Ho incontrato Riccardo Di Nasso al Nimi Festival, il festival dedicato al Giappone che si è tenuto a Firenze, alla Stazione Leopolda, lo scorso dicembre. Devo dire di non saperne molto sull’universo di Gundam, ho vaghi ricordi del mitico cartone animato con Peter Rey ma ho ben presente le scatole e scatoline che incontravo regolarmente ad ogni mia visita al’imprescindibile Lucca Comics.
Riccardo Di Nasso, nome in codice Italian Gunpla Builder, è il più grosso collezionista europeo di Gundam, la sua collezione è la quarta al mondo e lui ne va, ovviamente, molto fiero. La sua collezione era in bella mostra al Nimi Festival ed ha finito per attirare rapidamente la mia attenzione.
Dato che il buon Riccardo la sa davvero lunga sul mondo di Gundam, l’ho subissato di domande per cercare di fare un po’ di chiarezza su questo colorato ed ormai storico (il primo modello risale infatti al 1978) mondo.
Se pensate che si tratti solo di “giocattoli” beh, siete molto lontani dalla verità. Gundam, soprattutto in Giappone, è molto più di un giocattolo, è un mito, un’icona, un vero e proprio fenomeno culturale.
Lasciamo che sia Riccardo però a fare le presentazioni.
Prendete fiato, buona lettura.
Anzitutto due parole su di te: chi sei? Come ti avvicini all’universo Gundam? Cosa ti colpì inizialmente?
Anzitutto ciao a tutti, chi sono?? mmm.. sono un appassionato? un modellista? un fanatico? un amante?? bhè ditelo voi, comunque sono uno dei tanti megasuperiper fissato di Gundam! O meglio uno di quei “bambini” che si svegliavano presto la mattina (prima di andare a scuola) per vedere alla televisione (RTV38) i cartoni! Erano gli anni in cui arrivavano i primi cartoni dei “robottoni” Goldrake, Mazinga, Geeg, Daitan…ecc ma Gundam era (ed è) unico nel suo genere, realistico, futuristico, drammatico, insomma un romanzo reso a cartoni che poteva solo appassionare.
Breve storia del mondo Gundam. Quando e come nasce? Chi è l’autore?
Gundam (si scrive gundam ma si legge gandam) nasce nella mente di Yoshiyuki Tomino e nel 1979 viene mandata in onda la serie televisiva, poi in seguito una serie “cinematografica” in tre puntate riepilogative di tutta quella saga televisiva. In poche parole narra la storia di un ragazzo (Peter Ray) che per caso (o necessità) sotto attacco inizia a pilotare un prototipo di mobile suit difendendo la propria colonia spaziale. E’ l’ inizio una guerra e la sua abilità lo farà arruolare nell’esercito anche senza il suo consenso. Verrà in seguito imbarcato su una astronave (base bianca) con cui, insieme ad altri civili e militari, si troveranno ad essere delle pedine molto importanti al livello politico militare in una guerra che da lì a poco era scoppiata. Ovviamente il bello che è proprio un romanzo fatto a cartoni quindi con felicità e drammaticità che la vita ma anche la morte offre. Un vero capolavoro!
Fenomeno Gundam: come ti spieghi il successo del collezionismo legato al mondo di Gundam? E del fenomeno Gundam in generale? Cosa rappresenta Gundam per i giapponesi?
Il manga (fumetto) e l’anime (TV o film) hanno dato origine anche a dei giocattoli che impersonano Gundam stesso, ma quello che è esploso e il modellismo casalingo o personale cioè con un piccolo kit diplastica da avere, da ammirare, da idolare. Il kit di montaggio ha avuto moltissimo successo perchè la Bandai (la casa costruttrice di kit) ha subito reso un modello da costruire facile, economico, piccolo e con istruzioni a disegni intuitivi (un pò come Ikea..), quindi con queste caratteristiche in Giappone ha spopolato, ma ha spopolato non solo il kit di Gundam ma anche di tutti i mecha (e ce ne sono veramente tanti) di tutte le serie trasmesse! Non solo uno riesce ad essere soddisfatto nel portare a termine il montaggio di un kit ma farlo è un metodo anche di apprendimento per i più giovani, oltre ad essere un modo per rilassarsi e scaricare tutte le energie negative accumulate. Provate a montarne uno e sentirete dopo come sarete più tranquilli e rilassati.
