C’è un suono che mi piace. È il suono delle cose fresche, genuine, spontanee. Luna Blu di Filtro Foltri mi suona bene così, ma tanto. Non il solito rap stereotipato che, certo, mi garba parecchio, ma nemmeno il tipico sound che va di moda ora fra i giovani, che mi garba di molto meno. È il suono giusto, di chi ci ha capito qualcosa.
Un video fuori, Beautiful Music, ed un altro in arrivo il 4 agosto, la titletrack. Ma lasciamo parlare Filtro del suo viaggio lunare.
Luna Blu. Perché hai scelto questa canzone in particolare per dare il titolo al tuo nuovo lavoro?
Luna Blu, da cui ho tradotto il titolo dalla famosa canzone Blue Moon di Richards Rodgers e Lorenz Hart, è stata cantata poi da Elvis Presley, Frank Sinatra e tanti altri artisti. Ha una atmosfera di solitudine e alienazione verso gli altri. La canzone Luna Blu parla di questo, e mi sembrava il titolo esatto per questo album.
In molti pezzi ci parli della situazione attuale, personale e del contesto in cui tutti versiamo. Secondo te c’è una via d’uscita?
Traggo spesso ispirazione da ciò che ci circonda e purtroppo ci sono tante cose che non funzionano, soprattutto per noi giovani. L’unica via d’uscita sarebbe quella di non abbandonare il paese, stare qui e provare a cambiare le cose.
In altre canzoni ci racconti d’amore, sempre rivolto alla tua lei. Tirando le somme, sei più innamorato o più incazzato?
Mi sono sempre piaciute le canzoni-love story, e ti dico la verità: canzoni come Parlami d’amore o Tu non vuoi non sono dedicate alla mia lei o ad una donna in particolare. Sono solo tracce dove si possono rispecchiare tante persone innamorate e, al tempo stesso, quelle che si odiano tra loro.
Hai ribadito il concetto più volte, ora il tuo pubblico vuole sapere: ma il suo ex ha smesso di chiamarla? S’è messo l’anima in pace?
(ride) Spero proprio di sì.
Ti troviamo a rimare su beat realizzati da numerosi produttori: com’è stato mettere insieme tante collaborazioni con così tanti stili differenti?
È stato un lavoro lungo quasi un anno: bello, faticoso e pieno di energia. Mi sono messo in contatto con Nasty Lime che è un produttore di Roma e mi sono fatto produrre quasi metà disco, lui mi piace perché sperimenta suoni. Poi volevo fare un album che suonasse veramente fresco e non il solito disco rap anni ’90, senza offesa per chi ricerca solo quei suoni. Ho chiamato un producer techno, uno più elettronico passando per MadRock dei Vomitorz che mi ha prodotto C’è posta per te e A.N.D delle Menti Criminali. I featuring erano quelli che volevo per questo progetto. Tutti, dal primo all’ultimo, hanno dato il massimo nei loro pezzi.
Nel primo singolo, Beautiful Music, rendi omaggio alla musica, al rap e alla passione che ti spinge a continuare. Ma quando e come la musica ti ha rapito?
Sicuramente da piccolo, poi verso i 12 anni quando ho scoperto il rap è stato amore puro e dopo qualche anno volevo farlo io.
In Resto Qua ci dici che stai continuando questo gioco del rap senza fama, che bene o male è lo status della scena underground. Ma qual è la meta per Filtro Foltri, se ne esiste una?
La canzone parla del’amore per la passione che abbiamo messo in tutti questi anni di rap, dai nostri più grandi successi alle piccole vittorie, è un inno alla voglia che abbiamo di divertirci quando facciamo musica. E noi non facciamo rap perché adesso è una moda a 360 gradi, lo facevamo anche prima, questo è il messaggio. Io non mi sono mai messo una meta né un punto d’arrivo, io faccio musica perché mi piace, se poi coinvolge più persone possibili sono contento, vediamo dove arriviamo…
Nella bonus track fai una dedica alla tua crew, HC. Ce la presenti?
Certo, la mia cricca HC nasce nel 2006 come crew di Writers, ora è un collettivo composto da persone che sono nel rap da anni come me, Nano3, Sistema Elbi, Dna ma anche da ragazzi che ci aiutano nei live e nei dischi come A.N.D., Marchino, l’Ilaria, Claudio , e tanti altri amici. È un bel team.
Personalmente adoro C’è Posta Per Te, sul beat di MadRock, che è piena di immagini allucinanti ma rispecchia a pieno quello che la TV ci propone tutti i giorni. Dimmi un po’, ma Mike Bongiorno tutto storto nel fosso t’ha detto altro oltre “allegria”?
Sono contento che ti piaccia, è una delle mie preferite. Eh no, Mike Bongiorno non mi ha detto altro… (ride)
Scherzi a parte, qual è la tua fonte di ispirazione e quali le musiche che ti hanno influenzato?
La fonte di ispirazione maggiore è la vita quotidiana, quello che succede in Italia, nella mia città, gli amici, le donne, i graffiti e la musica. La musica che mi ispira è tanta, ascolto tutto, ultimamente posso sentire Elvis Presley, Salmo, Rolling Stones, Outkast, Morcheeba, Lana del Rey, Jovanotti, Cesare Cremonini, Nirvana, Rino Gaetano, Kendrick Lamar e tanti altri.
Cosa cambieresti della tua vita?
Nulla.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro da Filtro Foltri?
Musica, tanta musica in studio e live. E non solo rap.