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Blef



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Omar: Ciao Blef, presentati..

Blef: Ciao sono Christian Blef, ho passato i 30, arrivo da Genova, una città che mi appartiene in tutti i sensi. Sono un tipello semplice ai confini col tamarro.

Omar: Come è nato il tuo stile?

Blef: Sono uno che gira molto, quindi osservo sia le robe che vedo in giro a livello di writing che in generale. Tutto mi ispira e, avendo il carattere in un certo modo, filtro ciò che vedo secondo una logica e degli schemi e lo traspongo in tutto quello che faccio e comunque dipingendo su più supporti (pannelli, muri, tele, quello che c’è..) ho avuto la possibilità di concentrare e sviluppare delle dinamiche e delle strutture mie.

Omar: Come metti in pratica le tue ricerche?

Blef: Da sempre un cultore dello stile, il mio processo naturale è stato quello di rivedere l’abbigliamento ridisegnandolo (subflava, la collaborazione con Gold, quelle future…) e anche il restyling degli ambienti e delle cose che mi circondano (macchine, moto e bici).

Omar: Possiamo dire che lo stile è la tua passione..

Blef: Lo stile rivisto come rinterpretazione personale di cose già esistenti dandogli una personalità. Mettere un anima a qualcosa che non ce l’ha.

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Omar: Quale è il writer o la scena che ti ha ispirato di più?

Blef: Abbiamo Dare, Gor, Mist.. La scena svizzera in generale e di New York, Vulcan e Phase 2.

Omar: E di italiani?

Blef: Di italiano Cromo. Perchè era strapulito e aveva un swing nel lettering che era un passo in avanti agli altri.

Omar: Cosa ne pensi della scena attuale in Italia?

Blef: Mi fa cagare.. Non c’è stile, non c’è gente che si sbatte, non c’è nessuno che disegna su carta (che si studia le lettere) e il loro principale obiettivo è la fama immediata senza lasciare nessun tipo di segno storico legato alla cultura del writing…

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Omar: Pensi che questo sia legato ad internet?

Blef: Internet ti da la possibilità di autopromuoverti. Prima per essere pubblicati dovevi avere un certo livello. Adesso non ci sono filtri e tutti possono “autopubblicarsi” e questo ha abbassato il livello in modo drastico, sia a livello di stile che di umiltà.

Omar: So che hai avuto una vicenda poco simpatica. Racconta…

Blef: Dalla notte dei tempi si sa che uno dei sentimenti più ignobili è l’invidia e un toy che firma Nos, Sel e Resh, spinto da questo sentimento mi ha infamato sperando di farmi smettere di disegnare e, ancora di più, sperando di avere una voce in capitolo in città, quindi mi ha mandato gli sbirri a casa, sul lavoro ed ovunque si sviluppava la mi vita, quindi pedinamenti, intercettazioni telefoniche e così via, che non sono comunque bastate ad annientarmi. Si sa che tutto quello che fai poi ti ritorna contro e comunque non posso che ringraziarlo per la pubblicità gratuita che ho avuto su tutti i media.

Omar: Come è nata la tua collaborazione con Gold?

Blef: Dopo un lungo fidanzamento con Omar. A parte gli scherzi non ricordo quando ci siamo conosciuti, ma c’è stata subito sintonia e da una cosa nasce l’altra…

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Omar: Progetti per il futuro?

Blef: Troppi. Purtroppo sono progetti che, seppur legati al writing, non mi vedono con uno spray in mano, ma sono più coinvolto in progettazione e collaborazione con grossi brand che potrete seguire sul mio sito souline.it

Omar: Saluti…

Blef: La mia crew MOD, PDB, i ragazzi di Gold a Firenze, quelli che mi conoscono e mi vogliono bene, quelli che non mi conoscono e ne parlano male.

Link:
Il sito ufficiale di Blef
MySpace di Blef