Puoi raccontarci l’evoluzione dei modellini, nelle loro varie incarnazioni ed innovazioni, dal principio al giorno d’oggi?
L’evoluzione dei modelli o Gunpla (si legge Ganpla) è molto complessa ma interessante. Tutto nasce nel Luglio 1980 in cui esce il primo kit della bandai del Gundam RX-78 in scala 1/144. Qui vedete le foto della scatola originale, dello sprue e del kit montato: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.511037618916869.114088.486624784691486&type=1 come vedete era giusto un giocatolo più che un modello raffinato, occorreva la colla e la plastica era dura, poco lavorabile ed allo stesso tempo fragile. Così fu per tutti gli altri kit fino a circa il 1989 cioè l’anno della svolta, anno in cui per assemblare i kit non si necessita più di colla grazie ad un sistema di montaggio ad incastro (snap fit) ed all’utilizzo della plastica morbida per le giunzioni (polycaps) oltre che ad una plastica per il modello di migliore qualità. La nuova serie si chiama HG (High Grade). Passano 10 anni e la Bandai nel 1999 lancia una nuova linea di alto livello la HGUC dedicata all’Universal Century, ma da lì in avanti vedremo intere linee HG dedicati ad altre serie come la 00, Age, Seed.. In contemporanea negli anni ’90 e precisamente nel 1995 nasce una delle serie più particolari la MG (Master Grade) con scala 1/100. I modelli sono più grossi, il livello di dettaglio è molto particolareggiato e la novità assoluta è che possiedono un endoscheletro (Inner Frame System) su cui montare la corrazza esterna. Nascono anche molte serie limitate. Per finire la carrellata e concludere in bellezza gli anni ’90, nel 1998 nasce una nuova serie chiamata PG (Perfect Grade) la cui sigla la dice lunga .. sono in scala 1/60, con più di 620 pezzi, alcuni di essi sono addirittura in metallo e il livello di dettaglio è spaventoso per quell’epoca (sottolineo per quell’epoca perchè secondo il mio parere oggi con la serie RG è stata superata). Passano gli anni … e precisamente a 30 anni dalla sua prima apparizione Gundam diventa un vero mito giapponese tanto da dedicargli una statua in scala 1/1 (alta 18metri). Di conseguenza la Bandai festeggia questo evento cambiando tutta la linea di produzione, i materiali usati e tutto il processo produttivo, reinvestendo il know-how acquisito in una nuova linea definita Real Grade, dove REAL è acronimo di Revolutionary Extra Advanced Level, in scala 1/144. Oggi sono il meglio mai costruito, il livello di dettaglio è mostruosamente realistico il prezzo è basso ed infatti incontra un successo mai visto! Ultima nuova serie uscita nel 2010 è la Mega Size ovvero una grossa scala (1/48) con un modello alto quasi 40 centimetri, l’idea era di avere un modello che facesse veramente impatto ma che non fosse costoso nè di difficile montaggio. Infatti una volta assemblato ed esposto fa la sua bella figura pur non avendo uno scheletro interno e pur non avendo pannelli apribili come in altre serie più complesse.
Quali sono i modelli più rappresentativi? Quali i più ricercati? Quale può essere il loro valore?
