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il Commissario Spada



Il Commissario Spada

Gli Anni di Piombo

di Gianluigi Gonano e Gianni De Luca

Prendete una rivista contenitore per ragazzi, la celebre Il Giornalino, un personaggio con la “P” maiuscola, un signor protagonista con una personalità forte, di quelle che non ci son più, un’ambientazione azzeccata, di forte impatto, tipo la Milano degli anni ’70, due maestri del fumetto come Gianluigi Gonano e Gianni De Luca, mescolate il tutto e avrete come risultato una perla del fumetto italiano di sempre: Il commissario Spada.

Il personaggio di Eugenio Spada apparve ai lettori Italiani in un periodo di forti contrasti sociali e politici; le manifestazioni studentesche, la strage di Piazza Fontana , il terrorismo, i movimenti culturali etc., quindi non era per niente facile “costruire” un personaggio di quel genere, un poliziotto che crede fermamente nella giustizia pur sapendo quanto quella giustizia sia difficile da applicare. Un uomo prima di tutto che si muove in un contesto totalmente reale (per quanto sia possibile), che deve fare i conti con lo scontro generazionale rappresentato bene dal figlio adolescente mentre fuori nelle strade il mondo sta cambiando.

Un anno fa usciva per la collana “Best Sellers” della Oscar Mondadori Il commissario Spada – Gli anni di piombo, una raccolta delle più belle storie del commissario più “cazzuto” del fumetto, realizzata benissimo, per far capire fondamentalmente che cosa il fumetto italiano sfornava negli anni ’70 al di fuori delle opere d’autore (Pratt, Crepax, etc.) .

I testi documentatissimi di Gonano sono un viaggio nel tempo, una fotografia precisa e fresca di un decennio; le tavole di De Luca, che si muovono attraverso una linea talvolta decisa, talvolta frammentata o maniacale, riescono ad inserire il lettore in un mondo a parte, fatto di assassini psicolabili, hippy e bande di terroristi in uno scenario tutto made in Italy.