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In the Future



Copertina dell’albumBlack Mountain – In the Future – JagJaguwar

E’ successo raramente di parlare di Rock nello spazio Listen&Repeat (Forse solo per i Battles..) ma quando esce un disco di spessore destinato a rimanere negli annali e’ giusto farlo….sopratutto in questo periodo storico in cui vi e’ il luogo comune per il quale tutto e’ gia stato fatto, tutto e’ gia stato sperimentato.
Indubbiamente si avverte in questo nuovo lavoro dei canadesi Black Mountain un eco che viene da lontano, non a caso producono Hard Rock Psichedelico; pero’ direi che nella forma in cui lo suonano assume una nuova forma stilistica.
Il disco ti cattura subito dalla prima canzone proseguendo con una tracklist mozzafiato, avvolgente e che finalmente riesce a stupire l’ascoltatore appassionato di ricerca e potenza elettrica; infatti uniscono diversi stili come il folk diventando in certi momenti quasi pastorali, per poi risvegliarsi con muri di chitarre distorte.
Se dovessi fare dei riferimenti mi verrebbero in mente i primi Pink Floyd piu’ lisergici e i Black Sabbath di Sweet Leaf, suonati intelligentemente con uno stile personalissimo e non copiati a mani basse producendo un semplice clone come purtroppo se ne sente ultimamente da vari gruppi Indie.
Le canzoni a mio avviso piu’ imponenti sono Angels, Queens Will Play e Evil Ways.

Ricordo che questo ottimo prodotto esce in versione doppio Cd limitato (Con un Bonus Cd contenente 3 canzoni in piu’) e in vinile doppio con uno stupendo packaging apribile.

Il sito di Black Mountain