La galleria Victor Saavedra presenta a Barcellona, nell’elegante quartiere dell’Eixample, una straordinaria personale dell’artista di origine olandese Pat Andrea, dal titolo leonardiano La Vergine delle rocce.
Un corpus di opere di indiscussa bellezza e di largo formato allietano lo sguardo di chi ha la fortuna di venire a conoscenza di questa mostra. I corpi, spesso nudi o solo parzialmente coperti, sostengono volti di una espressività intensa e paradigmatica, in cui gli sguardi sono spesso malinconici o formulano una domanda allo spettatore, che ammaliato cerca incessantemente di decifrarne il segreto recondito.
Le campiture di colore, precise ed uniformi, preparano all’ascolto di narrazioni indefinite ma allo stesso tempo emotivamente forti. Ciò che appare nelle intime scene ritratte sono per lo più personaggi definiti da una storia profonda e complessa, tanto da rappresentare figure di senso irreali, ma con cui avvertiamo una profonda e segreta similarità di fondo.
Nel 1976, dopo la sua prima esposizione a Parigi, Pat viaggia in Perù, Bolivia e Argentina, dove vive per sei mesi. Tale esperienza produce un cambio fondamentale nella sia vita e nel suo lavoro di artista. Le sue composizioni creative acquistano sempre maggiore forza e tensione formale, in un crescendo di deformazioni e di forza drammatica della sua opera.
Quando torna in Europa Pat si installa a Parigi, e nel 1982 il critico d’arte Welling definisce la sua pittura come “Impressionismo Psichico”, mentre Jean Clair, scrittore e critico d’arte, lo include nelle esposizioni della Nuova Soggettività. Ha inoltre esposto in tutto il mondo, da Amsterdam ad Atene, da Bruxelles a Buenos Aires, da Chicago ad Istanbul, Los Angeles e Madrid, e ancora, Lione, Lisbona, New York…
Tra il 2003 e il 2006 lavora su 48 opere di grande formato per una edizione di Alice nel Paese delle Meraviglie, esponendole in Francia, Grecia, Olanda, Spagna, Argentina e Chile. La sua pittura possiede una qualità magica che è evidente nelle composizioni elette come soggetto principale delle sue scene pittoriche, caratteristica costante di ogni suo quadro.
Sensualità, mistero, attesa, sono mischiati e rielaborati in un tutto efficace che rende la poetica di questo grande pittore del tutto unica ed originale, di grande impatto emotivo e assolutamente importante da esperire con gl’occhi ed il cuore privi di pregiudizi e rigore logico-concettuale.