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Danomay avvistato in Mare Aperto



Avete presente quando iniziate un progetto, un percorso, anche un semplice discorso, convinti di aver ben chiara la meta, ma poi vi trovate, per cause fortuite e indipendenti dalla vostra volontà, di fronte ad un traguardo totalmente e sorprendentemente diverso? Secondo me questo è quello che è successo a Danomay. La gestazione del suo primo album ufficiale è stata lunga, o almeno così è sembrata a chi, come me, apprezza le doti liriche e gli incastri serrati del giovane rapper grossetano… (minchia quanto sono serioso? Mi faccio paura… “giovane rapper grossetano” è da La Nazione, perdonatemi!), dicevo, lunga gestazione, durante la quale ha pubblicato Bandito EP caratterizzato da suoni forse più classici, arrivando ad oggi con due chicche più attuali, Blue Kush uscita poco tempo fa e la neonata Mare Aperto.

Il video, girato con la tecnica del collage da Mario Schirru, sembra uscito dall’immagine di copertina di un album di Anderson Paak, mentre il flow di Danomay di adagia sulla base cucinata a dovere da 7 p.m. e Filippo Scandroglio, accompagnandoci in un viaggio dall’infanzia all’età adulta. 

Ecco, ora, che c’entrava il discorso all’inizio? Un attimo che riorganizzo le idee…OK. Secondo me quel volpone di Danomay quando ha iniziato a lavorare al disco aveva in mente una roba più classica, boomcha a palla, ritmi serrati, “io son meglio di te” e cose varie (che onestamente ci piacciono e pure tanto), poi, in corso d’opera, gli è partito il trip per suoni più sperimentali e d’avanguardia (che onestamente ci piacciono e pure tanto). E secondo me, quando arriverà alla meta, questa sarà molto più bella di come l’aveva immaginata.

Intanto gustiamoci Mare Aperto, poi se ne riparla!