Il consorzio del Parmigiano Reggiano fa causa a Pornhub (il portale web americano tramite cui è possibile vedere in streaming video pornografici) per aver associato in uno spot pubblicitario i suoi servizi premium con l’eccellenza dei formaggi: è “sgradevole, offensivo e inaccettabile” hanno reso noto da Reggio Emilia. Il consorzio, secondo quanto scrive Repubblica, ha dato mandato ai propri legali di verificare quali ipotesi di reato possano sussistere a carico del sito pornografico americano.
Si parte dalla richiesta di sospensione dello spot, in cui il formaggio è legato alla qualità del sito porno; il consorzio agirà in ogni sede contro gli autori di un messaggio definito “non solo sgradevole e inaccettabile, ma offensivo per i produttori e per il loro lavoro, volgarmente finalizzato a trarre profitto dallo sfruttamento della notorietà conquistata dal Parmigiano Reggiano, peraltro associato a servizi altrettanto volgari”.
Un’azione di sfruttamento studiata a tavolino? Secondo il consorzio, “la prestigiosa dop italiana è resa ancor più evidente dal fatto che si cita il suo nome corretto e integrale, e non la più generica forma parmesan”, che negli Stati Uniti è utilizzata per vari tipi di formaggi. “Non è certo questo il modo – conclude il consorzio – attraverso il quale vogliamo affermare la denominazione originale del nostro prodotto, e proprio per questo chiediamo anche un immediato intervento delle autorità italiane ed europee a tutela dell’immagine del Parmigiano Reggiano”.
La domanda a questo punto è: il Parmigiano Reggiano sbaglia a prendersela con Pornhub?
LA PRESA IN GIRO SUL WEB – Dalla pagina Facebook di Alessandro Mininno