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Dal 12 al 14 novembre (solo tre giorni!) allo Spazio Novecento (http://www.spazionovecento.it) a Roma è di scena Just Begun, la storia del Breaking in Italia.
Una rassegna fotografica di circa 50 fotografie per raccontare il periodo più Old Skool (ormai chiamano con questo termine anche il periodo degli anni ’90) del nostro paese, prima della diffusione dei cellulari, prima dell’uso di internet, prima dei social network.
Le persone si muovevano, s’incontravano alle feste e ballavano insieme. Speriamo che questa mostra diventi intinerante per altre date e location.
Nell’intervista con il curatore di Just Begun, Maru/Mauro Puccini, traspare tutto l’amore per il Breaking e l’Hip-Hop e si capisce che non si risparmia niente.
Come ti è venuta in mente di realizzare una mostra fotografica sulla scena B-boy degli anni 80?
A metà degli anni ’80, io stesso sono stato uno di quegli adolescenti che rimasero folgorati dall’immaginario che ruotava intorno al Breaking, assorbendo quell’energia incredibile che è tipica di ogni movimento al suo nascere.
In seguito ho continuato il mio percorso personale all’interno della cultura Hip Hop e professionalmente sono diventato un fotografo, portandomi sempre dietro quell’estetica e quell’immaginario che mi aveva così tanto colpito.
Esattamente un anno fa, mi venne chiesto da Red Bull (con cui collaboro come fotografo da svariati anni) di pensare ad un evento fotografico legato al Breaking, che potesse essere concomitante con la finale mondiale del Red Bull BC One che si svolgerà il 14 di Novembre a Roma e quindi mi è venuto naturale e spontaneo pensare ad una mostra del genere.
Ho vissuto la progettazione e la realizzazione di “Just Begun” come un occasione per dare luce ad un periodo storico che così tanto ha fatto per la cultura Hip Hop in Italia, e che purtroppo è sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone e dei B Boy stessi.
Spesso si tende a considerare i primi anni ’90 come il big bang della cultura Hip Hop nel nostro paese, mentre per tutto il decennio precedente, gruppi di adolescenti hanno assorbito quei pochi segnali che arrivavano dal mondo esterno, elaborandoli e spingendoli a livelli incredibili.
Buona parte di quei ragazzi è presente nelle foto che saranno esposte nella mostra e per me è un modo per rendergli omaggio.
Che difficoltà hai avuto nel reperire le foto?
Le difficoltà sono state molteplici, purtroppo in Italia in quegli anni non c’era nessun Ricky Flores, Martha Cooper o Joe Conzo e quindi nessun riferimento dove andare a bussare per reperire del materiale fotografico se non i B-Boy stessi, i loro amici o le fidanzate di turno.
Quindi partendo da quelli che erano i miei riferimenti dell’epoca e spesso i compagni di viaggio per andare a qualche Zulu Party, ho iniziato a contattare tutte le persone che pensavo potessero avere del materiale fotografico di quel periodo e li ho convinti a cercare nei loro vecchi album, spesso dimenticati in qualche cantina o soffitta dei genitori.
Da quel momento è successo qualcosa di magico, perché quasi tutte le persone coinvolte, prese da un po’ di nostalgia e un po’ nuovo entusiasmo hanno iniziato a telefonare agli amici di quei tempi per condividere questo evento e da lì si è allargata la rete e cominciato il mio viaggio per l’Italia alla ricerca di queste foto.
All’inizio il risultato è stato un po’ deludente, perché via via che trovavo materiale fotografico, mi rendevo conto che la qualità di quella roba era spesso scadente, foto mosse, sgranate, tagliate, a volte realizzate con macchine usa e getta da occhi e mani inesperte e quindi più volte ho vacillato, pensando che forse non valeva la pena andare avanti.
Solo verso la metà del percorso di ricerca, avendo già raccolto un bel po’ di materiale, mi sono reso conto della vera forza che poteva avere questo racconto, a prescindere dalla qualità delle fotografie, e quindi ho deciso di andare avanti, perché alla fine penso che come dicevano i Double Trouble: “Here’s a little story that must be told”.
Sono ristampate o ingrandite le foto, o sono originali?
Le foto originali sono state scannerizzate e sistemate per quanto possibile, e poi ristampate su carta fotografica in vari formati.
Che tipo di allestimento avrà la mostra?
La mostra avrà luogo dentro il bellissimo Spazio Novecento all’EUR, che per tre giorni si trasformerà in un HUB gestito da Red Bull e dentro al quale, oltre alla mostra ci saranno mille attività legate al mondo del Breaking.
Just Begun avrà un suo spazio dedicato, chiuso, ma accessibile a chiunque, una sorta di scatola nera che conterrà questo viaggio fotografico negli anni 80.
Per aiutare la fruizione della mostra, all’ingresso verranno consegnate delle cuffie dove si potrà ascoltare una selezione dei pezzi su cui ballavano i B-boy in quel periodo e inoltre ci saranno dei monitor dove passeranno in loop le entrate e le sfide storiche di quegli anni.
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