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ANGOLA I DEFLETTORI
MUSIC

L’Opera secondo Elio e Francesco Micheli



PROLOGO

1) Sono fan degli Elio e le Storie Tese da quando ho dodici anni (come ho raccontato più e più volte).
2) Sono stato a praticamente tutti gli spettacoli extra Storie Tese di Elio.
3) L’Opera ed io siamo come due rette parallele che non si incontreranno mai.

Atto I

Nel 2008, il simpatico complessino ha condotto uno dei migliori prodotti televisivi degli ultimi dieci anni: il Dopofestival. Se non lo avete visto al tempo, vi consiglio di recuperare tutte le puntate su YouTube.

Come sempre succede, l’ultima serata della kermesse sanremese non ha l’appendice finale e gli Elio e le Storie sono stati invitati ad esibirsi come ospiti, eseguendo un’indimenticabile versione di Largo al Factotum, tratta dall’Opera Il Barbiere di Siviglia («Figaro qua, Figaro là» per i più distratti).

Tendenzialmente quando vengo colpito dalla musica, continuo ad ascoltarla fino alla nausea, in questo periodo ho la colonna sonora di La La Land in heavy rotation più o meno su ogni device. Lo stesso accadde con quella performance in costume, tanto che per il mio compleanno, la mia amica Sarina mi regalò i biglietti per andare a vedere Il Barbiere di Siviglia con lei, al giardino di Boboli.

Una location incredibile, inversamente proporzionale alla nostra preparazione sull’Opera.

Non avevamo la minima idea di ciò che stavamo vedendo. Ci siamo approcciati all’Opera più o meno come ad uno spettacolo teatrale e infatti, dopo circa un’ ora di spaesamento, alla fine del primo tempo del primo atto (ancora oggi non ho idea di quanto sarebbe potuto durare tutto ciò), ci siamo guardati e abbiamo optato per dileguarci scambiandoci un “ti voglio tanto bene ma…”, soddisfatti quantomeno di averci provato.

Avevo compreso in modo lapalissiano il vero significato della gag dei Simpson in cui, durante una rappresentazione dell’Opera, un marito dice alla moglie «…e questo sarebbe meglio del Cinema? Spiegami perché».

ATTO II

Dal 31 Gennaio al 12 Febbraio 2017 al Teatro Niccolini di Firenze, è stato presentato “Cantiere Opera” di e con Francesco Micheli (regista d’opera e direttore artistico della Fondazione Donizetti di Bergamo) ed Elio: una serie di lezioni-spettacolo sul tema dell’Opera.

Sei compositori, ognuno affrontato per due sere consecutive: Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Nicola Campogrande. Le lezioni sul mondo della lirica si sono basate su testi stilati dallo stesso Micheli. Per inciso, la lirica è stata inventata in Italia, proprio a Firenze e ancora oggi, è la forma di spettacolo dal vivo più diffusa al mondo.

Purtroppo mi sono perso i primi tre compositori. Ho cominciato con Giuseppe Verdi e non sono più riuscito a smettere, finendo per vedere anche Puccini e il contemporaneo Campogrande, presente sul palco insieme al librettista Piero Bordato.

elio

Cosa è successo esattamente?

Ok, c’era Elio che interpretava i compositori e lui fa sempre ridere, ma stavolta c’è stato qualcosa in più che mi ha spinto a tornare.

Il bravissimo Francesco Micheli è riuscito a trasmettere la sua incredibile passione per l’Opera in modo indescrivibile e, per citare Mia di La La Land, “la gente adora le persone che hanno una passione, perché li ricordano quello che hanno dimenticato”.

EPILOGO

Il mio rapporto con l’Opera non è certamente mutato dopo queste lezioni-spettacolo: difficilmente diventerà una delle mie attività ricreative/culturali ma, il mio rispetto per questa forma d’arte è sicuramente cambiato per sempre.

Bravo Elio, Bravissimo Francesco.

Foto di Nuri Rashid