Oggi veramente tra scale, modelli, versioni esistono una miriade di modelli per tutti i gusti e tutte le età, diciamo che ovviamente i modelli che vanno per la maggiore sono sempre quelli legati alla prima serie televisiva (Gundam) ma anche all’ultima (Gundam Unicorn) che comunque fanno parte sempre del solito universo (Universal Century). Poi esistono, tra gli appassionati ovviamente, modelli più o meno ricercati che posso variare da pezzi delle vecchie serie non più trovabili (che io ho ahahh!) a scatole particolari tipo la prima scatola HG dell’ Gundam RX 78 del 1990 ormai esaurita (che io ho) oppure serie limitatissime non vendute ma solo per uso di premio, come alcune trasparenti o completamente verniciate oro, (che io ho) o infine come quello di una grande oreficeria che ha fatto una statuetta in platino con un diamante incastonato ( che io ..non ho!) ma questa è un’altra storia. Comunque sia si va da modelli a basso costo sotto le 10€ fino ad arrivare a modelli molto molto particolari e ricercati che sfiorano il migliaio di euro.
Gundam non è solo collezionismo, la saga nasce da una lunga serie di cartoni animati. Puoi indicarci un paio di serie più belle o significative all’interno della saga che siano di aiuto per chi vuole avvicinarsi a questo brand?
Beh per coloro che hanno intenzione di avvicinarsi allo sconfinato mondo di Gundam, posso dire che ce n’è per tutti i gusti dai più piccoli .. agli ‘anta! Basta scegliere. I vari cartoon o manga o libri o tutto quel che riguarda è comunque diviso in Universi di ambientazioni, cioè in epoche future più o meno lontane dalla nostra. Addirittura parallele o completamente scollegate. A mio consiglio la migliore in assoluto è la Universal Century che è un futuro relativamente breve rispetto al nostro dove l’evoluzione tecnologica e meccanica è forse la più realistica, ma non solo, anche le storie sono intrecciate, animate, drammaticamente reali quindi hanno tutto quel che necessita per farvene innamorare. Forse rivedere il primo oggi non è molto bello, ha degli errori (Gundam prima trilogia, cofanetto con 3 DVD) ma è molto interessante per la storia: allo stesso modo consiglierei il più recente e maestralmente realizzato Gundam Unicorn, romanzato in 7 DVD ( a marzo del 2013 deve ancora uscire il 6), poi ci sono delle chicche militaresche come le serie “Igloo” (3 DVD) ecc..
Diciamo che voglia iniziare una mia collezione di Gundam. Da dove comincio?
Ahah mi viene da ridere, perchè mi ricorda i miei primi albori nel collezionare i gunpla di Gundam ” tutti di tutti i generi”, beh forse servirebbe un appartamento di 100 metri quadri solo per questo. Il consiglio, ma va molto a gusto, è di provare a montare qualche kit completamente differente in modo da capire quale potrebbe essere la propria preferenza. Spendo solo 2 parole (e già ne ho dette tante) sulle mie collezioni di Gundam. Oggi possiedo la “Gunpla Story” cioè l’evoluzione dal 1980 ad oggi del kit della bandai del Gundam RX-78-2 in cui si mettono in mostra i materiali e le caratteristiche dell’evoluzione del modello in tutti i suoi anni di storia nelle diverse scale e tipologie. Tutti i modelli sono montati originali da scatola cioè senza colla e senza ricolorarli e con le decal originali senza alcun artifizio in modo da evidenziare le modifiche che sono state fatte durante questi 30 anni (questa collezione è doppia cioè una è montata ed una, identica, è in scatole ancora nuove da aprire! La mia è unica in Europa e quarta nel mondo (le altre 3 sono tutte asiatiche)). Poi sempre dell’ RX-78-2 possiedo delle versioni molto particolari o inedite o limitate, ho un paio di serie “Grade” complete e qualche pezzo che potrebbe essere messo in banca!
