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Gold does London: the Aftermath



Confessioni di un dj buddico

so it begins

La vita è ricca di sorprese, periodi ricchi di difficoltà, ma anche momenti in cui si raccolgono i frutti del proprio lavoro. Ieri ho suonato alla festa che abbiamo organizzato qui a Londra, la mia prima volta in terra straniera: è stata una serata speciale per me, esattamente 10 anni dopo esser entrato nella comunità buddista.
10 anni di lavoro su me stesso, i miei limiti, le mie paure, per riuscire a realizzare la missione della mia vita: farla prender bene alla gente.

E’ bello veder che la musica è universale , che un disco che funziona a Firenze ha un effetto pure maggiore a Londra, dove la gente ha sempre voglia di far casino ( colpa/merito anche della loro cultura di festaioli briahi…) ed è meno selettiva in quanto a generi musicali, perchè più abituata a sentire di tutto.

Ieri sera al Melange s’è abbastanza riempito il locale, ma la cosa più importante è che chi è venuto s’è veramente divertito, i gestori del posto sono entusiasti e vogliono che s’organizzi al più presto la prossima il mese prossimo. Poi tra due o tre mesi ci trasferiremo nel locale nuovo, enorme, con un impianto devastante.

Ma non voglio troppo pensare al futuro, per ora sto ancora a godermi lo strascico emozionale che può darti la sensazione di aver conquistato una vetta, l’esser riuscito a fare una cosa che, se per qualcuno può esser facile, nel mio immaginario e per i miei limiti era lontanissima, ma che una volta realizzata diventa un nuovo punto di partenza, una pietra miliare che un giorno sarà soltanto un’immagine sfuocata…

Se penso a mesi fa, quando avevo grossi problemi di soldi e venivo infamato (sempre amichevolmente..) per esser andato a Londra a fare il cameriere invece di sfruttare il fervente movimento della scena fiorentina, mi son preso una piccola rivincita, anche alla luce delle ultime nefandezze dei Signori del Potere Fiorentino per uccidere il minimo di vita che i locali portavano in città…

Questo non è uno sfogo o una rinfacciata…. paradossalmente sono proprio le persone che m’hanno infamato a darmi l’energia ed incazzatura necessaria a dimostrargli ke si sbagliavano, dunque devo solo ringraziarli.

Riguardo ieri che altro dire? Dj.Dom v e RIchbeats hanno suonato di tutto: Dom, che riesce a fare ballare anche i cani con il suo soul e hip-hop mai scontato, Richbeats con il suo 2step, grime, funk, d’n’b set, ha uno stile tipico londinese e la gente lo apprezza decisamente, ma non so quanto andrebbe in Italia (dove appena si sentono suoni o melodie cantate che ricordano la musica commerciale automaticamente …).

Grazie a Omar che ci ha onorato della sua gradita presenza…

Spero che il caldo afoso della città fossile non impedisca ai miei amichetti fiorentini di venire allo Space Club venerdì prossimo, che si fa banda coi Colle Der Fomento, Millelemmi, Dre Love, dj Craim, Danex e Sisma ( e per i più acculturati, c’è pure Laura Panerai )…

Firenze, quando vuole (ma solo quando vuole…) non è certo inferiore a Londra…