La prima volta che mi sono “imbattuta” in Betty era alla prima edizione del contest “Give it Up” di Rimini. In mezzo al campo da basket una coppia di ragazze sfida una coppia di ragazzi in freestyle. Una delle due ha un’energia incredibile, un “flow” che ti costringe a guardarla, oltre che una french manicure invidiabile e uno scollo che distrae. Molto più simile ad una ragazza uscita da un video “black” che una delle solite ballerine “in pigiama” che si vedono in giro per le manifestazioni qui in Italia. Niente in contrario al pigiamastyle, ma non posso dire che la signorina passasse inosservata…E così anche durante le altre occasioni in cui l’ho incontrata in giro.
Sicuramente non sarà sfuggita nemmeno a voi nel video dei Club Dogo o nella pubblicità della Banca Antonveneta (per citare solo alcune delle sue innumerevoli apparizioni). Quindi, continuando il mio percorso tra i personaggi femminili emergenti, non potevo non presentarvi questa figura di spicco nel mondo della danza hip-hop (qui in Italia per di più)!
L’ho intervistata per voi…
Poche parole per descriverti…
Se dovessi descrivermi ti direi sicuramente che la mia forza è il carattere, con i suoi mille difetti e la testa dura come pochi ma che grazie a questi oggi posso continuare a camminare per la mia strada a testa alta. Per raggiungere i miei obiettivi (e sono solo all’inizio…) non sono mai scesa a compromessi e ne vado orgogliosa.
Come e quando nasce la tua passione per la danza?
La passione per la danza è nata grazie ai miei genitori che sono stati entrambi degli sportivi e sin da piccolissima mi hanno accompagnata passo dopo passo in diverse discipline (nuoto, ginnastica ritmica, pattinaggio, atletica leggera…) fino al corso di danza che tutte le bambine han sempre sognato. Inutile dire che non ho mai smesso…
So che hai fatto parecchie esperienze all’estero, la più valida?
Per me sono state parte di una crescita, artistica e personale.
Quando vivevo a New York City lavoravo come cameriera in un ristorante italiano per pagarmi le lezioni di danza a Broadway e mangiavo pasta in bianco tutti i giorni per realizzare parte dei miei sogni che mi avevano portata dall’altro capo del mondo rispetto alla mia provenienza, anche questa è stata un esperienza.
Ricordo con piacere l’ingaggio per i VMA’S – VIDEO MUSIC AWARDS 2002 con il rapper Ludacris e l’esser diventata Assistente Coreografa di Jermaine Brown, grande Artista di fama internazionale. Oltre a lavorare come ballerina al suo fianco quando lui mancava per impegni di lavoro sostituivo le sue lezioni presso la scuola Broadway Dance Center ed è stato il mio primo grande approccio nel tenere dei corsi.
Poi mi sono trasferita a Los Angeles e non posso non citarti i VIBE AWARDS con la bellissima Ciara e le incredibili coreografie curate dai grandi Roro e Jamaica o il lavoro con Jamiroqai.
Insomma la lista è davvero lunga ma credo che ogni esperienza sia assolutamente unica e singolare! Vivo ogni giorno al massimo, con tutta l’energia che posso sprigionare dall’interno del mio corpo e dalla mia mente.
E dell’Italia, invece, cosa ne pensi?Come si sta muovendo rispetto alla cultura hip-hop?
La cultura Hip Hop nasce a NYC e questo si sà, ma non dimentichiamoci che noi qui abbiamo dei grandi pionieri e mi permetto di citare il grandissimo Maurizio “The Next One” e il mitico Poppin’Kris. Grazie a persone come loro i più giovani possono capire il messaggio reale che viene diffuso nella maniera giusta piuttosto che credere al “primo arrivato”. Penso che in questo ci sia una totale mancanza di rispetto per le persone che vivono realmente questa cultura e poca informazione. E’ troppo semplice lasciarsi “abbindolare” da ciarlatani che vestendo panni extra-large firmati si vendono come “guide” o “guru” della cultura e l’Italia ne è piena, ma posso assicurarti che le cose stanno piano piano cambiando.
Diciamo che dello “style” hai fatto il tuo “marchio”.Quanto conta l’immagine in questo campo?
La società in cui vivamo ci “impone” un certo canone d’immagine, ma chi ha detto che per poter esprimere il proprio talento bisogna essere belli, magri e alti???!!!…
Penso che un mezzo potente come la televione non venga usato in maniera corretta, specialmente per quanto riguarda il campo dello Spettacolo. Non trovo giusto che non ci venga attribuito lo spazio necessario per la nostra forma d’espressione e che l’italiano medio venga rapito da stupidi movimenti rattoppati insieme chiamati ingiustamente balletti esegiuti da persone totalmente incompetenti in materia che si trovano lì magari per un puro e semplice fatto d’immagine.
Il nostro paese è ricco di storia e di cultura ma nello stesso tempo è incredibile il peso dell’ignoranza in cui viviamo, il mestiere dell’Artista non è assolutamente riconosciuto e molte volte sono gli Artisti stessi a doversi tutelare con le proprie forze.
Cosa vuole fare Betty “da grande”?
B3tty “da grande” vuole diffondere al meglio il messaggio fino a che ne avrà la forza. Vorrei essere un esempio per la nuova generazione che verrà.
Un consiglio a chi volesse intraprendere la tua strada…
Bisogna essere forti e non lasciarsi condizionare dagli avvenimenti esterni, “volere è potere” ed io ne sono la prova vivente ;D
Allenarsi sempre e cercare una continua crescita perché non solo nel percorso Artistico ma in generale nella vita non si arriva mai.
25 anni,un curriculum veramente pieno, una grinta da ammirare e le idee molto chiare…Meno male abbiamo delle signorine di cui vantarci anche in questo campo…Che aggiungere?
Keep on dancing girl!
To know more about Betty
www.myspace.com/b3ttystyl3