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Wallace Roney ci lascia | Si chiude un altro capitolo dell’epopea Davisiana



Nella foto il trombettista Wallace Roney e Miles Davis, fotografati al Montreux Jazz Festival, l’8 Luglio 1991. Roney purtroppo ci ha prematuramente lasciato per complicazioni dovute al Covid-19.

Ancora molto giovane, diventò un protetto di Miles (unico trombettista di sempre) e della sua famiglia. Miles gli fece il grande onore di sceglierlo come accompagnatore nel concerto di Montreux, con l’orchestra condotta da Quincy Jones e gli arrangiamenti originali di Gil Evans.

Fu uno degli ultimi concerti di Davis e Roney servì da appoggio nelle impegnative parti soliste che Miles doveva affrontare, ormai stanco e malato.

Ho visto e ascoltato Wallace nel 1994 al Teatro Tenda di Firenze, con la stellare ‘Miles tribute band’ di Herbie Hancock. In pratica, era stato riunito il secondo storico quintetto di Miles, che negli anni ’60 impresse al jazz una spinta innovativa ancora oggi lontana dall’esaurire la sua influenza.

La formazione vedeva Roney impegnato nell’arduo compito di “interpretare” il ruolo del Chief, Hancock al piano, Wayne Shorter al sax, Ron Carter o Dave Holland al contrabbasso, Tony Williams alla batteria.

Successo stellare di critica e pubblico che valse alla band il conferimento di un Grammy. Roney aveva il suo stile e la sua voce, con un fraseggio agile che amava portare spesso oltre e al di fuori delle progressioni armoniche, per quanto il costante riferimento rimanesse il maestro a cui era riconoscente.

Lo sguardo che Wallace lancia a Miles in questa foto è di devozione assoluta; la stessa che lo ha accompagnato fino al 31 Marzo, giorno della sua scomparsa.