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MUSIC

Guru R.I.P.



Ci sono post che uno non vorrebbe mai scrivere. Uno è sicuramente questo. Avrei preferito non scrivere niente sulla morte di Guru ma da più parti mi è stato richiesto per cui ecco qua il post. Di cose da dire ce ne sarebbero tantissime ma forse in realtà nessuna. Se non conoscete Guru avete vissuto sotto una roccia per tutta la vostra vita oppure avete scazzato blog (quello per gli orafi è gold.it, sorry!). Assieme a Dj Premier ha rappresentato forse il duo più amato da tutti i b-boys degni di questo nome: ha prodotto musica per oltre un decennio ricevendo anche un discreto successo commerciale senza mai però svendersi, senza mai rinunciare al suo stile, alla sua classe, al suo estro, alla sua stessa essenza. E come dimenticare lo splendido lavoro di jazz/rap portato avanti assieme al francese Solar sui quattro volumi di Jazzmatazz?

Proprio Premier e Solar sono al centro di una triste polemica di cui avremmo fatto anche a meno. Sul sito del dj dei Gangstarr (www.djpremierblog.com) è apparsa una lettera, postata dallo stesso Solaar che dovrebbe essere stata scritta in punto di morte dal povero Guru. I toni della lettera, lo noterete, non sono certo amichevoli nei confronti dell’ex compagno di avventura. Quindi Premier, neanche troppo velatamente, accusa Solar di averla scritta di proprio pugno.
Io ve la traduco.

“Io, Guru, sto scrivendo questa lettera ai miei fan, amici ed amati (loved ones) sparsi in tutto il mondo. Ho avuto una lunga battaglia col cancro ed ho dovuto soccombere a questa malattia. Ho sofferto di questa da oltre un anno. Sono stremato da tutte le possibilità mediche. Ho un’associazione no profit chiamata Each one counts (ognuno conta) dedicata al portare avanti il mio lavoro di carità sui bambini abusati o svantaggiati in tutto il mondo ed anche per trovare una cura a questa malattia che mi ha preso la vita. Scrivo questo con lacrime agli occhi, non di dolore ma di gioia, pensando alla vita meravigliosa che ho avuto e a tutte le persone speciali che ho avuto il piacere di conoscere.

Solar mio leale migliore amico, fratello e collega è stato al mio fianco attraverso tutto questo ed è stato messo in carica delle mie condizioni in ospedale. Mi è stato accanto in molte sedute ospedaliere, operazioni, visite ed è stato con me in casa mia, prendendosi cura di me quando io non potevo farlo da solo. Solar e la sua famiglia sono la mia famiglia e li amo molto e mi aspetto che la mia famiglia, i miei amici ed i miei fan rispettino questa cosa, al di là di quello che possono pensare loro in proposito. E’ il mio desiderio che conta. Detto questo, io sono sopravvissuto grazie all’amore per la mia vita, al mio sole KC, di cui sono sicuro si preoccuperà Solar e la sua famiglia. Ogni award o tributo dovrà essere accettato, organizzato, approvato solo da Solar come se fosse la mia volontà, e da mio figlio quando avrà raggiunto l’età del giudizio.

Non voglio che il mio ex dj abbia niente a che fare col mio nome, in nessun tipo di evento o tributo o situazione che sia connessa in alcun modo all’utilizzo del mio nome per nessuna circostanza o motivazione, ed ho istruito i miei legali per comportarsi così. Non ho più avuto niente a che fare con lui negli ultimi sette anni della mia vita e non voglio averci niente a che fare in morte. Solar ha la storia della mia vita ed è ben informato sulla situazione della mia famiglia così come sul vero motivo sulla separazione dal mio ex dj. Come unico fondatore dei Gangstarr sono molto orgoglioso di quello che Gangstarr ha rappresentato per il mondo della musica e per i fan. Sono ugualmente orgoglioso del mio progetto Jazzmatazz, come padre del movimento hiphop/jazz e son orgoglioso di aver rinvigorito il genere hiphop/jazz in un momento in cui la qualità della musica ha raggiunto il fondo. Tutto questo grazie soprattutto a Jazzmatazz 4: con Solar abbiamo potuto visitare e suonare in paesi con cui non sono mai riuscito ad andare coi Gangstarr o coi primi lavori di Jazzmatazz e ci siamo guadagnati una reputazione per essere i migliori nel pianeta per quanto riguarda l’hip hop jazz e per aver prodotto il disco più influente nel genere hiphop/jazz dell’ultima decade che è Jazzmatazz 4. Il lavoro che ho fatto con Solar rappresenta la mia eredità ben avanti rispetto ai tempi. E noi, come team, non abbiamo mai avuto paura di espandere i nostri limiti. Per me questo è quello che fanno i veri artisti! Come uomo d’onore ci siamo opposti fieramente a chi aveva vedute ristrette, a chi era avido e ignorante. Combattevamo per la musica e la sua integrità, al costo di non vendere milioni di dischi e per questo sarò sempre felice ed orgoglioso e vorrei ringraziare tutti i fan che sono venuti a vederci dal vivo, in tutto il mondo, in tutti questi anni. Il lavoro fatto con Solar rappresenta un’eredità destinata a durare negli anni ed è la mia opera più creativa e sperimentale che ho fatto fino ad oggi. Spero che la nostra musica riceva l’attenzione che merita dato che è parte del miglior lavoro che abbia mai fatto e rappresenta gli anni migliori della mia vita.”

Così si conclude la lettera di Guru.

Voi che ne pensate?
Guru era strafatto di farmaci? Solar si è inventato tutto come suggerisce Premier? O è quest’ultimo che sta rosicando perchè il compagno di una volta lo tratta con disprezzo?

Quello che posso dire io è che abbiamo perso un grande della musica, non solo hiphop, della musica in generale e che, in questo momento, non c’è niente di più triste che vedere i suoi compagni di ventura azzannarsi sulla sua eredità (artistica, economica, spirituale, scegliete voi).
Porterò sempre con me il ricordo di quando vidi i Gangstarr a Milano al C-side (sarà stato il 2003, 2004 circa) e di tutte le volte che ho suonato un loro vinile (Mass Appeal e The Militia non escono mai dalla mia borsa). Per non parlare di tutte le volte che mi son sentito “Ex girl to next girl” perchè una tipa mi aveva fatto girare i coglioni, ma questa è un’altra storia..

Ciao Guru.

Deiv