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MUSIC

Due chiacchiere con White Boy



Ph. Paolo Consoli

Fuori con il suo ultimo lavoro “Nato Puro”, uscito per l’etichetta indipendente “Do Your Thang”, oggi ci facciamo due chiacchiere con White Boy.

Ciao Cristian e benvenuto su Gold, partiamo con una domanda di rito: come ti sei avvicinato all’hip hop?

Ciao!!
Mi sono avvicinato all’hip hop grazie ad Eminem. Quando avevo 8/9 anni su MTV erano quasi in continua rotazione i video di “My name is” prima e “The Real Slim Shady”. In più scoprii che uno dei miei zii seguiva molto il rap americano e non; da lì in poi è stato abbastanza facile cominciare a conoscere tutti i dischi/artisti che hanno fatto grande questa roba. Nel tempo, penso come tanti, sono bassato dal provare col
Bboyng al writing ma con risultati diciamo così, al di sotto della media; per una questione di praticità, non avendo giradischi ne soldi per comprarli, carta e penna mi sono venute incontro e mi sono appassionato al rap come forma d’espressione.

Rimaniamo sui primi passi, perché White Boy?

In realtà per un motivo semplice, iniziai a 14 anni a rappare col nome di “Veleno” ma crescendo iniziava a sembrare banale e soprattutto non mi ci rivedevo. Così, in un periodo in cui tutti usavano in maniera del tutto spropositata la “N Word” pur essendo bianchi latte e rischiando la pelle se fossimo stati oltre oceano, ho deciso che White Boy era giusto per distaccarmi dal filone wannabe (senza offesa eh) e soprattutto se cercavo un nome che mi rappresentasse, con una carnagione così pallida non poteva che essere questo.

Hai presentato “Nato Puro” nel tuo quartiere, Garbatella, com’è andata la serata?

Bene bene. È stata una grossa soddisfazione presentarlo nel posto dove sono cresciuto e soprattutto è stato bello scoprire d’essere in grado di rimanere sul palco per più di un’ora senza rimetterci voce e polmoni.

Sarebbe scontato chiederti come sei entrato in “Do Your Thang” invece ti chiedo: perché hai scelto proprio questa realtà?

Perché su Roma le realtà giovani valide si contano sulla punta delle dita (ne bastano anche solo due a mio avviso), in più conoscevo tutti i componenti da tempo e per me che ho sempre fatto da solo per una questione di sfiducia, era una buona base per provare una nuova esperienza.

Una curiosità legata a White Boy che sanno in pochi.

A 15 anni ho recitato in un film.

Sei già a lavoro su qualche novità?

Chiaro. Sto lavorando da un po’ a un nuovo progetto ma che svelerò più in là.

Ultimo disco di rap italiano che hai ascoltato?

Teoria del Contrario di Dani Faiv.

Grazie mille per il tempo dedicatoci e in bocca a lupo per i progetti futuri.

Grazie a voi per lo spazio!!!
Peace!