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ERA DAVVERO UNA SPADA DI HATTORI HANZO
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Never ending story



NeverEndingStory

La nostalgia per i film degli anni ottanta non riguarda solo gli utenti di questo sito, è piuttosto una tendenza abbastanza diffusa, soprattutto ultimamente, come dimostrano le future uscite cinematografiche. Due su tutte: Robocop e Ghostbusters.

Mancanza di fantasia o semplice tributo? L’interrogativo non troverà qui una risposta, perché, diciamo la verità, di molti remake/sequel già passati sul grande schermo non se ne sentiva proprio il bisogno. Anzi, diciamo che il soggetto tributato ne è uscito spesso indebolito dal tributo dedicatogli. È il caso dei vari n°3 della storia cinematografica: da Beverly Hills Cop a Home Alone passando da Mr. Crocodile Dundee fino ad arrivare a Jurassic Park, la schiera si infoltisce se si prendono in considerazione i vari n°2 che non citerò e l’esercito dei pessimi remake come l’italiano Pinocchio, Il pianeta delle scimmie, Godzilla, King Kong ed altri che probabilmente usciranno come Il Corvo ed il sopracitato Robocop.

Qui, oggi, si parla di un pezzo di storia. Uno di quei capolavori della serie fantasy anni 80 che hanno terrorizzato ed esaltato milioni di ragazzi, ragazzini e genitori. Anche a questo film non è stata risparmiata l’ingiuria di un pessimo numero 3 (il secondo, dopotutto, è salvabile).

Il Film è datato 1984, nel cuore, dunque, di quel genere che ci piace tanto. In questo caso, però, la pellicola non proviene da oltreoceano, è piuttosto ispirata ad un romanzo scritto dal tedesco Michael Ende e realizzata nella stessa terra dal regista Wolfgang Petersen, l’intervento americano si traduce, forse, esclusivamente nell’utilizzo di svariati effetti speciali che rendono il tutto decisamente più colossal. La trama si sviluppa su due paralleli: il primo che vede il giovane Bastian intento nella lettura di un tomo trovato, per caso, in una vecchia e polverosa libreria. Ed il secondo che racconta la storia(infinita) del regno di Fantàsia minacciata dall’avanzata del Nulla ed in attesa di essere salvato dall’eroico ed effemminato Atreyu. La storia è piacevole anche a distanza di molti anni, un po’ meno spaventoso risulta il lupo ed un po’ meno drammatico appare lo svolgimento, ma è certamente un gran bel film. L’ho visto poco fa e mi sento di consigliarvi la RE-visione, un po’ perché vi farà sorridere ed un po’ perché, tutto sommato, il FortunaDrago ha sempre il suo fascino.