Scopri l'universo
espanso di Gold
Gold enterprise
Goldworld Logo
PALLE PIENE E TASCHE VUOTE
ARTS

Murale Mandela




Il Mandela Forum (e dove sennò?) ieri si è arricchito di un murale ispirato dal lavoro di Esther Mahlangu, artista della tribù sudafricana Ndebele.

L’esposizione del murale all’ingresso del palazzetto dello sport è stata l’occasione per rinsaldare i già stretti legami tra il popolo fiorentino e quello sudafricano, come testimoniato dalla presenza del vice sindaco Nardella e del ministro della Cultura sudafricano Paul Mashatile.

L’incontro è stato introdotto dal concerto di un gruppo sudafricano (armato di immancabili vuvuzela) e dalla proiezione di immagini della prigionia di Mandela e della recente liberazione di Aung San Suu Kyi.

“This house is your house. This city is your city.” Così il vice sindaco Nardella ha valuto iniziare il suo discorso che ha voluto sottolineare il bel legame che lega Firenze al Sudafrica. “Non c’è evento o manifestazione che si svolga qui (si riferisce al Forum) in cui non venga ricordato il sacrificio di Nelson Mandela. E’ stato bello vedere Esther Mahlangu ferma ed instancabile sull’impalcatura. Le donne dell’Africa rappresentano una grande risorsa per il nostro continente.”

Soddisfatto ovviamente anche il ministro Mashatile che si è soffermato sul fatto che “ci siamo incontrati per essere testimoni dell’inaugurazione del murale realizzato dalle donne Ndebele. Questo rappresenta tradizione e innovazione artistica, simbolo del paese arcobaleno che è diventato l’odierno Sudafrica. Questo murale è l’espressione della nostra gratitudine per il ruolo avuto da questa città nel nostro percorso di liberazione. Questi sono i nostri legami, che da oggi sono rinsaldati in modo visibile.”

Oltre al murale realizzato dalle donne Ndebele guidate da Esther Mahlangu, (lo trovate sopra l’ingresso!) sarà possibile visitare la mostra dal titolo “dall’apartheid alla democrazia”, mostra che illustra il percorso del paesa dal suo passato triste e diseguale fino al raggiungimento della democrazia nel 1994.

“Siamo orgogliosi di essere i figli di Mandela – ha così voluto terminare il suo intervento il ministro della Cultura sudafricano – la liberazione è il risultato di una lotta titanica che ha visto unire insieme grandi menti e gente di tutto il mondo.”