“Vago tra le ceneri dell’emozioni umane, se l’amore qua rimane solo scritto sulle strade. Vedo solo scheletri in un mondo digitale, siamo immagini lontane su codifiche binarie.”
Il Teorema del delirio Album Disordine mentale
Chi è Sacra Zona?
Sacra Zona è il nome d’arte scelto da Moreno Murgia, classe ’87 di origini sarde, Rapper di spessore che si distingue profondamente da qualsiasi tendenza. Sacra Zona è la definizione di uno spazio speciale e creativo dove ci si concede di andare oltre e tirare fuori tutto. In questa zona sacra Moreno Murgia ha saputo trasformare la passione per la musica in un progetto ambizioso che lo vede impegnato in qualcosa di particolarmente complesso. Non è solo un progetto studiato nei minimi dettagli, è un qualcosa che lo coinvolge in modo estremo in una impresa urgente e salvifica. Ma andiamo con calma e cerchiamo di comprendere tutte le parti di questo mosaico.
“Se porto lode alle morte è perchè ho amore per la vita, la fine è alle porte affilerò la mia matita. Devo essere forte, perde punti la ferita, nessuno si accorge, il sangue macchia le mie dita”
Laudatio Funebris Album Disordine Mentale
La prima volta che ho ascoltato un brano di Sacra Zona ricordo perfettamente una sensazione molto particolare. Mi è successo quello che succede quando una cosa fa soffrire, ma ne vogliamo ancora, anzi non possiamo farne a meno. Così mi sono ascoltata l’album Disordine Mentale tutto d’un fiato rigorosamente in cuffia e ho compreso la ricerca e il potenziale che è alla base di questo terzo progetto realizzato.
Origine di Disordine Mentale
Moreno Murgia oltre ad essere un Rapper è uno Psico terapeuta che nella psicoterapia comparata ha trovato l’ancora di salvezza per dare il giusto peso ai macigni del vissuto. Attraverso lo studio e la pratica da terapeuta ha trovato un senso ai drammi. Nell’incontro con i pazienti e con chi ascolta la sua musica, Moreno trova, più che la cura definitiva, la terapia giornaliera. In un tempo sempre più ingiusto e alterato nel profondo, Moreno denuncia la morte dell’anima e la perdita di una coscienza. Disordine mentale è un album di otto tracce che snocciolano come un rosario i misteri del dolore cupo, del buio pesto che risucchia il vitale e annulla radendo al suolo la pulsione evolutiva.
” A conti fatti siamo già morti, già porti i segni sopra gli occhi di chi ha l’ombra nei ricordi. E volti un’altra pagina ma è tutto uguale ascolto un altro sedicenne che si vuole suicidare”
Disordine Mentale
Il canto di Moreno è un canto a tratti disperato che chiede di aprire gli occhi. Ci sono giovani che vagano come spettri e si dirigono verso il suicidio dell’anima. Non sono pochi, sono troppi e Moreno attraverso un miscuglio di metafore potenti, rime che spaziano tra la mitologia e il simbolismo occulto ci presenta il conto. Un conto salatissimo che ci lascia senza fiato ad interrogarci profondamente.
La Poetica di Sacra Zona
La poetica di Sacra Zona è così nuda e cruda che assume l’aspetto di un’autopsia di questo tempo malsano. Non è il dolore della perdita o l’esperienza negativa il vero problema. Il problema è l’abbandono a sè stessi, è una società studiata a tavolino per separarci attraverso l’odio e l’oscuramento, per renderci soli fino alle ossa. Un tessuto, una trama che non vuole guarire. Vuole spargere malattia e lo fa attraverso un sistema capillare, che arriva ovunque. Moreno analizza tutto, entrando in contatto con le dipendenze e i deliri.
“Quando suono cambio il piano terapeutico, ti introduco fin dentro al mio mondo eterico. Siamo solo schiavi tra materia e spirito, quando parlo senti l’alito del diavolo.”
Laudatio Funebris Album Disordine Mentale
Non trattiene nemmeno una goccia del flusso che lo attraversa, si lascia andare inseguendo la scia che gli appartiene per esperienza personale e ci porta dritti all’inferno. Là dove pare che non vi sia nemmeno una piccola luce ad illuminare la Via. Moreno si aggira nei gironi di un inferno palpabile che trasuda di luoghi comuni e descrive nei dettagli quello che incontra. Lo scenario che ci propone è una palude fredda, dove le sabbie mobili si alternano ai campi minati. La penna di Moreno serpeggia in quest’atmosfera e con l’inchiostro di fuoco traccia simboli sul percorso. Sono simboli che conosce bene chi ha provato il dolore interiore così profondamente da preferire l’autodistruzione.
Le barre di Sacra Zona sono barre di amianto che portano a galla il veleno nascosto nel silenzio di troppi corpi. Narrano di autolesionismo, dipendenze, anoressia e morte in tutte le sue più subdole gradazioni. Questo racconto intenso e penetrante ha un obbiettivo ben preciso, un intento che considero di altissimo livello.
