Il nuovo Saggio del Dott. Q.Reggia
Docente di Aerofagia Generale al London Farting College
L’altra sera, dopo esserci guardati (in chiaro, in un paese civile…) la Viola dominare l’Everton grazie alle perle di Kuz e Riccardino, son andato all’Herbal per sentirmi la serata dubstep Dub Police, ovviamente da solo, che ancora i miei coinquilini non hanno capito che lavorare è una menata inutile, soprattutto di mattina…
Lì ho ritrovato Mc Easy Rider, residente della serata mensile, che insieme ad Hatcha era venuto allo Space e mi son un po’ intortato ad ascoltare:
1. The Others : son due ragazzini ventenni o poco più, un po’ obesi ma colla faccia simpatica. Già li conoscevo per le loro produzioni, il loro set è stato bello peso ma mai monotono..si vede che stanno tanto tempo davanti al computer a magnare merendine…livello nerdosità 15000, ma genio dato dall’applicarsi.. Voto: 8
2. Caspa & Rusko in back to back (cioè che mettevano 4 o 5 dischi a testa e poi cambiavano): di Rusko ne avevo già parlato come un’animale da pista, diciamo che suona la dubstep ‘jump up’, con ritmi abbastanza semplici e bassoni quasi sempre wobbling (cioè che con oscillatori sui filtri producono il suono ‘uouououo’). Caspa non è da meno, pure lui va a ruota coi pezzi che qualcuno in Italia chiamerebbe ‘maranza’, ma che alla fine son sempre quelli che funzionano di più… Devo dire, però, che dopo una mezz’oretta non ne potevo più…almeno qualche atmosfera diversa a staccare la tensione ci voleva…e infatti ho visto che pure nella pista la gente non era scalmanata come all’inizio (a parte qualche pischello sudato con gli occhi grandi grandi…). Mah…un pochino va bene, ma poi mi scoppoli la minchia. Voto: 6-
3. Conquest : quando ho chiesto a Easy Rider chi era quel dj che stava suonando m’ha detto ‘quest e qualcosa’, ed ho capito che non ero l’unico a non conoscerlo.. Non mi ha esaltato all’inizio, tant’è che dopo poco, dato che era l’ultimo dj ho pensato di andarmene a casa.. Ma mentre stavo andando via ha messo uno dei miei pezzi preferiti del momento, tratto dall’esagerato album di Benga ‘Diary of an Afro Warrior’ (andate qui e cliccate sul pezzo 3.c). Visto che son andato via solo dopo un quarto d’ora gli do un s.v.
Mentre tornavo a casa, col mio fidato iPod (a.k.a. aggeggio comodo per aver tanta musica senza corpo e senza basse frequenze, fuck mp3 tutti, alta, bassa e media qualità, fan tutti cacare…), mi son ascoltato il mio mix che avevo fatto per la serata di Hirozzi, giusto per rilassarmi prima di dormire….