Anche in questo 2018 appena concluso sono stato al cinema piuttosto spesso (as usal) e anche quest’anno mi ritrovo a stilare la lista dei film che ho visto in sala.
Per evitare problemi di caricamento e dover dividere nuovamente il post come ho fatto lo scorso anno ho deciso di cassare i trailer (che comunque linkerò) e ho abolito i voti numerici (che sono sempre soggettivi e legati ad una particolare visione) sostituendoli con dei semplici commenti conclusivi.
Detto ciò, buona lettura.
Due sotto il burqa di Sou Abadi
Commedia francese tanto divertente quanto intelligente. Armand si innamora di Leila, una ragazza araba. Tutto scorre liscio fino al ritorno da un viaggio del fratello di lei, Mahmoud, che riporta con sé idee un po’ troppo radicali sul mondo islamico. Inizia quindi una sorta di commedia degli equivoci spassosissima.
Voto: assolutamente da vedere.
Trailer
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Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott
Film che verrà ricordato (perlomeno da me) più per il caso Spacey e la sostituzione in corsa fatta (indubbiamente bene) da Christopher Plummer.
Il film si basa sulla vera storia del rapimento di Paul Getty.
Oggettivamente non è pessimo, ma non mi ha lasciato nulla.
Voto: meh.
Trailer
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Corpo e Anima di Ildikò Enyedi
Bellissimo film ungherese candidato all’Oscar come miglior film straniero.
La responsabile del controllo qualità di un mattatoio inizia fare lo stesso sogno del titolare dell’azienda. Una volta che vengono a conoscenza della strana coincidenza, iniziano a frequentarsi abbattendo la rigidità e la riservatezza che, in modi diversi, accomuna entrambi.
Voto: ME-RA-VI-GLIO-SO
Trailer
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Il Ragazzo Invisibile: Seconda Generazione di Gabriele Salvatores
Secondo capitolo per la prima saga supereroistica made in Italy. Al netto della storia, semplice ma accettabile, le qualità attoriali dei due protagonisti sono così penose da far passare tutto il resto in secondo piano.
Piange il cuore perché ero stato uno dei pochi ad aver apprezzato il primo capitolo ma un passo falso ci sta. Anche per il grandissimo Salvatores.
Voto: Imbarazzo
Trailer
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Wonder di Stephen Chbosky
Un anno scolastico nella vita di Auggie Pullman, un bambino con una deformazione facciale che lo rende diverso dagli altri. Meravigliosa la scelta di raccontare la storia da diversi punti di vista (probabilmente è così anche il romanzo da cui è tratto).
Semplice e romantico, con una spruzzata di Star Wars che non guasta mai (se lo vedrete capirete).
Voto: Uno di quei film che ti lasciano con il sorriso.
Trailer
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Vi presento Christopher Robin di Simon Curtis
Sebbene i biopic siano tra i miei generi preferiti, inizialmente non ero molto intenzionato ad andare a vederlo in sala ma Chef Ragoo disse che meritava e sul cinema sono quasi sempre d’accordo con lui. E infatti il film merita di brutto.
È la storia dell’autore di Winnie the Pooh, nonché padre di Christopher Robin (il bambino umano che compare nel racconto).
Voto: Sorprendentemente bello.
Trailer
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The Greatest Showman di Micheal Gracey
Sull’onda dell’entusiasmo ancora alle stelle per La La Land ho deciso di riavventurarmi in un musical, che di base non mi fa impazzire, soprattutto perché si trattava di un biopic (che come ho appena detto è uno dei generi che più apprezzo).
Hugh Jackman è bravissimo sia a cantare che a ballare e le canzoni sono quasi tutte belle quindi l’esperienza in sala è stata più che soddisfacente.
Durante queste feste natalizie l’ho rivisto insieme a Margherita a casa e la visione domestica l’ha depotenziato moltissimo.
Non è assolutamente brutto ma non è neanche troppo memorabile (un po’ come Chicago di Rob Marshall).
Voto: Era da vedere in sala.
Trailer
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Jai Simha di K.S. Ravinumar
Una delle esperienze che volevo fare sin dal mio primo viaggio in India: vedere un film di Bolliwood in una sala indiana.
Ero insieme ad Elio Germano a Gangawati (vicino ad Hampi) e abbiamo visto in una sala locale un mix tra un film con Bud Spencer, un musical, un thriller e un film con Lino Banfi.
La cosa più spettacolare è stato l’inizio del film con tutto il pubblico in piedi durante l’inno mentre veniva proiettata la bandiera dell’India che garriva al vento.
Voto: Cosa stracazzo abbiamo visto?
Trailer
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Call me by your name di Luca Guadagnino
Tratto dal romanzo di James Ivory è il racconto di una relazione estiva tra Elio e Oliver, due americani in vacanza nel comasco durante gli anni ’80.
Il film sorprende per il rigore estetico (ormai diventato un tratto distintivo del cinema di Guadagnino) e per l’assenza di cliché romantici.
Da vedere esclusivamente in lingua originale.
Voto: Davvero, davvero bello.
Trailer
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Downsizing di Alexander Payne
A causa del sovraffollamento globale una parte dell’umanità decide di miniaturizzarsi per abbassare drasticamente i consumi.
L’idea di fondo è geniale ma non viene sviluppata a sufficienza.
Nonostante tutto l’ho trovato godibile.
Voto: Medio.
Trailer
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Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri di Martin McDonagh
Per me è stato il film più bello del 2017 ma vale anche per il 2018. Lo vidi in anteprima a Venezia e durante la visione volevo già rivederlo.
Ne ho già parlato lo scorso anno, comunque consiglio la visione (o la ri-visione) a chiunque.
Una grandissima delusione la sua mancata vittoria agli Oscar come miglior film e come miglior sceneggiatura originale.
Voto: Uno dei migliori film degli ultimi dieci anni.
Trailer
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L’ora più buia di Joe Wright
È stato davvero piacevole vedere a pochi mesi di distanza da Dunkirk di Christoper Nolan più o meno la stessa storia da un diverso punto di vista.
È la storia di Winston Churchill – interpretato magistralmente da Gary Oldman: ci ha vinto l’Oscar- nel suo momento più buio, quando ha dovuto decidere se negoziare un trattato di pace con Hitler o continuare la guerra per difendere gli ideali e la libertà della propria nazione.
Voto: Assolutamente da vedere.
Trailer
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L’Atalante di Jean Vigo
È un film del 1934, nonché tassello importantissimo della Storia del Cinema.
Fondamentalmente è una storia d’amore ambientata su una chiatta ma è molto di più di una storia d’amore ambientata su una chiatta.
Memorabile la scena di danza subacquea.
Voto: Per i veri amanti del Cinema.
Trailer
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Morto Stalin, se ne fa un altro di Armando Iannucci
Film biografico sulla morte di Stalin rovinato dalla traduzione italiana del titolo (ma anche il doppiaggio non aiuta). Avrebbero potuto tradurlo “La morte di Stalin” e avrebbe avuto tutto un altro fascino (almeno per me).
Non è male ma con un titolo del genere ti aspetti una commedia super ironica (ed in parte lo è anche) ma è decisamente più drammatico che comico.
Forse la sua pecca è proprio quella, di non essere ben definibile.
Voto: Sufficiente.
