Partiamo dall’inizio. Quando e come ti sei avvicinata alla cultura Hip Hop?
Mi sono avvicinata all’Hip Hop nel 1994: abitavo ancora a Locri (RC), un paese che negli anni successivi ha dato molto alla scena Hip Hop calabrese, quando per caso vidi il video di You Gots to Chill degli EPMD su Viva Polska. E’stato folgorante, Eric e Parrish in quel video si muovevano seguendo quel groove che a me piaceva tanto ma al quale ancora non riuscivo a dare un nome. Nello stesso periodo mio cugino conduceva un programma in una radio locale e con lui c’erano dei suoi amici che ascoltavano Hip Hop che ogni tanto si divertivano anche a mandare in onda pezzi sia di Hip Hop italiano che americano: uno di questi è Masta P degli attuali Kalafro Sound Power, oggi mio amico. Ero molto piccola, ma adesso posso dirti con sincerità che nonostante fossi naturalmente ignorante in materia sapevo già che quel groove faceva parte di me e della mia personalità: mio padre ascoltava molto rock e mia madre molto funk e disco ‘70, dunque anche se loro non erano dei collezionisti o dei ricercatori di rarità, perchè in effetti si limitavano ad ascoltare i generi ma comunque solo ciò che arrivava loro mediaticamente, hanno influenzato i miei gusti musicali. Ẻ per questo che per me non è una moda, ormai l’adolescenza è passata da un pezzo e l’Hip Hop è parte di me…è me. Se lo abbandonassi, abbandonerei me stessa e mi sentirei snaturata. Ogni giorno il 90% di ciò che faccio è connesso in qualche modo all’Hip Hop, negli anni ho conosciuto persone che oggi sono molto importanti per me grazie a questa cultura.
Sei stata nominata Zulu Queen da Phase2. Ci puoi parlare di questa esperienza?
Il 2007 è stato un anno molto positivo per me, ma non mi aspettavo assolutamente che mi venisse data la nomina. Dopo mesi di domande che consideravo normali per uno curioso come lui, Phase mi ha detto: “tu per me sei una zulu queen, puoi tenere questa cosa per te o decidere di condividere quest’opportunità. Cosa vuoi fare?” Io penso che l’Hip Hop e le opportunità vadano condivise, dunque ho deciso di accettare, rendere pubblica la nomina e lavorare con un team di zulu heads. Adesso c’è molto da lavorare, da poco è arrivata l’autorizzazione ufficiale per lavorare finalmente al capitolo Zulu Nation italiano e da Gennaio 2010 partiremo con tutte le carte in regola. Questi due anni e mezzo sono serviti per testare se la gente era davvero interessata al movimento, sono arrivati parecchi moduli per l’iscrizione ma i primi moduli servivano appunto per testare il consenso e dimostrare al chapter base americano che non stavamo scherzando. Magari a qualcuno è sembrato che perdessimo tempo, invece siamo stati costretti ad aspettare perchè senza l’autorizzazione finale avevamo delle opportunità molto limitate: non potevamo ancora chiedere una cifra di iscrizione ufficiale agli iscritti, non potevamo che organizzare party. Il 7 Dicembre ci sarà il primo Zulu Anniversary Ufficiale curato da OZM: a Torino avremo ospiti del calibro di Masta Ace & Edo G, il tutto si svolgerà all’Hiroshima Mon Amour.
Tra i vari eventi da te organizzati c’è anche “Tecniche Perfette”. Com’è nata la collaborazione con MastaFive?
