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Il cuore altrove



Regia di Pupi Avati
Produzione ITALIA 2003

Locandina del film

Nella Bologna degli anni ’20 giunge alla pensione Arabella, gestita da Sandra Milo, Nello ( Neri Marcorè ) professore di lettere trentenne, spinto dal padre a trasferirsi da Roma nella speranza di un suo innamoramento che scongiuri in lui la rivelazione dell’appartenenza alla sfera dei gai, a cui appartiene già lo zio.
Nello è un ragazzo ingenuo, matto di studio, con il cuore altrove che spera di trovare l’amore vero e di cantarlo proprio come Ovidio e i suoi poeti latini. Figlio di una famiglia di sarti che hanno vestito i papi per quattro pontifici, e che non riescono a capire il proprio figliolo.
Divide la stanza con un barbiere simpaticissimo ( Nino D’Angelo ) e con lui si reca una domenica pomeriggio in un istituto per cieche gestito da suore, dove i signori bolognesi usano andare nella speranza di rimediare un bacetto all’ora del thè. Mentre Nello cerca di sfuggire a colei che gli hanno appioppato i suoi occhi si posano su Angela, una ragazza cieca tanto bella quanto ricca e viziata.
Angela è diventata cieca dopo un incidente stradale ed è stata per questo motivo lasciata dal suo fidanzato. Tesse così la sua trama per far ingelosire l’ex uscendo col povero Nello oramai perdutamente innamorato di lei, pronto ad esaudire ogni suo desiderio.
Fa l’amore con Angela, le sta sempre vicino, la presenta alla sua famiglia sconcertata, con un Giancarlo Giancarlo Giannini sempre al meglio nelle sue performance nel ruolo del padre. Ma non durerà. Per quanto Nello speri ardentemente che Angela non riacquisti la vista, lei parte per curarsi e manda lui ad avvisare l’ex fidanzato del miracolo.
Nello non rivedrà mai più Angela e Angela non vedrà mai Nello. Lui ritornerà a Roma, col suo amore pacato e silenzioso.
Il tutto sullo sfondo di una Bologna antica, tenue proprio come la storia che ci racconta, che non manca però di verve e comicità: il cameriere che a richiesta consegna le chiavi di un albergo servite su di un vassoio, le prove sartoriali degli abiti dei prelati..
La figura di Neri Marcorè canta in questo film, il volto è il suo quasi come se reincarnasse un giovane degli anni 20, la sua recitazione sommessa e pacata incarnano lo spirito romantico di Nello, come canta anche la bellezza di Vanessa Incontrada dietro gli occhialoni scuri da cieca ( doppiata però.. quando la finiremo coi raccomandati… mha!).
Il finale ti stritola il cuore… tenero e commovente.. ultimo atto d’amore. Vorrei descrivervelo ma vi rovinerei un momento topico nella visione del film stesso.