Trailer
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C’est la vie! di Olivier Nakache e Éric Toledano
Commedia francese molto divertente.
Max è un organizzatore di matrimoni che deve affrontare e gestire la preparazione di una pretenziosa cerimonia all’interno di un castello.
Voto: Molto carino
Trailer
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The Post di Steven Spielberg
Un classico film d’inchiesta.
Narra della pubblicazione dei Pentagon Papers, documenti top secret del dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America, prima sul New York Times e poi sul Washington Post nel 1971. Tali documenti portarono successivamente allo scandalo Watergate.
Voto: Una sicurezza
Trailer
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15:17 – Attacco al treno di Clint Eastwood
Clint Eastwood non sbaglia anche quando sbaglia.
Il film è la vera storia di come tre ragazzi americani siano riusciti a sventare un attacco terroristico sul treno Amsterdam-Parigi.
È tutto piuttosto noioso ma il fatto che gli interpreti siano i veri protagonisti della vicenda, rende il tutto super interessante e coinvolgente.
Voto: Merita una visione.
Trailer
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The Party di Sally Potter
Una brevissima ma divertentissima black comedy britannica.
La festa organizzata per festeggiare il successo politico di Janet viene sconvolta dalla rivelazione del marito che annuncia la sua malattia in fase terminale e la sua volontà di lasciarla, per passare il resto dei suoi giorni in compagnia dell’amante.
Voto: Per me è sì.
Trailer
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In questo angolo di mondo di Sunao Katabuchi
Uno dei pochi anime che non mi ha assolutamente convinto, non è riuscito mai ad appassionarmi. Sullo sfondo l’Hiroshima prima e dopo la bomba.
Voto: mmmmh… no, direi di no
Trailer
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I Primitivi di Nick Park
L’età della pietra sfida l’età del bronzo a calcio. Sembra riduttivo ma è proprio ciò che succede in questo film in stop motion di Nick Park.
Se vi piacciono i suoi film non può non piacervi ma ha floppato alla grandissima. Peccato.
Voto: sono uno dei pochi a cui è piaciuto.
Trailer
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Black Panther di Ryan Coogler
Passo falso della Marvel con l’ennesimo film di origini che stavolta non è riuscito ad esaltarmi.
Sempre superiore a qualsiasi film del diretto concorrente DC, stavolta però la Marvel spinge troppo sull’aspetto fantascientifico (il Wakanda sembra più all’avanguardia di tutto ciò che abbiamo visto nei film dei Guardiani della Galassia). Nonostante tutto però è diventato uno dei cinecomic che ha incassato di più nella Storia del Cinema.
Evidentemente ha ricalcato il percorso fatto dal suo alter-ego cartaceo negli anni ’60 riscontrando un successo spropositato, soprattutto nel pubblico afroamericano.
Indubbiamente il momento storico lo ha aiutato.
Voto: non mi è piaciuto ma i film brutti sono altri (quelli della DC).
Trailer
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La Forma dell’Acqua di Guillermo Del Toro
Una meraviglia per gli occhi.
Del Toro riscrive in chiave “mostresca” la Bella e la Bestia realizzando una pellicola visivamente spettacolare, con uno dei cattivi più riusciti dell’anno.
Una favola moderna realizzata magistralmente, forse un filo banale dal punto di vista della trama ma immenso dal punto di vista estetico.
Voto: Da vedere assolutamente.
Trailer
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Bande à part di Jean-Luc Godard
Che dire?
Un gioiello della Nouvelle Vague nonché il film preferito di Quentin Tarantino (lo avreste mai detto?).
Voto: Capolavoro della Storia del Cinema.
Trailer
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Lady Bird di Greta Gerwig
Strapompato dalla critica, è un film di formazione in chiava commedia con una bravissima Saoirse Ronan nei panni di una liceale.
Voto: Bello.
Trailer
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Quello che non so di lei di Roman Polański
Uno dei film più massacrati dell’anno, rimane per me di altissimo livello (come praticamente sempre con Polański).
La storia di una scrittrice che inizia una relazione particolare con una sua fan ossessionata dai suoi libri.
Molto particolare, perfettamente in linea con la filmografia di Polański.
Voto: Per me è un sì.
Trailer
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Una donna fantastica di Sebastián Lelio
Il vincitore del premio Oscar come miglior film straniero.
È la storia di Marina Vidàl, una transessuale che deve affrontare la famiglia del compagno in seguito alla sua morte improvvisa.
Voto: Bellissimo.
Trailer
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Il giustiziere della notte di Eli Roth
Tamarro remake del film cult con un Bruce Willis particolarmente stanco.
Non è girato malissimo ma non lascia praticamente niente.
Voto: Se proprio avete voglia di buttare via due ore.
Trailer
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Visage, Villages di Agnès Varda & JR
La Nouvelle Vague incontra la Street Art.
In questo documentario vediamo il viaggio di Agnès Varda (regista di 90 anni) e JR (street artist di 35 anni) per alcuni paesini della Francia e ci viene raccontata la realizzazione di alcune opere di quest’ultimo.
Sembra quasi più un film comico che un documentario.
Voto: È un film bellissimo.
Trailer
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L’Odio di Mathieu Kassovitz
Uno dei film più importanti per la mia formazione, nonché film generazionale per gli appassionati di hip hop della mia generazione.
Finalmente ho avuto la fortuna di vederlo in sala nella versione originale.
Voto: IL CULT
Trailer
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Barry Lyndon di Stanley Kubrick
Lo scorso anno, in occasione del cinquantesimo anniversario di 2001: Odissea nello spazio, c’è stata una rassegna dei film di Kubrick.
Una gioia.
Barry Lyndon è uno dei film in costume più bello di sempre e nonostante l’apparente pesantezza, oltre tre ore di film in costume spaventano non poco, scorre che è una meraviglia.
Voto: Se amate il Cinema non potete non averlo visto.
Trailer
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Pacific Rim: La Rivolta di Steven S. DeKnight
Dopo il meraviglioso film di Del Toro era difficile fare di meglio ma era impensabile che avrebbero potuto fare così male.
Probabilmente il film più brutto dell’anno.
Voto: Lammerda.
Trailer
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Un sogno chiamato Florida di Sean Baker
Un incredibile contrasto tra la spensieratezza della giovane protagonista e dei suoi piccoli amici con lo squallore della vita degli adulti, residenti in un tristissimo motel a due passi da Disneyland, in Florida.
Voto: Potentissimo.
Trailer
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Oltre la notte di Fatih Akın
La vita di Katja viene sconvolta dalla morte del marito e di suo figlio in seguito ad un attentato. La donna reagisce sostenendo un processo contro due giovani imputati facenti parte di un movimento neonazista.
Voto: Meraviglioso.
Trailer
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Ready Player One di Steven Spielberg
Uno dei film che più attendevo, soprattutto in seguito alla lettura dell’omonimo romanzo.
Il vecchio Spielberg si dimostra ancora una volta il game changer dell’industria cinematografica (come è stato sottolineato nel trailer) e confeziona il prodotto d’intrattenimento più solido dell’anno.
Nel 2045 il mondo è il posto meno attraente che si possa immaginare per vivere ma esiste un mondo virtuale chiamato Oasis in cui tutti possono essere ciò che vogliono. Il nostro eroe Wade Watts dovrà cercare le tre chiavi nascoste dal fondatore James Halliday per ereditare il possesso di Oasis.
