ImPatto è il nuovo album di Patto MC.
Abbiamo avuto l’occasione di parlare di ImPatto con Patto Mc e non potevamo non rendervi partecipi, prima però una breve intro.
Fabio Ferro aka Patto, storico MC della scena campana, esordisce nel ’96, a soli 15 anni, nella Crew Cafardo Stile.
ImPatto è il suo ultimo lavoro: trait d’union fra sonorità moderne e rap legato ai valori più autentici della cultura hip hop. La vita, nel senso più ampio, resta la storia da raccontare. La strada, gli affetti e i temi di attualità si alternano nelle undici tracce dell’album.
Vita quotidiana vissuta: raggiungere i propri obiettivi significa faticare, metterci la faccia.
In ImPatto, Patto MC collabora con importanti esponenti della scena rap italiana, alcuni nomi: Rocco Hunt, E-Green e Zulu dei 99 Posse.
“Chiù Tuost ‘e lor” è il nuovo video estratto. “Un brano che ripercorre con amarezza e autocritica temi di attualità. Analizza la degenerazione della condizione umana priva di solidarietà e sempre più caotica: un mondo dove le vecchie generazioni “schiacciano” le nuove, una giungla in cui solo gli affetti possono fornire una speranza per un futuro migliore” .
Il video è stato prodotto da Alessandro Raimo.
Ed ora quattro chiacchiere con Patto MC.
Da dove vieni, dove vai?
Patto: Quanti siete? Un fiorino (ride). Vengo da una famiglia comune, mio padre dipendente statale mentre mia madre ha lavorato come madre con qualche lavoro saltuario. Ho un fratello e sono nato in un posto del sud che è molto meno peggio di altri: Salerno.
Vengo da quelle comitive cariche e con la voglia di fare qualcosa di diverso e di più forte attraverso la musica e, anche se ho degli obbiettivi, non so dirti dove vado, non ne ho idea. Non so dove mi porterà la marea, oggi è tutto in forse.
ImPatto a chi parla, fa domande o cerca di dare risposte?
Patto: Impatto parla a tutti, non solo ai ragazzi, suscita domande e suscita risposte. Io scrivo per stimolare le coscienze e per rendermi conto da dove arriva la mia. L’effetto che causano le rime che compongo spero sia qualcosa di forte.
Banale: ImPatto è una partenza o un arrivo?
Patto: Nè una nè l’altra. A prescindere dal seguito sento di dover fare ancora tanto è una nuova partenza, ma non è la prima nel mio trascorso musicale.
Non faccio musica ma immagino sia un processo intimo, come si coniuga questo con collaborazioni esterne? Come invece si coniuga con un pubblico che ascolta, parla, dice la sua?
Patto: Ognuno scrive la sua. Il filo conduttore che lega i featuring è invisibile ma esiste. Sempre se per collaborazioni intendi quelle con con altri artisti. Ognuno esprime la sua intimità a proprio modo e in un certo senso questo è già un legame. Il pubblico, le persone stanno rispondendo positivamente a questo nuovo album in cui ho scritto di cose molte introspettive, quando poi scrivi cose personali ti rendi conto che la gente le sente e ci si rispecchia, perchè sono le storie di tutti.
Cos’è rap?
Patto: RAP per me? Un beat che rispecchi determinati canoni , delle rime fatte con la sofferenza e la voglia di farle arrivare, l’umiltà di parlare con le persone senza sentirsi al di sopra, carattere per mostrare la propria disciplina delle 4 arti, una nike air jordan , una collana , e un new era, ma queste ultime tre cose vengono dopo.
Aneddoti che vuoi condividere?
Patto: Non saprei quale raccontare, ne ho troppi ahahah!
Perché c’era bisogno di ImPatto? Se di “bisogno” si tratta.
Patto: Il primo bisogno era mio, avevo bisogno di realizzare un altro album in un certo modo e dimostrarmi che quando creo qualcosa ancora la realizzo come voglio e rappo come desidero senza seguire quello che ” si porta “ora.. Bisogno di ImPatto per gli altri? Non saprei, quando un artista fa qualcosa e cambia delle cose spera arrivino alla gente. Io ho cercato di farle arrivare d’ ImPatto e staremo a vedere col tempo.
Grazie dell’intervista…
ImPatto è disponibile su tutti gli store digitali e sulle principali piattaforme web: iTunes, Spotify, Youtube.
ImPatto, in uscita per l’etichetta Bit&Sound Music, è stato prodotto da Tino Coppola, gli arrangiamenti sono stati curati dallo stesso Patto insieme a Jack Parisi. L’album è fuori dal 13/10/2016.