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Le Personali Di Graffiti Zero: Puro Writing Romano



Sabato 14 e domenica 15 ottobre c’è stato il quarto appuntamento del festival Le Personali di Graffiti Zero all’interno della galleria di arte contemporanea Garage Zero. L’iniziativa, partita a marzo 2017,  racchiude le mostre personali di molti dei writers che hanno caratterizzato e creato la scena dei graffiti romana a partire dagli esordi.

Dopo le esposizioni di KIV aka Andrea Marrapodi, BONE – TNT Crew / BlackHand e PEPSY aka Daniele Tozzi, il week end scorso è toccato a Mr.THOMS, artista con un background da writer  iniziato nella prima metà degli anni Novanta, che lo ha portato a partecipare a festival internazionali di street art come il Charity Event “Street Art for Mankind” di Miami del 2017.

Nel weekend del 28 e 29 ottobre, invece, ci sarà la Personale di BOL Pietro Maiozzi, che già nel nel 1990 era uno dei più attivi e conosciuti esponenti del movimento capitolino. Veterano anche negli ambienti sociali, lo caratterizza l’enorme e continua ricerca stilistica e comunicativa.

Le mostre si svolgono all’interno di Garage Zero, uno spazio espositivo nato dall’idea di alcuni ragazzi appartenenti al collettivo del Centro Sociale Spartaco, che nel 2008 hanno occupato questo enorme complesso abbandonato con lo scopo di rendere la cultura, l’arte e, in questo caso, l’urban art, accessibili a tutti e di riportarli all’interno di un contesto popolare, nel suo grembo materno. L’altra metà dell’area è adibita a Palestra Popolare, punto di riferimento del quartiere e di alto livello agonistico, da dove sono usciti campioni di boxe come il giovanissimo Armando Casamonica.

Le Personali nascono dopo l’evento Graffiti Zero, la prima esposizione svoltasi nel 2013 che racchiudeva quasi tutti i writers e le crew più significative dei primi vent’anni anni della scena romana. Per rappresentare al meglio l’arte di strada che ha dato vita all’intero movimento, che possiamo definire uno dei più fervidi in ambito europeo, i writers hanno esposto le loro foto, le  fanzine, gli sketch, i video dei treni, dei muri e dei vagoni della metro dipinte in vent’anni di attività. Non solo foto di graffiti, ma anche ritratti di momenti in cui si stava insieme e si faceva parte della stessa comunità. Nel tunnel d’ingresso della mostra, ogni writers lasciava il proprio throw-up, emblema fondamentale che mescola la semplice firma con il master piece complesso, quindi la sintesi dello stile di ognuno. Le crew che hanno partecipato sono dei nomi leggendari come TREMAROMA, ZTK, 23REC, TRV, THE, TNT, CB, QRP, FS, LNC, MDF, DS, BLACKHAND, NSA e molti altri. Il materiale concesso dai pittori fantasmi era numerosissimo, perché massiccia é stata l’affluenza sulle linee romane dei writers locali, ma anche provenienti da altre città d’Italia e dall’estero.

Dopo questa grande mostra è nata l’esigenza di dare spazio ai singoli writer per illustrare i loro percorsi artistici personali: c’è chi è diventato pittore, chi tatuatore, chi grafico, chi è rimasto a dipingere le metro. Ma senza la scuola graffitara non sarebbero arrivati dove sono ora. Secondo il curatore della mostra Matteo Colavolpe, in collaborazione con la HB Production, è soprattutto il lavoro di ricerca che c’è dietro ogni disegno e lo studio a monte dei graffiti che vanno mostrati perché andranno perduti, solo le foto e i video resteranno, e da qui la necessità di raccontare qualcosa che andrà scomparendo.

Graffiti zero è stato l’embrione da cui è partito il progetto de Le Personali ed è stato importante perché i graffiti sono usciti dall’ambito dell’illegalità e dell’anonimato per arrivare in una galleria d’arte popolare di Roma, accessibile e aperta a tutti. “Quando la gente vede i graffiti per strada, ci racconta Matteo, tende a classificarli come vandalismo, generalmente non ha gli strumenti per capire questo tipo di arte. Invece incontrare persone adulte in queste mostre è stata una soddisfazione, perché hanno avuto una visione d’insieme del fenomeno e quindi un avvicinamento per comprenderlo meglio”.

Inoltre, la Personale del 14 ottobre è stata inserita nella tredicesima Giornata del Contemporaneo dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, un appuntamento internazionale dove  aderiscono musei e pinacoteche, ma Garage Zero è uno spazio occupato, non una galleria d’arte.

Ultimamente ha anche ospitato una scuola, il liceo artistico Giorgio De Chirico di Roma: “È stato interessante vedere i professori all’interno di un’occupazione per un progetto di crescita e condivisione culturale”, continua Matteo.

A Roma ancora oggi i graffiti girano sui vagoni pieni, come a New York negli anni 70/80, è una sorta di La Mecca del writing europeo. L’inefficienza della ditta di pulizie sta donando inconsapevolmente una storia che si scrive ancora giorno per giorno. Molti dei graffitari che sono considerati pionieri del fenomeno, diventati leggende viventi, come COPE2, SKEME, BLADE, SENTO sono venuti a Roma per fare mostre e sponsorizzazioni e alcuni, vedendo le linee ancora dipinte, hanno ripreso a disegnare muri e vagoni, perché hanno rivissuto la sensazione creata da loro stessi trent’anni prima. Il movimento non sta scomparendo, anzi: in città come New York – vedi QUI, dall’amministrazione molto meno liberale delle nostra, si sta assistendo di nuovo a un fiorire di vagoni colorati e murate storiche ridisegnate dalle leggende di sempre.

Prossimo appuntamento: Le Personali di BOL Pietro Maiozzi

Sabato 28 – ingresso ore 18.00 chiusura 24.00

Domenica 29 – ingresso ore 17.00 chiusura 21.00

Per ulteriori informazioni, clicca QUI.

 

Garage Zero – Via Treviri, 9, parcheggio L.go Spartaco – 00174 Roma

 

A cura di Chiara De Carolis