Rispetto alla controparte cartacea, il film inquadra il mondo di Oasis come un luogo prettamente ricreativo (nel romanzo è il mondo dove la gente studia, lavora e prevalentemente vive) ma per ciò che vuol raccontare Steven Spielberg è perfetto così.
Sicuramente la parte “reale” è meno interessante di quella virtuale ma probabilmente è proprio su questo che vuol farci riflettere.
Regalandoci inoltre uno spettacolo audiovisivo incredibile.
La prova della seconda chiave è uno degli omaggi al Cinema più belli di sempre.
Voto: Caramelle per gli occhi.
Trailer
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Il giovane Karl Marx di Raoul Peck
Biopic classico sulla vita di Karl Marx.
Incredibilmente attuale.
Voto: Buono ma forse troppo canonico per risultare realmente interessante.
Trailer
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A Quiet Place di John Krasinski
Uno dei film più interessanti dell’anno.
In un mondo ormai dominato da mostruose creature ipersensibili al rumore, una famiglia vive nel totale silenzio per evitare di essere sterminata.
Un film praticamente muto che riesce a tenere la tensione ad un livello altissimo.
Voto: Bellissimo!
Trailer
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Io sono Tempesta di Daniele Luchetti
Numa Tempesta è un finanziere senza scrupoli, in seguito ad un arresto viene mandato a svolgere dei lavori nel sociale finendo per influenzare (nel bene e nel male) la comunità alla quale è stato affidato.
Sicuramente uno dei film minori di Luchetti, rimane una commedia ben confezionata.
Voto: Se capita, merita la visione.
Trailer
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Il prigioniero coreano di Kim Ki Duk
Meraviglioso film del regista coreano.
Un pescatore nordcoreano, per non sacrificare la propria barca (il suo unico bene), finisce in acque sudcoreane. Sarà accusato di spionaggio e dovrà affrontare prigionia e torture per dimostrare la sua verità.
Voto: Un gioiello.
Trailer
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Contromano di Antonio Albanese
Una commedia di denuncia sociale: un italiano decide di riportare in Africa un immigrato. Drammaticamente attuale.
Nonostante la semplicità, il film riesce ad avere degli spunti interessanti.
Voto: Da vedere.
Trailer
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Nella tana dei lupi di Christian Gudegast
Questo è uno di quei film che tendenzialmente evito ma grazie alla segnalazione di un amico (grazie Giorgio) l’ho recuperato in sala e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Un hyst movie tamarro quanto basta, pregno d’azione ma tutto sommato intelligente.
Perfetto per i fan di film d’azione che però non tollerano più le trashate alla Fast&Furious.
Voto: Consigliato.
Trailer
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Akira di Katsuhiro Ōtomo
C’è poco da dire su Akira.
Un cult che può tranquillamente rientrare tra i migliori film di fantascienza e i migliori film d’azione.
Peccato però per il nuovo doppiaggio.
Voto: Akira.
Trailer
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Ghost Stories di Andy Nyman & Jeremy Dyson
Horror inglese ad episodi veramente inquietante e ben girato.
Semplice e allo stesso tempo intelligente.
Voto: Yes!
Trailer
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Molly’s Game di Aaron Sorkin
Opera prima di Aaron Sorkin, già premio Oscar per la sceneggiatura di The Social Network, racconta la vera storia di Molly Bloom, la regina del poker.
Ho sentito molti pareri negativi ma a me è piaciuto molto.
Voto: Io lo consiglio.
Trailer
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Full Metal Jacket di Stanley Kubrick
Sempre grazie alla rassegna su Kubrick ho avuto modo di vedere in sala il grandissimo film di guerra di Stanley.
Se non l’avete visto, rimediate subito.
Voto: Ovviamente sì.
Trailer
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Avengers: Infinity War di Anthony Russo & Joe Russo
Ed eccoci finalmente al film più atteso dai fan del Marvel Cinematic Universe da dopo il primo Avengers.
Premetto che come ho ampiamente spiegato in passato, ho un approccio tutto mio a questo tipo di prodotti e vorrei finalmente dire quello che penso del film più chiacchierato dell’anno.
Da molti definitivo un capolavoro, da altri una porcheria, personalmente lo ritengo un grandissimo prodotto, punto più alto di un progetto ampissimo chiamato appunto Marvel Cinematic Universe.
Questo film è la prima parte del punto di arrivo di un progetto iniziato nel 2008 con Iron Man: creare un universo cinematografico condiviso come quello cartaceo (scommessa che al momento è stata vinta solo dalla Marvel).
Come ho già detto il mio approccio è differente, ma ciò non vuol dire che non abbia notato i problemi dei rapporti di forza o gli errori palesi che sono presenti nel film, come per esempio l’errore grossolano di mostrare una probabile soluzione all’inizio del film che poi non verrà mai più presa in considerazione (parlo del braccio segato ad uno dei figli di Thanos da parte del Dottor Strange) ma all’interno di un prodotto del genere non mi risultano così intollerabili, esattamente come quando leggo i fumetti della Casa delle Idee.
Il punto infatti è proprio questo, questo tipo di prodotti nasce rivolgendosi principalmente ad un pubblico di affezionati ed ha una serialità che si avvicina più a quella fumettistica che a quella televisiva.
Ciò che Kevin Feige ha creato dunque, è la serialità cinematografica fumettistica. Come nei fumetti, ci sono capitoli che si reggono in piedi da soli (Iron Man, Guardiani della Galassia, Captain America: Winter Soldier o anche lo stesso Avengers) e episodi crossover (i famosi eventi fumettistici) che richiedono una conoscenza più ampia di anche altre “testate” (Civil War e Avengers: Infinity War su tutti).
Tra le critiche che ho sentito maggiormente c’è quella rivolta al fatto che per “capire” questa pellicola devi vederti i diciotto film precedenti (cosa che ho fatto per la gioia di Margherita che si è dovuta sorbire supereroi per una settimana) ma personalmente credo che lo stesso si potrebbe dire su saghe più brevi come quella di Harry Potter o Twilight. Sono opere destinate ad uno spettatore ben precisa.
Se uno non è intenzionato a vederne i capitoli precedenti, non potrà mai apprezzarlo e comprenderlo.
Inoltre l’approccio fumettistico (tipo far morire un personaggio che sappiamo già che poi tornerà) è totalmente in linea con l’universo cartaceo di riferimento, per questo non lo trovo minimamente fastidioso.
Voto: Ovviamente sì ma tenendo conto di tutto ciò che ho detto.
Trailer
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I segreti di Wind River di Taylor Sheridan
Bellissimo thriller sulla neve con Jeremy Renner ed Elizabeth Olsen, quasi un western come atmosfera.
Mi è piaciuto tantissimo.
Voto: Straconsigliato.
Trailer
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The Shining di Stanley Kubrick
Film che avevo già visto in sala lo scorso anno e di cui ho già parlato.
Rimane uno dei film più inquietanti di sempre.
Voto: Capolavoro.
Trailer
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Novecento Atto I & Atto II di Bernardo Bertolucci
Un altro tassello fondamentale della Storia del Cinema.
La storia dell’amicizia tra Alfredo (famiglia di proprietari terrieri) e Olmo (famiglia contadina), nel periodo a cavallo delle due grandi guerre.