Ahah mi viene da ridere, perchè mi ricorda i miei primi albori nel collezionare i gunpla di Gundam ” tutti di tutti i generi”, beh forse servirebbe un appartamento di 100 metri quadri solo per questo. Il consiglio, ma va molto a gusto, è di provare a montare qualche kit completamente differente in modo da capire quale potrebbe essere la propria preferenza. Spendo solo 2 parole (e già ne ho dette tante) sulle mie collezioni di Gundam. Oggi possiedo la “Gunpla Story” cioè l’evoluzione dal 1980 ad oggi del kit della bandai del Gundam RX-78-2 in cui si mettono in mostra i materiali e le caratteristiche dell’evoluzione del modello in tutti i suoi anni di storia nelle diverse scale e tipologie. Tutti i modelli sono montati originali da scatola cioè senza colla e senza ricolorarli e con le decal originali senza alcun artifizio in modo da evidenziare le modifiche che sono state fatte durante questi 30 anni (questa collezione è doppia cioè una è montata ed una, identica, è in scatole ancora nuove da aprire! La mia è unica in Europa e quarta nel mondo (le altre 3 sono tutte asiatiche)). Poi sempre dell’ RX-78-2 possiedo delle versioni molto particolari o inedite o limitate, ho un paio di serie “Grade” complete e qualche pezzo che potrebbe essere messo in banca!
Tu fai parte del Gundam Italian Club. Cos’è? Quanti sono gli iscritti? Come posso farne parte?
Si faccio parte del “GIC” Gundam Italian Club con cui si riuniscono tutti gli appassionati: è nato da pochi anni ed il suo numero è in continua crescita (oltre 200). Qui ci sono amanti, estimatori, critici, modellisti insomma veri esperti del mondo Gundam. Tra l’altro è l’unico fan club ufficiale al mondo riconosciuto dai giapponesi! E questo lo dimostra il fatto che il GIC cura la supervisione degli opuscoli che troviamo dentro i nuovi DVD o BluRay di Gundam Unicorn. Basta andare sul sito ed iscriversi: www.gundamitalianclub.net. Ad oggi, dato che io sono comunque un modellista, ho aperto una pagina Facebook dove mi si può contattare per domande, informazioni ma anche per chi voglia dei gunpla: posso spedirli o addirittura realizzarli personalmente. Facebook: IGB Italian Gunpla Builder.Nota finale.
Gundam poi è marketing, un “veicolo commerciale” spaventoso dato che la sua immagine è stata, e lo è ancor di più oggi, usata per pubblicizzare tantissime cose: sono stati realizzati oltre all’ordinario anche francobolli, patatine, spaghetti, snack, e tanto altro in tema. Non solo ma la sua immagine o la sua effige è stata utilizzata dal dipartimento dei pompieri ai costruttori di una casa motociclistica italiana! Oggi oltre alla statua 1/1, a Tokyo hanno costruito un proprio “parco” in cui ci sono un museo, negozi, e addirittura un Gundam Cafè (veri e propri bar tutto a tema compreso i cibi) un albergo e tanto altro. Termino dicendo che il governo giapponese si è impegnato a finanziare un progetto a lunga scadenza in cui vorrà vedere Gundam Reale cioè un robot con tutto quel che era stato pensato nel 1979 come progetto della difesa interna. Che la realtà sia forse più vicina del futuro, di quel che possiamo credere?!?
Gundam poi è marketing, un “veicolo commerciale” spaventoso dato che la sua immagine è stata, e lo è ancor di più oggi, usata per pubblicizzare tantissime cose: sono stati realizzati oltre all’ordinario anche francobolli, patatine, spaghetti, snack, e tanto altro in tema. Non solo ma la sua immagine o la sua effige è stata utilizzata dal dipartimento dei pompieri ai costruttori di una casa motociclistica italiana! Oggi oltre alla statua 1/1, a Tokyo hanno costruito un proprio “parco” in cui ci sono un museo, negozi, e addirittura un Gundam Cafè (veri e propri bar tutto a tema compreso i cibi) un albergo e tanto altro. Termino dicendo che il governo giapponese si è impegnato a finanziare un progetto a lunga scadenza in cui vorrà vedere Gundam Reale cioè un robot con tutto quel che era stato pensato nel 1979 come progetto della difesa interna. Che la realtà sia forse più vicina del futuro, di quel che possiamo credere?!?
Saluto tutti e spero di non avervi annoiato con le mie risposte a questa interessante intervista
…. e mi raccomando Oppa Gunpla Style!!!!
Riccardo
IGB Italian Gunpla Builder