TU-TORIAL #1 movement and movies (2019)
di Margherita Landi e Agnese Lanza
Tu-torial è un progetto che si propone di indagare la relazione tra corpo e tecnologia in termini coreografici e fisici.
Osservando i corpi di fronte a schermi, proiezioni e visori VR emerge una fascinazione per il contrasto tra l’alienazione dalla realtà circostante e il coinvolgimento creato dal contenuto fruito, immagine che ci circonda ogni volta che qualcuno prende in mano il proprio smartphone, guarda la televisione o gioca a un videogame.
La ricerca si propone di approfondire l’apprendimento di un linguaggio fisico dallo schermo, azione che inconsciamente facciamo ogni giorno, e la possibilità quindi di creare una partitura coreografica partendo un montaggio video.
La riflessione nasce dal concetto di attenzione, coinvolgimento, precarietà e decontestualizzazione del movimento che ha portato alla costruzione di partiture gestuali da imparare sul momento copiando scene cinematografiche, nel tentativo di far entrare il contenuto fruito nel corpo. Attraverso la selezione di scene tratte da film del regista Jim Jarmusch, sono stati estrapolati movimenti che, de-contestualizzati della narrazione potessero, sulla base della pura fisicità, trasformarsi in danza.
Questa prima fase del progetto si propone come installazione: due visori sono messi a disposizione di chi vuole fare esperienza fisica dell’esperienza di movimento ispirata a Jarmusch. Una breve coreografia che genera duetti gioccosi, inconsapevoli e ciechi.
Progetto realizzato con il sostegno di Company Blu, Kinkaleri e Gold
Presentato presso il Teatro della Limonaia (Sesto Fiorentino) il 23 Novembre 2019
TU-TORIAL #1 movement and movies (2019)
di Margherita Landi e Agnese Lanza
Tu-torial è un progetto che si propone di indagare la relazione tra corpo e tecnologia in termini coreografici e fisici.
Osservando i corpi di fronte a schermi, proiezioni e visori VR emerge una fascinazione per il contrasto tra l’alienazione dalla realtà circostante e il coinvolgimento creato dal contenuto fruito, immagine che ci circonda ogni volta che qualcuno prende in mano il proprio smartphone, guarda la televisione o gioca a un videogame.
La ricerca si propone di approfondire l’apprendimento di un linguaggio fisico dallo schermo, azione che inconsciamente facciamo ogni giorno, e la possibilità quindi di creare una partitura coreografica partendo un montaggio video.
La riflessione nasce dal concetto di attenzione, coinvolgimento, precarietà e decontestualizzazione del movimento che ha portato alla costruzione di partiture gestuali da imparare sul momento copiando scene cinematografiche, nel tentativo di far entrare il contenuto fruito nel corpo. Attraverso la selezione di scene tratte da film del regista Jim Jarmusch, sono stati estrapolati movimenti che, de-contestualizzati della narrazione potessero, sulla base della pura fisicità, trasformarsi in danza.
Questa prima fase del progetto si propone come installazione: due visori sono messi a disposizione di chi vuole fare esperienza fisica dell’esperienza di movimento ispirata a Jarmusch. Una breve coreografia che genera duetti gioccosi, inconsapevoli e ciechi.
Progetto realizzato con il sostegno di Company Blu, Kinkaleri e Gold
Presentato presso il Teatro della Limonaia (Sesto Fiorentino) il 23 Novembre 2019