Ecco, questo è uno di quei film che è difficile vedere a casa quindi sono davvero grato di aver avuto la possibilità di vederlo in sala.
Voto: Bellissimo.
Trailer
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Si muore tutti democristiani di Il Terzo Segreto di Satira
Finalmente un film che “proviene” dal web solidissimo.
Una commedia meta-cinematografica amarissima, divertentissima, che racconta l’imborghesimento della sinistra italiana.
Mi è piaciuto così tanto che l’ho già visto tre volte.
Voto: Miglior commedia italiana dell’anno.
Trailer
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Loro 1 e Loro 2 di Paolo Sorrentino
Un film che rimane coerente con l’evoluzione dell’autore (una promessa non mantenuta, a mio avviso).
Se con La Grande Bellezza ha voluto raccontare la vacuità realizzando un film esteticamente perfetto ma totalmente vuoto (che comunque ho apprezzato), stavolta ha voluto raccontare Berlusconi realizzando un film esteticamente tarocco che fondamentalmente è una truffa.
Il film è stato diviso in due con l’accetta, infarcito di animali a caso giusto per essere allungato un po’, con l’unico fine di per poter incassare il doppio (operazione che credo non sia riuscita fino in fondo).
La prima parte è un non film, solo una serie di scene a caso senza né capo né coda, la seconda lo rende (come film unico) un po’ più centrato ma comunque scadente rispetto al tema e le aspettative.
L’ho visto accoppiato (guardando i due spettacoli di fila e pagando due biglietti) e alla fine la sensazione più netta era quella di essere stato raggirato.
Voto: La grande bruttezza.
Trailer 1
Trailer 2
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L’isola dei cani di Wes Anderson
Wes Anderson è uno dei registi più innovativi del presente e con questo film lo dimostra ancora una volta.
Animato in stop-motion, è la storia di un gruppo di cani che vengono deportati su un’isola di rifiuti e di un ragazzino che vi approda in cerca del suo amato Spots.
Una trovata dietro l’altra.
Voto: Fra i più bei film dell’anno.
Trailer
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Deadpool 2 di David Leitch
Secondo capitolo della saga del mercenario chiacchierone.
Il primo era un filmetto divertente che abusava un po’ troppo dello sfondamento della quarta parete, questo invece sembra aver preso un po’ più le misure.
Inoltre ha uno dei camei più geniali di sempre.
Voto: Promosso.
Trailer
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Dogman di Matteo Garrone
Matteo Garrone è il regista italiano più bravo di tutti.
Stavolta confeziona un film che vive dell’interpretazione magistrale di Marcello Fonte (che giustamente ha vinto Cannes con questa performance), raccontando una storia ispirata al canaro della Magliana.
Un film meraviglioso che meritava sicuramente di rappresentare l’Italia agli Oscar. Peccato che la corsa si sia fermata anzitempo.
Voto: Instaclassic.
Trailer
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Lolita di Stanley Kubrick
Questo era un film di Kubrick che mi mancava.
Bello come praticamente tutta la filmografia di Stanley, racconta la relazione tra un quarantenne ed una sedicenne.
Sì, proprio come il film di Woody Allen che è stato bloccato a causa degli strascichi del #metoo (no comment).
Voto: C’è poco da dire. Un classico che va visto.
Trailer
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Solo: A Star Wars Story di Ron Howard
Probabilmente sono uno dei pochi che ha apprezzato il film.
È la storia di Han Solo prima che il suo destino incontri la dinastia degli Skywalker.
Sembra un western ambientato nello spazio.
Voto: Per me è sì ma potreste odiarlo.
Trailer
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Io e Annie di Woody Allen
Capolavoro di Woody Allen. La relazione fallimentare e nevrotica tra un commediografo newyorkese e una giovane ragazza confusa.
Semplicemente epico!
Voto: Ho già detto capolavoro, no?
Trailer
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La truffa dei Logan di Steven Soderberg
Un’hyst movie in chiave commedia veramente divertente ed appassionante.
È la storia di due fratelli sfigati che insieme ad altri amici e parenti ancora più sfigati organizzano una rapina ad un circuito di corse.
Voto: Da vedere assolutamente.
Trailer
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2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick
Film culto che tutti amano amare, probabilmente senza capirci nulla.
Premetto che l’ho capito realmente solo dopo aver letto il romanzo, è un film magnifico per il suo impianto tecnico ma è anche quello di Kubrick che rivedo meno volentieri.
Non fraintendetemi, è oggettivamente un capolavoro ma mentre Shining o Arancia Meccanica li potrei vedere tranquillamente tutti i giorni, questo no.
Però vederlo in sala e in lingua originale è stata un’esperienza fantastica.
Voto: Guardatelo per bene che altrimenti non lo apprezzerete mai fino in fondo.
Trailer
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Arancia Meccanica di Stanley Kubrick
Ho appena detto che potrei vederlo ininterrottamente. Ed è così.
Voto: Uno dei miei film preferiti di sempre.
Trailer
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Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick
Molti non apprezzano quest’ultima pellicola di Kubrick ma per me rimane un ottimo capitolo finale di una filmografia incredibile.
Voto: Sì.
Trailer
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Tito e gli alieni di Paola Randi
Commedia italiana con tinte di fantascienza che ha delle idee molto forti ma che non è riuscita a conquistarmi fino in fondo.
Valerio Mastandrea è bravissimo come sempre.
Voto: Se vi capita di vederlo poi ne parliamo.
Trailer
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La terra dell’abbastanza di Damiano D’Innocenzo & Fabio D’Innocenzo
Escono dal nulla due giovani gemelli romani e tirano fuori uno dei film italiani più belli dell’anno.
È la storia di due ragazzini, Mirko e Manolo e del loro drammatico viaggio nel mondo della criminalità.
Voto: Dovete vederlo.
Trailer
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Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher
Altro film italiano veramente notevole.
Una favola moderna che racconta la vita di Lazzaro, un giovane contadino tanto buono quanto ingenuo che insieme alla comunità in cui vive, affronterà una verità inaspettata.
Voto: Molto bello.
Trailer
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Il Sacrificio del Cervo Sacro di Yorgos Lanthimos
Il regista greco è uno degli autori moderni più interessanti e dopo il bellissimo The Lobster, ci regala un nuovo film incredibile.
Un horror dell’anima, interpretato magistralmente, talmente inquietante da rimanere addosso per giorni.
Voto: Assolutamente sì!
Trailer
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Papillon di Michael Noer
Il remake di cui nessuno sentiva il bisogno.
Ricordo solo ed esclusivamente noia.
Voto: Anche no.
Trailer
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Unsane di Steven Soderbergh
Soderbergh, dopo il bellissimo La truffa dei Logan, quest’anno ci regala un altro grandissimo film.
Interamente girato con un iPhone 7 in poco più di una settimana, questo film è un thriller psicologico che narra l’instabilità mentale di una vittima di stalking e del raccapricciante (reale) inghippo legale con le assicurazioni americane.
Inquietante e perfetto per la tecnica utilizzata, sebbene sia chiaro che si tratti prevalentemente di una mossa di marketing ben assestata.
Voto: Da vedere!
Trailer
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La Prima Notte del Giudizio di Gerard McMurray
Il primo passo falso per la saga di The Purge (che ho adorato).