“Una falena mi si posa tra le dita, lei mi ruberà la scena mentre muove la matita. Scrive, ascolta il suono calmo della vita, ma io sento il grido di chi non ha via d’uscita”
Per quante volte ancora Album Disordine Mentale
L’intento di disordine mentale
Moreno ha intrapreso una missione che vuole portare le persone che soffrono, tanto da perdere qualsiasi controllo, a non sentirsi sole. Sacra Zona canta con il cuore che si apre a metà i drammi dell’anima nel labirinto mentale, si immerge per primo e crea la sua Arte trasformativa. Lo fa con un’intensità creativa e interpretativa che rende tutto estremamente credibile. Suppongo che gli sia stato chiesto spesso come può considerare “terapia” la musica di questa portata. Io penso che la sua musica sia potente proprio perchè non offre un surrogato per la felicità, ma porta ad una consapevolezza edificante. Porta fuori tutto, attraverso una linea diretta tra il pensiero ossessivo e le emozioni devestanti.
Attraverso una condivisione viscerale ed empatica potente, Moreno porta il sommerso in superficie. Quei temi di cui nessuno vorrebbe parlare diventano un viaggio collettivo e non più solitario. Chi ascolta non si sente più un pazzo da isolare, ma sente che non è l’unico a stare male. La terapia che ci propone Sacra Zona si origina nell’esprimere le emozioni profonde e ripugnanti. Solo così possiamo incontrare i demoni intrappolati in quel sentire e solo così possiamo liberarli e proseguire. Forse qualcuno si domanderà se c’è anche bellezza in questo viaggio.
Sonorità e flow
Posso solo dirvi che Moreno è in grado di farci volare con una potenza che trascina e un flow che solleva da terra. La vibrazione vocale è piena e si consuma per riempire il suono che arriva donandosi integralmente. Ci sono momenti di tensione al canto che lasciano trasudare la visione lungimirante di Moreno che non ha nessuna intenzione di arrendersi. Il tappeto sonoro ci inserisce perfettamente nel labirinto mentale portandoci emotivamente a sprofondare con beat ipnotici e gravi, ma soprattutto nei ritornelli ci sono delle parti musicali liberatorie che ci alleggeriscono dal peso in un istante. I suoi video sono interpretati così visceralmente da diventare vivi, veri e propri cortometraggi del delirio.
Sacra Zona porta il soffio della vita nella morte attraverso l’arte libera e fuori dagli schemi e l’amore che lo spinge è di una purezza assoluta. Moreno è un guaritore come colui che conosce talmente bene le ombre da poterle affrontare di petto.
La lirica di Disordine Mentale
La lirica del suo poema è intensa e suggestiva, non lascia indifferente nemmeno il più cinico tra gli esseri. La ricerca profonda attraverso lo studio del piano mentale ci porta a conoscere il potente labirinto che è sempre pronto a risucchirci nel vortice del delirio. Moreno ha affrontato lo studio della psiche aprendo tutte le porte che ha trovato, attraverso chiavi di lettura che includono gli archetipi, e la ricerca spirituale estrema tra superstizione e misticismo. Ci sono domande a cui ancora non riesce a dare probabilmente risposte esaustive, ma il punto focale, dove ha origine l’equilibrio di base è l’intensità liberatoria di questa ricerca.
Attraverso quest’input Moreno ha trovato il suo senso e lo offre a braccia aperte, mescolandosi nel marasma che incontra in studio e per le strade. Entra negli occhi della gente e va in cerca di nuovi tasselli di nuovi colori per comprendere sempre meglio il potere della mente, nei suoi lati nascosti. Nei suoi movimenti invisibili capaci di condizionare profondamente quelli visibili e concreti.
Una medicina amara
La sua musica e la sua capacità teatrale esorcizzano la paura della perdita di controllo, attraverso un viaggio estremo che espande i contorni della normalità. Disordine mentale è quell’incubo che ci accompagna da sempre e che può essere tenuto a bada attraverso una presa di coscienza concreta. Tutti possiamo ritrovarci un giorno all’angolo del ring distrutti dalle botte ricevute. Eppure, c’è un valore nascosto che aspetta di mostrarsi proprio nelle prove più dure. Sacra Zona risveglia un senso artistico di bellezza proprio oltre il confine. In quegli scenari di disperazione che non vorremmo guardare, lui ci mostra la sensualità di un piacere proibito. La sua voce determinata batte il tempo con una precisione autentica che ci tiene lì in attesa di un’altra dose di medicina amara che guarisce le nostre più profonde paure.
La sua spinta creativa ha realizzato da poche settimane un nuovo progetto che consente di spedire Disordine Mentale ovunque sottoforma di confezione “audiofarmaco”. Con tanto di bugiardino autoprodotto e l’album in versione card usb contenente le tracce audio, i video, le grafiche e una cartella segreta per il vostro sistema nervoso centrale.
Discografia
La discografia di Sacra Zona:
Pessimismo Ep del 2015
Antracite Album del 2017
Disordine Mentale Album del 2019