Grandmaster Flash
“The adventures of Grandmaster Flash on the wheels of steel”
“Broken glass everywhere, people pissin’ on the stairs, you know they just don’t care, I can’t take the smell, can’t take the noise, got no money to move out, I guess I got no choice – rats in the front room, roaches in the back, junkies in the alley with a baseball bat, I tried to get away but I couldn’t get far ‘cuz a man with a tow truck repossessed my car”.
Cosa dire di questo personaggio? Probabilmente che ogni dj (non importa cosa suoni) dovrebbe ringraziare questa autentica leggenda vivente inventore delle tecniche del backspin e soprattutto del cutting. Vero e proprio precursore (prima di lui solo Kool Herc che, purtroppo, non e’ riuscito ad incidere nulla su vinile) era solito animare i block parties col suo funk.
Dopo qualche periodo di attivita’ come dj solista viene notato dai Furious 5 un gruppo di mc ai quali si unisce per iniziare a pubblicare subito del materiale. Il disco che ci interessa e’ dell’82 e oltre a battezzare per la prima volta i piatti in “ruote d’acciaio” contiene qui il primo successo di Flash, un vero e proprio collage di beat di pezzi dell’epoca (tra i piu’ famosi Chic, Queen e Blondie).
Ma il vero capolavoro fu il retro del disco (B side wins again!!!!) contenente “The message” il pezzo che inaugura il conscious rap ovvero quel rap politico e attento al contesto sociale. E’ un vero e proprio pezzo di denuncia delle condizioni fatiscenti dei ghetti di New York, capace di far ballare ma allo stesso tempo, di offrire uno spaccato urbano di grande nitidezza.
Per tutti i dj che se la menano: se non ci fosse stato quest’uomo adesso sareste a frigger patate al McDonald sperando di arrivare presto a incartare gli Happy Meal. Da avere. Assolutamente.