Si tratta del prequel che spiega come è nata e come si è svolta la prima notte del giudizio.
Voto: Non è pessimo ma decisamente non all’altezza della bellissima trilogia di James DeMonaco.
Trailer
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La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock
Uno dei miei film preferiti di sempre nonché uno dei capolavori della Storia del Cinema.
In realtà non sono riuscito a vederlo bene perché la proiezione era all’aperto e (fortunatamente) sovraffollata.
È comunque stato bellissimo vederlo su un grande schermo.
Voto: Ma davvero non l’avete mai visto? Se sì rimediate ORA!
Trailer
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Prendimi! di Jeff Tomsic
Una commedia super divertente basata su una storia vera tanto assurda quanto meravigliosa.
Un gruppo di amici gioca ad acchiappino da circa trent’anni e decide di rovinare il matrimonio del campione in carica, mai stato acchiappato fino ad ora.
Voto: Da vedere.
Trailer
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Jurassic World: Il mondo perduto di J.A. Bayona
Probabilmente la strategia del franchise è quella di fare film sempre più brutti al fine di innalzare sempre di più il primo film di Spielberg.
Forse un filo meglio del primo Jurassic World, rimane comunque un troiaio.
Voto: I film dei Jurassic Park dovrebbero estinguersi.
Trailer
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Hereditary – Le radici del male di Ari Aster
L’horror più inquietante dell’anno (e forse addirittura degli ultimi anni).
La storia non è certo il suo punto di forza ma la messa in scena è grandiosa.
Voto: Bello bello
Trailer
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Io, Dio e Bin Laden di Larry Charles
È la vera storia di un pazzo americano che è andato da solo in Afghanistan per cercare Bin Laden.
Nonostante si tratti di un biopic non riesce mai a prenderti, complice anche l’interpretazione grottesca di Nicholas Cage.
Voto: Forse il film più brutto dell’anno.
Trailer
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Ocean’s Eight di Gary Ross
Un hyst movie al femminile. Filmetto niente di che ma che non annoia e intrattiene.
Voto: Si può guardare.
Trailer
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Ant-Man and the Wasp di Peyton Reed
Secondo capitolo del più piccolo (e più grande) eroe del Marvel Cinematic Universe, mantiene il tono di commedia come il primo e diverte.
Voto: Buono e in linea con il precedente.
Trailer
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The End? di Daniele Misischia
Pellicola horror nostrana prodotta dai Manetti Bros, è uno zombie movie quasi totalmente ambientato in un ascensore (evidentemente i Manetti sono fan degli ascensori, se pensiamo anche al loro Piano 17) ed interpretato da Alessandro Roja.
Mi sono divertito un sacco ma ha uno dei classici difetti delle opere prime: la voglia di mostrare troppo. Lo avrei sicuramente apprezzato di più con una ventina di minuti in meno.
Detto ciò rimane un ottimo esordio per Daniele Misischia che si dimostra totalmente all’altezza del compito.
Voto: Sì.
Trailer
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Hotel Transylvania 3: Una vacanza mostruosa di Dženndi Tartakovskij
Terzo capitolo della saga dell’Hotel dei mostri.
Totalmente sconclusionato ma piuttosto divertente.
Voto: Un buon cartone brutto
Trailer
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Shark – Il primo squalo di Jon Turteltaub
Tamarrissimo Shark Movie con Jason Statham, tutto sommato divertente.
Voto: Per staccare il cervello può andare
Trailer
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Sulla mia pelle di Alessio Cremonini
Ho avuto la fortuna e l’onore di partecipare alla prima a Venezia con il cast e la famiglia di Stefano Cucchi in sala ed ho anche il piacere e il privilegio di conoscere Lisa Nur Sultan, la bravissima sceneggiatrice di questo importantissimo film.
Il film racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano, dall’arresto alla sua morte.
È una ricostruzione dei fatti realizzata splendidamente ed interpretata in modo magistrale da Alessandro Borghi.
La vera potenza del film sta soprattutto nel fatto che non si schiera ma racconta i fatti, lasciando allo spettatore tutte le riflessioni del caso.
Voto: Da vedere a tutti i costi
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Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi
Secondo film che ho visto a Venezia e secondo cazzotto nello stomaco.
Mosul è la città dove è nato mio padre (che non avevo mai visto prima, nemmeno in cartolina) e ciò mi ha spinto a vederlo, sebbene le premesse facessero intuire che non sarebbe stato poi così spassoso.
Questo documentario racconta le conseguenze e la situazione post ISIS in questa città irachena, concentrandosi principalmente sulle donne e i bambini che vengono ora emarginati e portati a reprimere un odio che prima o poi sarà destinato a esplodere nuovamente.
Voto:Da vedere e da far vedere
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The Mountain di Rick Alvares
Terza pellicola veneziana.
Film ambientato nell’America degli anni ’50, mi ha lasciato con sensazioni contrastanti e alla fine della fiera pecca in presunzione e risulta decisamente spocchioso.
Sicuramente ero influenzato dalla visione dei due film precedenti, quindi sospendo il giudizio in attesa di una seconda visione che potrebbe non arrivare mai.
Comunque Jeff Goldbloom funziona come sempre.
Voto: Mah
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First Man di Damien Chazelle
Dopo due bellissimi film musicali (Whiplash e La La Land), Chazelle realizza un film più “tradizionale” raccontandoci la storia di Louis Armstrong e del suo allunaggio.
Ancora una volta la musica fa da padrona ed innalza il film che, seppur potente e notevole, rimane al di sotto delle mie aspettative.
Non è assolutamente un brutto film anzi, ma ho preferito le prime due opere.
Voto: Un buon biopic.
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Il gioco delle coppie di Olivier Assayas
Assayas mi aveva impressionato con il bellissimo Personal Shopper e devo dire che inizialmente sono rimasto un po’ spiazzato da questa commedia degli equivoci ma il film funziona tantissimo.
Notevoli le riflessioni sulla comunicazione moderna, l’industria dell’editoria e bellissimi i personaggi.
Voto: Una fantastica commedia francese.
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La Favorita di Yorgos Lanthimos
Secondo film dell’anno (per me) di Lanthimos e decisamente il film che ho preferito in questa edizione del Festival di Venezia.
È la sfida tra due cugine per contendersi il ruolo di favorita per la Regina Anna d’Inghilterra.
Impressionante la fotografia e l’interpretazione delle tre attrici protagoniste, Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz.
Voto: Tra i più belli dell’anno.
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ROMA di Alfonso Cuaròn
Ecco il vincitore del Festival di Venezia (e probabile vincitore agli Oscar) che ha fatto e sta facendo tanto discutere, soprattutto per la questione Netflix.
Premesso che non ho ancora un’ opinione chiara a riguardo, bisogna ammettere che questo film non avrebbe sicuramente avuto la stessa vita cinematografica che sta avendo (al momento in cui scrivo è ancora in sala, quando doveva restarci solo tre giorni) senza tutto l’eco mediatico che vi è intorno.
Un film in bianco e nero, in messicano, senza nessun volto noto, difficilmente avrebbe avuto spazio e visibilità senza Netflix, per quanto sia un film talmente cinematografico che non riesco proprio a capire come possa essere apprezzato su un portatile o un tablet.
