Anche se dispiace sempre quando la settimana di Pitti Uomo volge a conclusione (quella estiva specialmente) in parte risulta essere salutare per molti.
Dormire meno di cinque ore a notte, bere litri e litri di free drink, mangiare esclusivamente cose tra due fette di pane o infilzate da uno stuzzicadenti cominciava a diventare un po’ dura.
Sinceramente mi sarei aspettato di più da questo numero 80, una migliore cura degli stands, del concept, dell’allestimento; non che fosse pessimo ma sicuramente non è stato niente di eccezionale o di non già visto.
Un grande apprezzamento per il padiglione Touch, il solo veramente degno di essere definito calderone di nuove tendenze, non troppo affollato ma con marchi e designer nord europei, giapponesi ed americani che hanno saputo dare un’impronta di innovazione tangibile all’interno dell’ormai veterana fiera.
Da oggi Firenze tornerà ad essere la tranquilla città di sempre fino al prossimo gennaio, ci finiremo di lampredotti e chianti, scriveremo ancora e saremo pronti ad affrontare il freddo della fortezza per la prossima edizione di Pitti Uomo.
Un ringraziamento speciale a Giulia Donnini, che ci ha gentilmente concesso il suo contributo fotografico anche per questa edizione.
Enjoy your summer and remember to dress well.