Spotify è un servizio musicale che offre lo streaming on demand canzoni di vari artisti di varie case discografiche ed etichette indipendenti. Questo è il bello di Spotify: trovi dall’ultimo successo iperpompato dalle radio al gruppo più indie e misconosciuto, una vera democrazia musicale basata sui gusti degli utenti.
Proprio in base a questi gusti, a metà luglio, Spotify ha pubblicato una mappa del mondo (QUI) dei gusti musicali città per città, eliminando tutte le hit internazionali in heavy rotation in modo da ottenere il “suono delle città” ovvero quello che ascoltano i cittadini delle provincie del mondo, da Dallas a Bari.
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Il risultato per l’Italia è interessante, tolti i personaggi transnazionali come Jovanotti, Cremonini, J-Ax e Lorenzo Fragola, ci sono alcune vere sorprese local.
A Milano troviamo due rapper Baby K con Giusy Ferreri (con Roma Bangkok, presente in diverse città italiane) e Guè Pequeno. Anche a Torino troviamo un rapper locale, Raige con Whisky e un gruppo torinese non conosciuto ai più: Eugenio in Via di Gioia.
Nel nord-Est, dalla laguna di Venezia, Trieste a Trento, c’è una hit “Vamonos” del gruppo Il Pagante, sconosciuta al resto d’Italia.
Bologna con la sua fauna musicale universitaria si conferma una città Indie con i C’mon Tigre, Iosonouncane e i Nobraino. Le toscane Firenze e Pisa ascoltano molto il calabrese Brunori SAS (che però ha pubblicato la canzone “Io, Lei e Firenze”) e un derby musicale: il livornese Bobo Rondelli e i pisani I Gatti Mezzi. Boia de’.
La sorpresa della capitale è l’Orchestraccia, gruppo musicale romano stile Lando Fiorino, con la hit “Lella”. Non penso abbia mai suonato fuori da una radio non capitolina. Da segnare anche Coez, molto conosciuto in redazione Gold.
Scendiamo con i regionalismi musicali locali, a Napoli troviamo il cantautore partenope Gigi Finizio e ritroviamo il rap, quello dei due componenti dei Co’Sang: Luche con “Per la mia città” e ‘Nto con “Il Coraggio Impossibile”. Mentre i Boomdabash sono il gruppo di punta della Puglia con il pezzo “L’importante” featuring Otto Ohm.
La Trinacria è la terra dei Tinturia, presenti con tre pezzi nella classifica di Catania (insieme ai Kunsertu) e uno a Palermo. Sempre nel capoluogo si segnala “Tutto sbagliato” degli Shakalab e la bellissima “Cocciu d’amuri” di Lello Analfino. Perle locali sicuramente da scoprire.
Infine in questo meteo indie musicale c’è la Sardegna, dove dominano i Sikitikis con la loro hit Tsunami.
Insomma la prossima volta che all’estero vi domandano che musica ascoltate in Italia, rispondete: “Whitch part of Italy”?