“Ugly Brovaz non è un progetto. E’ una forma d’amore reciproca.”
Il triangolo amoroso coinvolge ovviamente Slesh, Dyami e la musica.
“Nel 2005 Dyami era a Firenze, siamo partito col turntablism e con l’hip hop facendo beat per il demo del More. E’ seguita un’evoluzione drum n bass ma fondamentalmente il discorso era che a Firenze c’era un po’ poco da fare. Varie influenze sono poi confluite assieme, anche se il vero e proprio punto di connessione è stato Alik. E prima ancora tutta la “scena” dell’Ex Emerson con Daretta, il More, Biga, Cantinasociale.”
Segue diaspora. Molti se ne vanno da Firenze, qualcuno si perde di vista. I due fratelli “brutti” seguono percorsi evolutivi differenti (Loopdiggaz nel caso di Dyami) per poi ritrovarsi casualmente alla serata dei Prodigy a Pisa.
“In quel momento ci rendemmo conto che, pur con percorsi differenti, eravamo entrambi giunti allo stesso traguardo musicale.”
Non essendo produttori, la maggior parte dell’attenzione è rivolta al live, condito da scratch, turntablism e trik e trak.
“E’ un po’ uno spreco non far vedere le skills che abbiamo con le mani. Serve anche a dare quel qualcosa in più dal vivo, dare un po’ di sporco, di “improvise”, un po’ di “jazz” come ci piace chiamarlo, che da quel calore aggiunto a quello che facciamo. Del resto, se non fai questo, stai solo facendo selezione.”
La direzione intrapresa dai due fratelli ugly è quella della fusione, vera e propria parola d’ordine degli ultimi 3 anni.
“Soprattutto nella house, queste contaminzaioni sono servite a darle una connotazione più popolare e meno fashion. La scena breaks, nel qualle ci muovevamo, stava perdendo colpi e noi stavamo cercando un suono “per fare banda”. L’abbiamo trovato, visto che con questa mossa è stato possibile portare un certo tipo di suono underground, molto legato alla linea di basso ed ai campionamenti, all’interno di un’intelaiatura più riconosciuta e riconoscibile come quella house, attirando così un nuovo tipo di pubblico.”
Nonostante il cambio di suono, l’attitudine e le influenze rimangono invariate.
“Vorremmo fare un plauso al progetto Hi-fi Bar che ha cercato di riunire la scena fiorentina legata alla “bassline”, quindi fidget, dubstep, tutto il post dnb diciamo.E’ stata la nostra vetrina, ed è stata una bella situazione, che la gente ha capito, dove era possibile unire scene e persone, avere feedback e consigli dagli altri dj. Numa, Twism, Bangers, Pumpy, erano tutti lì. Era bello vedere i dj “spingere” la roba degli altri. C’è una sensazione di crescita continua. E per questo vorremo ringraziare Ale Noyztoyz: la Bass Squad, è il risultato di queste serate.”
Se non riuscite ad aspettare fino a domani (Ugly Brovaz @ Casa della Creatività, Local Heroes, ore 19,30 ingresso gratuito) potete sempre ascoltare il programma radio di Dyami (“Uprock” in streaming su www.radiocage.it ogni mercoledì sera dalle 22 a mezzanotte)
“Vorremmo chiudere l’intervista salutando Arez prod, Apes on Tapes, la Bass Squad e tutti i massive fiorentini, 3family, Fresh Pump, Millelemmi e Cantinasociale. Bella per voi.”
Per maggiori informazioni i siti da cliccare sono:
Oppure su soundcloud: sleshy-boy e loopdiggaz.
Su facebook potete trovare la pagina fan di Slesh (Dj Slesh) oppure potete scrivere una mail a Dyami qui: dyamiyoung@gmail.com
Top 5 degli Ugly Brovaz in nessun ordine di preferenza
- Nsg – Dirty Fat Boy (Twism rmx)
- Numa Crew – Gangsta Nuh Play
- Afrojack – Bang Duck
- Buraka Som Sistema – Wegue Wegue
- P. Diddy e C. Aguilera – Tell me (Switch rmx)
Vuoi promuovere la tua musica, cricca, scena, posse su Goldworld?
Scrivici a redazione@goldworld.it