Con Mastafive prima di tutto c’è un rapporto di fratellanza, ci conosciamo ormai da più di dieci anni e sappiamo di poter tranquillamente discutere con serenità se qualche problema si presenta all’orizzonte. Questo ci ha portati a lavorare insieme senza imposizioni: tutto si è sviluppato naturalmente, aiutandoci reciprocamente, semplicemente per l’amore di qualcosa che reputiamo sia ormai parte di noi stessi e per crescere. Ho deciso di supportare e lavorare per il Tecniche Perfette perchè secondo me è differente dalle solite gare di freestyle, ha una continuità, punta alla qualità e soprattutto ha un manifesto e delle regole ben precise: è facile salire su un palco e offendere la mamma dell’avversario, è più difficile dire qualcosa di sensato e con stile. Il nome forse può trarre in inganno, in quanto non vengono premiati solo i “tecnicismi”, anzi, al Tecniche Perfette viene premiata la personalità del freestyler… siamo un po’stanchi dei personaggi, i vincitori delle finali del TP, come ad esempio Ensi, hanno personalità da vendere e sfido chiunque a dimostrare il contrario!
Il We B*Girlz è uno degli eventi internazionali ai quali hai partecipato e dal quale hai portato in Italia un’ esponente, Mauikai. Com’è andata? C’è differenza tra le signorine “italiane” e quelle “straniere” che fanno Hip Hop?
Il We B*Girlz l’anno scorso è stato davvero potente. Io e Mauikai ci siamo incontrate a Berlino perchè lei presentava il festival e doveva anche esibirsi. Abbiamo parlato molto e abbiamo riso parecchio, quindi l’ho invitata in Italia e a Torino sono stata la sua dj, ci siamo divertite molto e il posto era pieno di gente, si è creata una bella atmosferma, tutti erano presi bene… spero che possa tornare in Italia a suonare! All’Italia non manca nulla, io posso solo riportare la mia esperienza e semplicemente consigliare loro di viaggiare, perché ti apre la mente, ti sblocca e ti arricchisce molto, ti aiuta a colorare e a dare lo sprint giusto alla tua personalità… capisci che ogni giorno c’è qualcosa di nuovo e che non si finisce mai di imparare! Dalle mie amiche Mauikai e Yarah Bravo in questi ultimi anni ho imparato che bisogna rimanere con i piedi per terra e raggiungere un obiettivo ogni giorno, sorridere, voler bene a chi ti sta intorno ma soprattutto a te stessa: se vuoi bene a te stessa, vuoi bene anche all’Hip Hop e non faresti mai nulla che gli vada contro o che intacchi la sua dignità
Ultimamente stai parecchio dietro la consolle. Ti vedremo alla Female Jam in qualità di dj. Quando ti sei avvicinata al djing?
Colleziono dischi più o meno dal 1996, anno in cui ho capito che ciò che mi emozionava era l’Hip Hop e tutto ciò che gli sta intorno. E’stato un passaggio piuttosto naturale, anche se graduale e lento, ma ad un certo punto ho sentito l’esigenza di condividere con gli altri ciò che mi piaceva. L’aver ascoltato tanti dischi per tanti anni mi ha permesso di creare un mio background personale in maniera istintiva, senza troppi calcoli. Ovviamente in questo periodo mi alleno spesso anche a casa, non si finisce mai di imparare e ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo che mi meraviglia.
Dall’organizzazione alla consolle, passando per la promozione di eventi e di artisti. Progetti futuri? Ringraziamenti particolari?
www.bmrecords.eu), label indipendente di Mastafive e sto suonando in giro per l’Italia. Ti rilascio un’anticipazione di cui ancora pochi sono a conoscenza: il 22 Novembre io e B-boy Serio inaugureremo il Tecniche Perfette B-boying, la prima tappa avrà luogo a Palermo allo Zsa Zsa; il 7 dicembre passerò dei gustosi pezzi funk per b-boys & b-girls all’Hiroshima Mon Amour di Torino prima del live di Edo G e Masta Ace. Volevo ringraziare tutto il collettivo Omega Zulu Maasai & supporters, Mastafive & Dj Double S, Phase II, B-boy Serio, Rei e Mauikai per il supporto e la fiducia che mi han sempre dato. Per il resto visitate pure www.myspace.com/leva57 per tenervi aggiornati o aggiungete “Karmen Leva Sorbara” a facebook. One Love!
Sono da poco parte del range di artisti di B.M. Records (Per vederla in azione dalle nostre parti rinnovo l’invito per SABATO 17 OTTOBRE allo SPACE Club, Firenze.