“Fai i compiti a casa”, “Fai il tuo dovere”. Quante volte a scuola o nella vita ci siamo sentiti ripetere queste frasi? Tante, troppe. E come ci piace lamentarcene!
Come dimenticare quella volta in prima superiore…
Ultimo giorno di scuola
Prof: “Allora ragazzi, questa è la lista da libri per l’estate
Compagna di banco terrorizzata: “Mi scusi professoressa, ma sono 12 libri, quanti dobbiamo leggerne??”
Prof: “Ma come mia cara… TUTTI!”
14 anni. 12 libri da leggere. 3 mesi. Un libro a settimana.
Era il giugno del 1999 e in quella calda aula dell’istituto tecnico agrario ci raggiunse il GELO.
Non vi dico le polemiche all’uscita! Ovviamente non davanti alla temutissima Prof…Figuriamoci! E chi aveva il coraggio?
In molti, me compreso, avevano scelto “l’agrario” perchè pensavano che fosse una scuola in cui il tempo da dedicare allo studio fosse poco. Cantonata clamorosa!
Le materie, letteratura compresa, erano una dozzina e le ore di studio giornaliere, a dispetto di quanto uno potesse credere, erano tante. Troppe.
Ma fu in quella estate, fu grazie a quella professoressa, molto severa ma anche molto brava e teatrale nella difficile arte dell’insegnamento, che scoprii il piacere della lettura.
Ma che c’entra tutto questo con la Weekly Song? Dopo 20 righe eccomi finalmente al punto. In settimana mi imbatto in questa notizia, anzi, in questa immagine:
È una foto scattata nelle Filippine da una ragazza che passava per strada. Nel suo post su Facebook afferma: “I got inspired by a kid”.
Non userò troppi giri di parole, questo bimbo per il mondo è già un eroe!
In ogni caso in questa foto non sembra curarsene molto. Mentre sua mamma chiede l’elemosina davanti a McDonalds lui se ne sta lì buono buono a fare i suoi compiti, in ginocchio, alla luce di un lampione. Chissà se la sua famiglia potrà permettersi di farlo studiare fino all’Università.
Riguardo nuovamente questa immagine, penso a quanto sono stato fortunato e alla vita che farà questo bimbetto. Poi però penso anche alla sua determinazione, alla sua voglia di riscatto. E improvvisamente il desiderio di lamentarmi delle cose che non vanno svanisce, leggero.
Buon ascolto, buon weekend