Ciao Zuek, cominciamo con una presentazione.
Ciao sono Zuek e mi piacciono gli spray e le macchine fotografiche in genere!
Quando hai cominciato a dipingere?
Il primo approcio SERIO è da ricondursi al 1994, agosto ’94… prima di allora le mie uscite notturne erano piuttosto ignoranti e ingenue… poi con il tempo ti fai prendere dalla “cosa” e naturalmente affronti il tutto con più coscienza e maturità.
C’è stato qualcuno che ti ha influenzato oppure è stata una cosa spontanea?
I primi approci a queste cose seno sempre caratterizzate da un’ignoranza di fondo… e il mio seguì questo copione.. ma a quel tempo nella scuola che frequentavo c’era pure fakso con il quale poi ho intrapreso una strada diritta e parallela e con il quale ho dipinto per una sacco di anni. Lui di sicuro è stato fondamentale per la mia “formazione di writer” come del resto le persone che ho incontrato e con le quali ho condiviso il più del mio tempo… Cento per esempio è uno di questi.
Quale era il writer che ti piaceva di più quando hai iniziato?
Senza dubbio i writer locali della mi città. forse sarebbe meglio definirlo paese visto che di questo si tratta.. un piccolo centro del nord est ricco di realtà legate all’imprenditoria. Molti di questi nomi farebbere raffiorare ricordi solo ad alcuni in quanto a quel tempo (nemmeno troppo lontano) non c’erano mezzi potenti di comunicazione per cui le scene erano piuttosto isolate e tangevano solo i writers della stessa zona. comunque sia, le figure di allora per me, erano Fix, Zeta, Xray, Fakso, Iave, Nex, Skah, Onis, Solo24… Vicenza e provincia è stata a mio avviso una scena a parte per molti anni.. se vogliamo piuttosto avanguardistica e per forza di cose io mi sono formato in questa realà. ricordo con molto piacere anche la prima volta che venni in contatto con alcuni dell’EAD.. in particolare Boogie, che incontrai assieme a Fakso in un Hall of fame pseudo legale accanto alla ferrovia.. quando mi chiese come firmassi esplose dicendomi “cazzo ieri qui è passata una littorina con un tuo whole train!!“… qui forse cominciò a salirmi la vera “scimmia” per il writing.. ai primi riscrontri con persone che dipingevano da molti più anni di me. tra tutti i writer che mi hanno dato una spinta a livello di stile e di apporcio WUT e DAFNE.
E ora? Cosa pensi della scena italiana attuale?
La scena italiana si è allargata e rigenerata… ci sono un sacco di nomi nuovi, anche qui nella nostra zona. Ma non starò certo qui a dilungarmi su quanto fosse magico una volta, quando c’erano le fanze fotocopiate, quando i fat te li dovevi costruire te o inculare dalle saratoga per poi buttarli nel solvente per sturarli, e quando le puma suede dovevi andartele a prendere in treno fino a padova, quando il sabato andavi a vicenza in autobus a vedere gli hall of fame.. eh eh, sarebbe anacronistico! la scena adesso è senza dubbio cambiata, come era cambiata nei primi anni 90, quando cominciai, rispetto al principio. se avessi cominciato oggi a dipingere mi sarei adeguato per forza di cose ai mezzi e ai media che ci sono a disposizione.. è la naturale evoluzione.
Quando hai iniziato a fare foto? E’ una necessità che ti è nata per documentare quello che fai a giro?
Beh la fotografia è una cosa che mi porto dietro da quando ero un bambino.. amici di mia madre mi avevano svezzato a suon di Nikon! appena ho avuto modo di prendermi una mia macchina reflex ho cominciato a fare le foto ai pezzi, per cui fuori e dentro la ferrovia, agli skater con i quali giravo e ai concerti punk e hip hop ai quali andavo.. devo dire che la necessità di registrare quello che facevo è stata una bella scusa per fare foto. l’anno scorso ho passato il mio primo lungo periodo a NY e la fotogarfia mi ha dato la possibilità di scovare gente come Stay hight, Cap, Dr. Revolt… insomma è come un ciclo che si è chiuso, capisci?!
Raccontaci la tua esperienza newyorkese…
Beh ci sarebbero mille cose da dire a proposito di questa città.. chi ci è stato lo sa. Ma per una persona con il mio background (comune a molti di voi che leggerete queste righe) basta elencare alcuni dei nomi con i quali ho avuto a che fare, in un modo o nell’altro: Stay hight 149, Cap one, Sharph, Public Enemy, Slick Rick, Common, Rakim, Premier, Jules and Bijulesnyc.com, Still life nyc, Warp magazine, Zoo york, Harold Hunter, Canal Chapter Gallery, Lorenzino e il Pepe rosso, Da Andrea sull’Hudson, Polo, Futura 2000… insomma new york!
Come è nata la tua collaborazione con GOLD?
Sono venuto in contatto con Gold quando un giornale giapponese mi chiese di realizzare un servizio sulla scena street legata alle realta dell’abbigliamento.. tra le varie realtà, piccole e grandi che avevo contattato, c’era pure Gold che prima di allora non conoscevo di persona ma solo di nome. Da qui poi la t.shirt e la stima…
Descrivi GOLD in tre parole…
Beh, gold… chedire! (ops.. bruciato le tre paorle?!)
Anche tu di adesivi ne hai messi a giro un bel po’… Cosa ne pensi della streetart? E soprattutto… della streetart che si trova a giro?
Di adesivi ne sapete molto pure voi.. anche a ny è facile beccarne ancora con il logo gold.. penso che l’adesivo sia un ottimo modo per far girare un logo o un nome e io stesso ne ho appesi un bel po’ in giro con il mio canguro.. è divertente, ma ci tengo a separare le due cose, oggi che la cosiddetta “street art” ha preso molto piede.. è un mezzo diretto poco compromettente e che non è visto “deturpante” come una tag anche se il concetto è all’incirca lo stesso (non dimentichiamo che lo stiker è una cosa radicata al writing da molto tempo).. ma una tag è sempre una tag e dietro ad essa ci sta una cosa super potente. le belle tag a fat mi esaltano!! e non riesco ad immaginare un’adesivo che abbia la stesso spessore di una firma.
Progetti in cantiere?
Mmmhh.. sto riorganizzando in questo periodo tutti gli scatti che fatto negli stati uniti.. tra questi un reportage sui meeting undrground fetish a Miami e NY… pazzesco!!! progetti progetti… non saprei, forse tornare a NY.
Saluti..
Mod’s rebels Company!
Progetti:
Il suo spazio su Goldworld.it
La maglia in collaborazione con Gold
Downtown LA – Monte Grappa
Link:
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Intervista su Designer Blog