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FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO
MUSIC

Freshbeat&Amon: Dusty Fingerz



Esiste gente che ama sporcarsi le mani… quando si tratta di rovistare tra la polvere di vecchi dischi. Perché comporre musica è un’arte che inizia dal diggin’ e la ricerca del campione perfetto non è una formula magica, ma richiede dedizione, tanto tempo, e talento. Freshbeat & Amon lo sanno, ed è proprio per questo motivo che hanno scelto d’intitolare il loro album “Dusty Fingerz”!

Proprio nella giornata di ieri è uscito per la Unlimited Platform e missato da Mr Apoc, il primo album di questo ben assortito duo di produttori, un disco con all’interno numerosissimi MC di talento e alcuni rapper americani di fama mondiale.

Da Esa a Trais, da Maury B a Inoki, da Frank Siciliano a Mirko Miro, ad Ares a Musteeno; quasi quaranta MC pescati freschi freschi dalla più innovativa scena nazionale. Molto diversi tra loro ma accumunati dalla medesima visione di hip hop come strumento d’espressione e ricerca.

Amon, di origine trentina, è un beatmaker dal chiaro gusto funk. Dopo aver militato nei Personaggi Scomodi per diversi anni, ha sparso le sue strumentali un po’ in tutta Italia, producendo per i più svariati artisti. Dove potete trovare le sue produzioni? In “Slow Food” di Francesco Paura, per esempio. Oppure nell’album di Dongocò.

E Freshbeat? Bhè, se non hai neanche mai ascoltato il suo disco con Tesuan “Correvo Senza Mai Arrivare”, allora forse sei troppo acerbo anche per Marvin Gaye e Nina Simone.

Dusty Fingerz non è una compilation. È qualcosa di perfettamente originale. Un album omogeneo anche se prodotto a quattro mani. Dal chiaro gusto golden era, ma attualizzato dall’uso di synth e dal taglio dei campioni. Dalle batterie raffinate e da quella voglia di mettersi in discussione che si è un po’ persa negli anni. Un disco dove convivono quasi quaranta flow e quaranta stili differenti – peculiarità che lo avvicina allo spirito di un “Novecinquanta”, piuttosto che alle produzioni attuali. Insomma, Dusty Fingerz è qualcosa a cui non siamo più abituati!

A dare una marcia in più al progetto ci sono le strofe di Planet Asia e Rasco (Cali Agents), di Ruste Juxx, di Wordsworth e le grafiche di Francesco Paura. Nomi importanti e altri meno noti, insieme senza sbavature, su di una carrellata di beat costruiti a regola d’arte, per quella che è la nostra risposta alla tua domanda: “l’hip hop è morto?”

Puoi acquistare la tua copia di Dusty Fingerz su iTunes, e preascoltarla direttamente dalle pagine di rockit.

Che la fotta sia con te!