È un drammone molto intimo, magniloquente ma comunque ricco di momenti altissimi, sebbene sia nettamente in contrasto con tutti ciò che apparentemente piaccia al pubblico attuale.
Io l’ho visto alle otto di mattina a Venezia e sicuramente il mio giudizio è stato condizionato dall’orario e dal contesto (la media dei film visti al festival è di almeno quattro al giorno) ma non ne sono uscito estasiato come molti.
Non dico che non mi sia piaciuto ma non è nemmeno uno di quei film che fanno stacciare le vesti (parlo sempre per me). Alcune sequenze restano comunque davvero impressionanti per la loro potenza e la loro bellezza.
Voto: Se riuscite a vederlo in sala ne uscirete sicuramente appagati.
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Il ragazzo più felice del mondo di Gipi
Gipi è una delle persone più belle che conosco, nonché uno degli autori più interessanti del presente e con questo film ci trascina nel suo mondo.
È una via di mezzo tra un film, un mokumentary e un documentario che fondamentalmente racconta Gipi.
La storia dalla quale parte (una persona si finge un ragazzino di 13 anni da vent’anni per chiedere disegni a fumettisti ed illustratori) ad un certo punto viene abbandonata, lasciando quindi un po’ di amaro in bocca (perché è una storia bellissima di cui vorremmo sapere tutto) ma quando si capisce meglio cosa vuol raccontarci, il tutto riprende una forma e ci lascia soddisfatti.
Inoltre fa super ridere. E ha l’inizio più potente e divertente dell’anno.
Voto: Da vedere.
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La Ballata di Buster Scruggs di Ethan Coen & Joel Coen
I fratelli Coen sono sempre una garanzia e quando toccano il western lo sono ancora di più.
Anche questo film, strutturato in episodi (tutti declinati in generi cinematografici diversi), è stato distribuito da Netflix, stavolta però senza passare dalla sala.
Fortunatamente l’ho potuto vedere sul grande schermo e devo dire che è davvero un peccato che non possa essere fruito così da tutti.
Menzione speciale per Buster Scruggs, il protagonista del primo episodio nonché colui che dà il titolo al film.
Voto: Decisamente sì.
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Suspiria di Luca Guadagnino
Perché l’autore del bellissimo film Call me by your name si cimenti nel remake di uno dei più bei film di Dario Argento?
Non riesco a darmi una risposta ma lo preferisco in chiave aurorale piuttosto che di genere.
Il film è tecnicamente impeccabile, con un rigore estetico impressionante ma non ha un secondo di tensione (tranne la bellissima scena del primo omicidio) e, se come ha più volte dichiarato, l’obiettivo era quello di rievocare le emozioni dell’opera di Argento, direi che l’operazione non ha assolutamente funzionato.
Poi sicuramente i film brutti sono altri.
Voto: Boh.
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La notte dei 12 anni di Álvaro Brechner
Anche questo è uno dei film che ho apprezzato di più a Venezia.
Un storia vera incredibile che parte nel 1972 in Uruguay: nove prigionieri politici vengono prelevati dalle loro celle per essere isolati in nuove piccole celle in cui trascorreranno la maggior parte del loro tempo con un cappuccio in testa.
Tra i prigionieri anche Pepe Mujica, destinato a divenire qualche tempo dopo presidente dell’Uruguay.
Voto: Incredibilmente bello.
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The Sisters Brothers di Jacques Audiard
Il regista del bellissimo Il profeta, si cimenta nella realizzazione del suo primo film anglofono realizzando un western magnifico.
È l’adattamento del romanzo Arrivano i Sisters ed è realizzato in modo talmente bello che giustamente gli è valso il premio come miglior regia al Festival di Venezia.
Voto: Fuck Yeah!
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La profezia dell’Armadillo di Emanuele Scaringi
La delusione dell’anno.
Uno dei film che lascia con l’amaro in bocca, più che altro per la netta sensazione di occasione persa. Per tutti.
Comunque ne ho ampiamente parlato qui.
Voto: No raga.
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Dragged Across Concrete di S. Craig Zahler
Ultimo film visto a Venezia per quest’anno.
Dopo i due bellissimi film di genere precedenti (Bone Tomahawk e Brawl in Cell Block 99) Zahler ci regala una nuova perla.
Una coppia di agenti di polizia viene sospesa e per resistere economicamente, cerca di fare un contro-colpo ad una gang di malavitosi.
Voto: Super film.
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Revenge di Coralie Fargeat
Bellissimo e classicissimo Rape & Revenge francese interpretato dalla bravissima e bellissima Matilda Lutz.
Voto:Uno dei migliori film dell’anno.
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Ride di Jacopo Rondinelli
Pellicola anglofona nostrana prodotta e curata da Fabio & Fabio (i registi di Mine).
Un esperimento che sta tra il cinema e il videogioco che colpisce per la cura dei dettagli.
Voto: È probabile che lasci spiazzati ma è un esperimento molto interessante.
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Mission: Impossible – Fallout di Christopher McQuarrie
Ennesimo capitolo della saga con Tom Cruise.
È puro intrattenimento, tanto confuso quanto divertente.
Voto: Per passare due ore senza pensare troppo.
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Dark Crimes di Alexandros Avranas
Thriller ispirato ad un articolo del New York Times.
Purtroppo è un grosso no, nonostante l’impegno di Jim Carrey.
Voto: No, proprio no.
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Caruso Pascoski Di Padre Polacco di Francesco Nuti
In occasione dei trent’anni del film, è stato proiettato in Piazza del Carmine ed è stato accolto da una folla di fiorentini entusiasti.
Film incredibile che fa rimpiangere il genio di Nuti.
Voto: Il capolavoro di Francesco Nuti.
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Teen Titans Go! The Movie di Aaron Horvath & Peter Rida Michail
Ok, questo l’ho visto solo perché ho fatto l’abbonamento al The Space ma sorprendentemente mi ci sono divertito, sebbene sia smaccatamente per bambini.
Voto: Divertente ma per i più piccini.
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Gli Incredibili 2 di Brad Bird
Secondo capitolo del mio film Pixar preferito.
Continuano le avventure supereroistiche della famiglia Parr con un focus sul piccolo Jack-Jack (vorrei un film di 6 ore solo su di lui).
La storia è un po’ più debole del precedente ma rimane un prodotto di altissima qualità, nonché uno tra i migliori film del genere.
Voto: Datemene ancora!!!
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Toro Scatenato di Martin Scorsese
La storia di Jake La Motta, pugile italoamericano recentemente scomparso.
Uno dei capolavori della Storia del Cinema che ho potuto finalmente vedere in sala.
Voto: Da vedere a tutti i costi.
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Un affare di famiglia di Hirokazu Kore-eda
Il film vincitore di Cannes.
Molto bello, racconta la storia di una famiglia surreale.
Non voglio dire di più per evitare di sputtanarlo.
Voto: È proprio uno di quei film che vince a Cannes.
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Ken Shiro – La Leggenda di Hokuto di Takahiro Imamura
Grandissima delusione.
Una versione “bignamata” in malo modo del Guerriero di Hokuto.
Voto: No, proprio no.
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Lola + Jeremy di July Hygreck
Commedia romantica francese metacinematografica.
Jeremy è appassionato di supereroi e cerca di riconquistare Lola attraverso video bizzarri ed ospitate di vip francesi.
