Come tanti, sono stanco delle notizie di attualità, anzi, sono veramente esausto.
Ecco perchè oggi vi voglio portare altrove, e farvi vivere una bella e misteriosa avventura tramite un fumetto curato da Fabio Celoni e Adriana Coppe che mi è capitato tra le mani qualche anno fa.
Il titolo – SAN MICHELE, I SIGILLI DELLA FOLGORE – si rifà alla location in cui la storia prende forma: un paesino sperduto sui colli laziali.
Lo scenario è post-disastro globale, ma questa volta in una fase di ricrescita della civiltà e l’accostamento tra le realtà rurali del borgo a le tecnologie di ultima generazione (siamo intorno al 2100) rendono il contesto davvero accattivante.
La storia ruota attorno alla figura di Brian O’Brien, un ricercatore che si trova nel borgo per conto di una grossa casa farmaceutica con lo scopo di svolgere indagini su una fantomatica pianta dalle proprietà miracolose che si dice sia reperibile solo in quella determinata zona dei colli laziali.
Per la sua ricerca, si avvale della collaborazione di Puck, un ibrido geneticamente modificato tra un gatto ed un ermellino dalle straordinarie facoltà olfattive e che per soppravvivere necessita di un costante rifornimento di una certa erba.
Brian e Puck si ritroveranno immischiati in misteriosi eventi paranormali che coinvolgono i pochi abitanti del villaggio e i monaci del monastero adiacente (detti i “custodi“) ma che troveranno spiegazione man mano che il thriller si snoda. Come del resto le anomale condizioni meteorologiche che ci accompagnano durante il susseguirsi delle vicende.
La trama è tutt’altro che campata per aria, e si basa sia su documenti storici di epoca fascista che sulle ricerche di Nikola Tesla ed Ettore Maiorana riguardo l’energia.
La parte grafica è davvero piacevole ed i disegni sono curati per ogni numero (la serie completa conta 6 uscite) da un illustratore diverso. Insomma, un bel minestrone di idee sicuramente ben riuscito, che vi terrà incollati alle pagine per un po’.
Ok, mi avete sgamato, in realtà il mio è l’ennesimo espediente per tenervi lontani dalla TV.
Ciao, alla prossima!