Che lo streetwear non è più una “nicchia” isolata era un dato ormai assodato.
Ma che il Concept Store più famoso al mondo inverta l’ordine del suo spazio per fare posto allo streetwear mi ha lasciato abbastanza sorpresa.
La mia ultima vista da Colette a Parigi risaliva a marzo del 2008 e tutto era allestito “come al solito” (ormai non conto più le volte che sono stata in questa città): subito all’ingresso i libri, sulla destra beauty e cosmetici assolutamente esclusivi, la parte tecnologica con telefoni di ultima generazione e gadget dai costi improbabili e, nella parte in fondo, cd e musica insieme a riviste di moda e cultura. Il piano di sopra, completamente dedicato alla parte superfashion, aveva ricavato in un corner minuscolo, la parte dedicata allo streetwear, con scarpe ed abbigliamento strizzati in poco spazio, sotto alla parte della galleria d’arte per le esposizioni.
Febbraio 2009: tutto ribaltato!
E quando dico tutto intendo che la vetrina più lunga sulla parte laterale era completamente piena di toys (gigantissimi), sneakers e caschi customizzati da B-Ape. Entrando è stata costruita una sorta di teca trasparente che ospita l’abbigliamento street con marchi più o meno conosciuti, mentre di fronte, una scaffalatura mostra sneakers incredibili Pony, Adidas, Nike, Reebok, ecc. (ma a prezzi accessibili).
Inoltre, un vero e proprio “shop corner” dedicato a B-Ape, con abbigliamento, scarpe, accessori e tutto il loro mondo (e lì i prezzi salgono decisamente, ma quello si sapeva). Ad illuminarti su questo fantastico mondo, tre simpatici (e gnocchissimi) individui che fanno crescere l’immagine del negozio…e anche le vendite. Insomma, il passaggio dell’angolo street da un mini-corner al piano di sopra, ad un intero spazio dedicato subito all’ingresso sono sintomo di quanto, anche una realtà storica e superfashion come Colette, ci stia investendo.