Voto: Mi è piaciuto un sacco.
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BlackKklansman di Spike Lee
Grandissimo film di Spike Lee.
È la storia vera di due agenti dell’FBI, uno nero e l’altro ebreo, che si infiltrano nel Ku Klux Klan come se fossero una sola persona, il primo telefonicamente utilizzando la voce, il secondo fisicamente partecipando alle riunioni.
Un film perfetto per l’era Trump.
Voto: Tra i migliori.
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L’Uomo che Uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam
Altro grandissimo autore che finalmente riesce a realizzare il film che rincorreva da oltre venticinque anni.
Adam Driver interpreta un regista che ha mollato le sue ambizioni artistiche a favore degli interessi economici. Mentre sta realizzando una pubblicità che cita Don Chisciotte, si ricorda di quando in passato, realizzando il suo primo film, si era trovato ad utilizzare lo stesso personaggio. Si ritrova dunque a vestire i panni di un moderno Sancho Panza al servizio del suo ex attore che ormai è convinto di essere l’eroe spagnolo.
Una follia degna di Gilliam che ricorda tantissimo il suo bellissimo Il Barone di Münchhausen.
Voto: Un grandissimo film.
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Venom di Ruben Fleischer
È possibile prendere uno dei più bei villain di Spider-Man, uno degli attori più potenti di questa generazione e farci un film di merda?
Evidentemente sì.
Non è brutto come la roba della DC ma ci si avvicina molto.
Peccato davvero.
Voto: Meglio guardare una pozzanghera per due ore.
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A Star is Born di Bradley Cooper
Classico film musicale hollywoodiano, segna l’esordio alla regia di Bradley Cooper.
Lady Gaga è grandiosa e regge il film praticamente da sola ma al netto delle belle interpretazioni e della cura tecnica, non mi ha lasciato un granché.
Voto: Merita anche solo per Lady Gaga.
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The Predator di Shane Black
Questa versione stile buddy movie di Predator può lasciare spiazzati, visto il soggetto, ma alla fine della fiera intrattiene e diverte.
Non la versione migliore del franchise ma comunque nemmeno troppo da buttare.
Voto: Ci sta.
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Mirai di Mamoru Hosoda
Un bellissimo anime, come solo in Giappone sanno fare. Racconta il rapporto tra fratello e sorella in modo magico e tenerissimo.
Voto: Molto bene.
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Halloween di John Carpenter
Il classico slasher di Carpenter che ha aperto la strada a mille altri film, restaurato per i suoi quarant’anni.
Visto in sala riesce ancora ad impressionare.
Voto: Un pezzo di Storia del Cinema.
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An Impossibly Small Object di David Verbeek
Tanto assurdo quanto bello, questo film è una produzione olandese, croata e taiwanese che racconta il rapporto tra l’artista e la sua opera entrandoci dentro.
L’ho visto alla Festa del Cinema di Roma ed è uno di quei film che difficilmente hanno visibilità.
Voto: Se lo trovate guardatelo. Non è sicuramente per tutti ma è un grande film.
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The Hate U Give di George Tillman Jr.
Adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2017 scritto da Angie Thomas, racconta il coraggio della giovane protagonista, una ragazza di colore che vive tra due realtà ben distinte e molto in contrasto tra loro e dovrà affrontare un episodio scioccante che sconvolgerà l’equilibrio che era riuscita a costruire.
Voto: Molto bello e molto attuale.
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Tutte le mie notti di Manfredi Lucibello
Manfredi è un carissimo amico ed erano anni che aspettavo la sua opera prima.
Con tre attori (Barbora Bobulova, Alessio Boni e Benedetta Porcaroli, tutti bravissimi) e pochi ambienti riesce a tenere alta l’attenzione dello spettatore senza perdersi nella voglia di mostrare troppo.
Un noir semplice ma ben confezionato, con l’unica pecca di essere un po’ prevedibile da chi mastica tanti film del genere, nonostante ciò non annoia.
È la seconda produzione dei Manetti Bros per quest’anno, dopo il buon The End? e dimostra che il duo di registi è anche un ottimo duo di produttori.
Voto: Bello e da supportare!
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Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Stanley Kubrick
L’unica cosa che mi era dispiaciuta della rassegna di Kubrick era stata proprio l’assenza di questo film.
Fortunatamente quest’anno, alla Festa del Cinema di Roma, è stato commemorato Peter Sellers e questo mi ha permesso di poter vedere in sala questo grandissimo film.
Un’altro tassello fondamentale della Storia del Cinema.
Voto: Capolavoro assoluto.
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Stan & Ollie di Jon S. Baird
Biopic su Stanlio e Ollio, racconta la loro ultima tournée teatrale, nella loro fase calante.
Gli interpreti sono identici e il film regge benissimo le aspettative.
Voto: Mi è piaciuto.
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Green Book di Peter Farrelly
Eccoci arrivati al film dell’anno!
La vera storia dell’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America negli anni sessanta.
Ho avuto la fortuna di vederlo in sala con la presenza di Viggo Mortensen, che ha raccontato un po’ di aneddoti che hanno reso ancora più bella l’esperienza ma al netto di questo è un film bellissimo.
Fa ridere, commuovere, emoziona e fa riflettere.
La cosa più inaspettata e sorprendente è che il regista è quello di Tutti Pazzi per Mary.
Voto: È già entrato nella classifica dei miei film del cuore.
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7 Sconosciuti a El Royale di Drew Goddard
Goddard è il regista che ha realizzato uno dei film più geniali (per il sottoscritto) degli ultimi anni: Quella casa nel bosco.
Ciò che ha fatto con il cinema horror nella sua prima opera, lo replica con il pulp in questo bellissimo film.
Voto: Sto attendendo con ansia la versione acquistabile.
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Ben is Back di Peter Hedges
Un drammone sul rapporto di una madre con la tossicodipendenza del figlio.
Grandissime interpretazioni ma niente di che.
Voto: Non mi ha fatto impazzire.
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Soldado di Stefano Sollima
Sollima ha l’arduo compito di proseguire il racconto iniziato da Villeneuve in Sicario.
Diciamo che l’operazione riesce solo fino ad un certo punto.
Il film non è male, soprattutto pensando alla difficoltà del compito ma non funziona fino in fondo.
Ad ogni modo merita la visione.
Voto: Di base sì.
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Il mistero della casa del tempo di Eli Roth
Eli Roth, dopo il passo falso de Il Giustiziere della notte, torna in sala con questo horror per ragazzi con Jack Black.
Senza infamia e senza lode, sempre tenendo conto del fatto che comunque non sono nel target.
Voto: Sufficiente.
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Il banchiere anarchico di Giulio Base
L’operazione di per sé è molto interessante, ovvero trasporre in modo filologico il racconto di Pessoa.
Si tratta di un film con due attori, fatto esclusivamente di dialoghi, che però non riesce a funzionare fino in fondo, fondamentalmente perché l’interpretazione di Giulio Base non riesce ad essere così impattante come dovrebbe.
Rimane comunque un opera coraggiosa ma non è decisamente per tutti.
Voto: Come ho detto ne riconosco tanti pregi ma non è uno di quei film che consiglierei.
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Il settimo sigillo di Ingmar Bergman
Il capolavoro di Bergman con la famosissima partita a scacchi con la Morte.
