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L’inno dei Senza Lavoro: intervista con Il Generale



Tra i vari brani del tuo nuovo album Canzoni di Tempi di Crisi per quale motivo hai scelto di valorizzare con un video L’inno dei Senza Lavoro?

Proprio perchè è un inno! Un pezzo che credo rispecchi il sentimento comune di tanti e che mi pare esprimere bene l’attuale “spirito del tempo”. Un pezzo che, pertanto, spero che molti avranno voglia di condividere visto che interpreta un sentimento condiviso. Se vi ci ritrovate, se vi sembra davvero rappresntativo condividetelo ilpiù possibile, fatelo girare, sarei felicissimo se diventasse sul serio un inno di nome e di fatto! Comunque questo è il primo video da Canzoni di Tempi di Crisi, non è detto che sia l’unico.

La base più latino-americana e quindi con note allegre, positive si contrappone nettamente al testo che fa trasparire un margine di disillusione nel pezzo. Perché hai deciso di operare questo ossimoro?

Mi piacciono gli ossimori. Li uso spesso, talvolta nei testi, talvolta nella relazione parole/musica. Mi viene in mente Ho saputo di una casa sfitta, un mio vecchio brano, in cui   un cantato quasi in stile love song fa da tramite ad un testo molto arrabbiato (https://soundcloud.com/ilgenerale/ho-saputo-di-una-casa-sfitta)… a volte i contrasti servono a sottolineare, non trovi?

Il video lascia supporre che ci sia un’ispirazione legata al mondo del fumetto. Qual è la tua relazione con il fumetto?

Beh, chi frequenta il sito di Gold sa bene che mi occupo di fumetti sia come appassionato che, talvolta, anche come “addetto ai lavori”. Qui l’idea del fumetto era per evocare un’atmosfera tipo vecchie comiche, un tipo di riferimento che forse vorrei addirittura radicalizzare in qualche prossimo video, Anche qui se vuoi si nasconde un ossimoro: un tema estremamente reale e realistico nelle sembianze di personaggi che sembrano usciti da un comic book. I grandi comici del muto erano dei maestri nel trasmettere messaggi sociali potenti facendo nel contempo ridere, oltre che hai fumetti ho fatto un pensierino anche a loro.

“Noi non ci rassegniamo/Perché noi viviamo/Perché noi ci siamo” che intoni nel ritornello è un incitamento ad una speranza reale o più un incoraggiamento con un fondo di amara consapevolezza?

Direi che è proprio un’affermazione, non c’è un retrogusto amaro. E’ rivolto a cogliere un certo stato delle cose, un qualcosa che appartiene allo spirito dei tempi … come un positivo grido di sfida nei confronti delle menate di ogni genere che si moltiplicano e che tendono a rendere più dura la vita: “non riuscirete a scoraggiarmi!” e non solo a me … siamo tanti! E in ogni caso ci troverete sempre vivi e presenti.

Pensi che la condizione che descrivi ne l’Inno Dei Senza Lavoro sia destinata ad ancora un lento declino o trovi che il prossimo disco potrà esprimere una visione più positiva dell’attualità?

Beh, tutto l’ultimo CD, Canzoni di Tempi di Crisi (che potete ascoltare in streaming su Rock It o su Spotify, acquistare attraverso Good Fellas o nei soliti negozi digitali, o anche richiedere a me contattandomi con un messaggio dalla mia pagina Facebook Stefano il Generale Bettini) cerca di cogliere aspetti dei tempi di crisi che stiamo attraversando. A volte attraverso sensazioni personali (come in Ancora giorno e notte o Non c’è più trippa per gatti, a volte (come in Scappa che c’è la pula o, appunto, L’inno dei Senza Lavoro) attraverso situazioni condivise che fanno parte in modo quasi strutturale dell’attualità. Io cerco sempre di vedere un aspetto positivo nelle cose, ma credo che l’essere positivi dipenda molto da noi e che sia abbastanza ingenuo, per non dire assolutamente fuoriluogo, aspettare che le cose possano di punto in bianco cambiare in meglio. Qui s’entrerebbe in un argomento dalle mille sfaccettature, ma voglio evitare ogni discorso del tipo “si stava meglio quando si stava peggio”. Diciamo che bisogna essere adeguatamente pronti ad affrontare la realtà che ci circonda e che per farlo al meglio è bene, secondo me, essere sempre (almeno come intenzione) positivi e magari sorridenti, piuttosto che incazzati neri e tendenzialmente arcigni. So che è più facile a dirsi che a farsi, ma personalmente ho scelto di intraprendere vie (come la reggae music o la pratica del Ki Aikido) in grado di darti un sostegno anche nelle difficoltà e di consentirti di affrontare le cose con positività. Pertanto, se mai ci sarà un prossimo disco, suppongo che sarà sempre guidato dall’ intenzione di fondo di trovare un qualche briciolo di positività entro la realtà circostante qualunque essa sia, senza grosse speranze che questa di per se possa evolversi a breve in una situazione socialmente migliore.

Chi vuole contattarti, dove ti trova?

Per essere aggiornati sulle mie attività, per contattarmi e anche per quel che riguarda il booking delle mie serate, visistate la mia pagine facebook (sia quella de IL Generale che la mia personale); e fate girare il più possibile il video e la mia musica! Vi aspetto ad uno dei prossimi concerti!