L’unica cosa certa nella vita è la sua fine. E così, dopo 6 lunghe stagioni, 121 episodi e quasi 5.000 ore di show, termina la serie cult che ha cambiato la storia della televisione.
State tranquilli, non spoilererò niente (nonostante sia tentatissimo), quindi potete pure continuare a leggere.
Lost rappresenta qualcosa di difficilmente ripetibile nella storia della TV.
L’immaginario che ha creato ricorda un po’ quei mondi forgiati da grandi autori che hanno sviluppato una realtà con regole precise, nonostante la totale mancanza di senso.
Questa mattina mi sono svegliato alle 05:50 per potermi sintonizzare su Fox e vedere la diretta in contemporanea con la ABC negli Stati Uniti.
100 minuti di suspance.
100 minuti di attesa per tutti quei misteri che rimbombano ancora nella nostra mente, e che speriamo verranno risolti.
100 minuti dove la pubblicità costa quanto al Super Bowl.
E poi… finisce.
Subito su Twitter insieme ad almeno altri 5 milioni di utenti (la diretta dell’ultimo episodio è andata in onda in 57 paesi) dove si legge amarezza, delusione, gioia, soddisfazione, rabbia, per giungere al fatidico momento in cui realizzi: è finita davvero.
E ora?