Voto: Per cinefili.
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Overlord di Julius Avery
Divertentissimo crossover tra un film di guerra e uno zombie movie.
Semplice ma solido.
Voto: Mi è piaciuto.
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Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald di David Yates
La saga di Harry Potter in versione cartacea mi conquistò come poche altre e, dopo il primo traumatico approccio, anche la versione cinematografica si è ritagliata uno spazio nel mio cuore, principalmente per il fatto che mi permette di tornare in quel bellissimo mondo.
Questa nuova saga su Newt Scamander, inizialmente, mi aveva regalato lo stesso tipo di sensazioni, ovvero quelle di vedere un filmato che però ti riporta in un mondo magico.
Purtroppo però stavolta la delusione supera l’emozione del ritorno, soprattuto perché nonostante si tratti solo del secondo capitolo di cinque, mette in discussione ciò che succederà negli anni futuri (il periodo di Voldemort e Potter).
Sospendo il giudizio complessivo sull’operazione fino a quando non sarà completata la saga ma il film in sé è decisamente brutto.
Si salva l’estetica di Johnny Deep.
Voto: No!
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Zombie contro Zombie di Shin’ichirô Ueda
Questo è il film che mi è piaciuto di più quest’anno.
Lo so, ho già detto che Green Book è il film dell’anno ma qui siamo proprio in un altro campionato.
Un film folle e geniale, che sfrutta la meta narrazione su più livelli regalando un crescendo di risate e svelando, minuto per minuto, tutta la sua grandezza e potenza.
Voto: È uno di quei film che porterei su un’isola deserta.
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Widows di Steve McQueen
Thriller al femminile diretto dal premio Oscar, riesce solo a metà.
Oggettivamente non è un film brutto ma è piuttosto scontato.
Voto: Più che sufficiente.
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Troppa Grazia di Gianni Zanasi
Un film italiano davvero interessante.
Ad una geometra appare la Madonna e le chiede di realizzare una chiesa al posto del centro commerciale per cui sta lavorando.
Purtroppo le problematiche del presente rendono l’operazione decisamente più complicata rispetto a quella dei miracolati del passato.
Super divertente e interpretato alla grande da Alba Rohrwacher ed Elio Germano.
Voto: Assolutamente sì.
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Bohemian Rhapsody di Danny Boyle
I Queen si amano o si odiano. Stessa cosa si potrebbe dire di questo film.
In molti l’hanno esaltato, talvolta definendolo addirittura capolavoro (non lo è), molti altri lo hanno demolito definendolo una vergogna (non lo è).
È un biopic romanzato, un po’ troppo edulcorato, che comunque porta benissimo a casa l’obiettivo di intrattenere raccontando a grandi linee la storia del gruppo dal punto di vista del gruppo stesso, con la musica dei Queen.
Il concerto del Live Aid ricostruito ha fatto tanto discutere ma a mio avviso ci sta tutto, così come ci sarebbe potuto stare benissimo mantenere le riprese reali che tutti conosciamo (come per esempio il finale di Snowden di Oliver Stone, quando l’attore viene sostituito dal vero Edward Snowden).
Voto: Per me è sì, senza scomodare la parola Capolavoro.
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Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi) di Tom Edmunds
Commedia nera inglese con qualche buona trovata ma che fondamentalmente non funziona.
Voto: Non mi ha fatto impazzire.
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Ride di Valerio Mastandrea
Uno dei film italiani che mi è piaciuto di più quest’anno.
Racconta il diritto al dolore della perdita e della totale incomprensione da parte del mondo del presente, o almeno questa è stata la mia lettura.
Un film senza nessun tipo di retorica, semplice ma potente.
Voto: A me è piaciuto molto.
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The Grinch di Yarrow Cheney & Scott Mosier
Un’altra versione del nemico del Natale, stavolta in animazione.
Prevalentemente per bambini ma tutto sommato piacevole.
Voto: Per i più piccoli.
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La prima pietra di Rolando Ravello
Un alunno di origine extracomunitaria distrugge un vetro di scuola con una pietra infortunando il bidello e sua moglie. Parte allora un confronto tra loro, la maestra, la madre e la nonna del ragazzo ed il direttore (interpretato da Corrado Guzzanti).
Una commedia con tante buone premesse (il cast in primis) che però non riesce a portare a casa il risultato.
Non è un film brutto ma non mi ha soddisfatto per niente.
Voto: Ci hanno provato.
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Macchine Mortali di Christian Rivers
Una grandissima delusione per uno che ama il post-apocalittico ed il distopico.
I primi dieci minuti sono anche avvincenti ma poi il film si accartoccia su se stesso, lasciando solo una sensazione di perenne déjà-vu.
Voto: Evitabilissimo
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Spider-Man: Un nuovo universo di Bob Persichetti, Peter Ramsey & Rodney Rothman
Questa ennesima versione cinematografica di Spidey, stavolta animata, è la migliore versione di sempre del nostro amichevole arrampicamuri di quartiere.
È oggettivamente tutto ciò che i fan della carta stampata potrebbero aspettarsi da una trasposizione.
L’animazione è “rallentata” (i frame per secondo sono 12 invece che 24) serve a rendere più “cartacea” la pellicola.
Sebbene nel film si incontrino nove versioni dell’Uomo Ragno (contando anche gli after-credits), la storia si focalizza principalmente su Miles Morale, fumettisticamente parlando, uno dei personaggi più interessanti degli ultimi anni.
L’ho visto due volte in sala, ho sperato di riuscirci anche una terza ma incomprensibilmente non ha sfondato ed è rimasto in sala meno del previsto (ve lo meritate Aquaman).
Voto: Best Cinecomic Ever
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Bumblebee di Travis Knight
Una cazzatona colorata che soddisferà gli ex-adolescenti degli anni ’80.
Pieno di difetti, riesce comunque a divertire e a ricordare il cartone animato americano.
Voto: Non è bello quanto la pubblicità della Citroen ma nemmeno brutto come la saga di Bay
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Non ci resta che vincere di Javier Fesser
Il secondo allenatore di una squadra di basket professionista in seguito ad un arresto per guida in stato di ebrezza, viene mandato ad allenare una squadra di disabili.
Uno di quei film che fanno bene all’anima.
Da vedere assolutamente in lingua originale.
Voto: Uno dei migliori film dell’anno.
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Cold War di Pawel Pawlikowski
Uno dei film candidati (o almeno si spera) agli Oscar come miglior film straniero.
È una storia d’amore ambientata in Polonia tra Wictor (pianista) e Zula (cantante) durante la guerra fredda.
Non voglio dire di più perché è veramente un film bellissimo, indubbiamente difficile ma con diverse letture e una regia da manuale.
Voto: sicuramente non per tutti
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L’appartamento di Billy Wilder
Meravigliosa commedia romantica.
Un giovane dipendente, al fine di fare carriera, presta il suo appartamento ai suoi superiori, questi lo utilizzano per coltivare le loro relazioni extraconiugali.
Tutto inizia a scricchiolare quando si innamora di una collega ascensorista.
Voto: <3
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Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall
Questo 2018 si è chiuso con un sequel di cui potevamo tranquillamente fare a meno.
Un musical con canzoni bruttissime infarcito di effetti speciali volutamente vintage che, per il mio modesto parere, risultano decisamente forzati.
Voto: NO!
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