Prima di Subway Art e SprayCan Art, nei primi anni ’70, usciva il primo libro di Jon Naar ‘The Faith of Graffiti’, ormai introvabile, o quasi (si trova ancora qualche copia in rete ad un prezzo che oscilla tra i 90 e i 270 dollari…). Per di più questo Jon Naar era il primo vero fotografo professionista che si dedicava alla documentazione di tag, throw up e pannelli visto che i più celebri Henry Chalfant e Martha Cooper si sono dati alla fotografia solo in seguito, avendo un background tecnico diverso (Chalfant pittore e scultore mentre Cooper giornalista e antropologa).
Le foto di Mr. Naar sono quindi una preziosa documentazione che non poteva rimanere patrimonio di pochi: da qui l’idea di questo nuovo libro, ‘The birth of Graffiti’ dove alle circa 50 fotografie del primo libro ne vengono aggiunte altre 100, totalmente inedite, stampate a tutta pagina ad alta risoluzione e con una cura particolare in fase di stampa per le luci ed i colori. Tra i writer presenti troviamo Stay High, Taki 183, Cliff, Stitch, giusto per citarne qualcuno. L’intro del libro è poi firmato da Sacha Jenkins, direttore della rivista newyorkese Mass Appeal.
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Federico