugno, non pagherà per le canzoni condivise durante il periodo di tre mesi di prova per i nuovi sottoscrittori. “L’ho trovato scioccante, sgradevole e del tutto in discontinuità con questa compagnia storicamente progressista e generosa”, ha scritto Swift in un post su Tumblr.
E voi da che parte state? Swift o Apple?