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Van Gogh? Più vivo che mai ed ora anche multimediale



Dal 16 Febbraio fino al 18 Aprile è possibile immergersi in un’esperienza davvero singolare per il panorama fiorentino. Nella meravigliosa location della ex chiesa di Santo Stefano al Ponte (a due passi dal Ponte Vecchio), avrete modo di ammirare oltre tremila immagini create dal celebre pittore olandese Van Gogh, grazie a quaranta proiettori e un sistema di suono surround simile a quello che siamo abituati a esperire nelle sale cinematografiche.

Un ambiente unico come quello della vecchia chiesa fiorentina del 1100 viene reinterpretato in chiave prettamente moderna, tramite le emozionanti creazioni del genio di Vincent (e a cura di Fabio di Gioia), che permettono allo spettatore di viaggiare con la fantasia fra i paesaggi dai colori vivacissimi ed estremamente vibranti, insieme alla grande musica che contribuisce a instaurare un’atmosfera del tutto coinvolgente (si possono riconoscere infatti brani di Handel, Tiersen, Lalo, Delibes, Viseur, Barber, Schubert, Kusturica, Godard, Part, Chabrier, Nielsen, Sakura, Satie, Zorn, Saint-Saëns, Liszt, Delibes e Godard).

Dopo aver toccato i luoghi di tutto il mondo (Singapore, Turchia, Stati Uniti, Israele, Russia), per la prima volta questo evento trova spazio in una location simile, ha detto infatti il curatore: “Questa è un’esperienza visiva e divulgativa inedita per avvicinare al mondo di Van Gogh, al suo immaginario e alle sue opere anche il pubblico meno abituato a frequentare le sale di mostre e musei, e per la prima volta Van Gogh Alive sarà integrata in una architettura particolarissima come quella di una chiesa. La sensazione offerta dalla visione dalla mostra multimediale nel contesto di S. Stefano è un’emozione ancora mai provata nel mondo ”.

Si tratta a ragione di un esperimento davvero originale, in quanto permette al pubblico di empatizzare in un modo molto diverso dal solito con le opere d’arte. La carica immersiva dell’esperienza, il potere legante della musica, ed il setting d’eccezione (siamo abituati a vedere in contesti museali questo genere di immagini, contesti ai quali è in genere associata una certa rigorosità formale di natura differente da quella di una chiesa sconsacrata), rendono la visita a questo luogo un momento di puro piacere sensoriale.

Da notare che il percorso visivo attraverso i quadri è diviso in “movimenti” come se fosse una sorta di partitura musicale. In aggiunta, oltre ai dipinti, sarà possibile vedere anche i disegni dell’artista, ed il corpus delle 902 missive che Vincent inviò al fratello Theo e ai suoi amici, all’interno delle quali viene narrata la genesi di molti dei suoi quadri e alcuni frammenti di vita privata (come è noto Van Gogh fu vittima della follia). Insomma, letteralmente un’occasione da non perdere per nessuno, bambini inclusi.

Dal Lunedì al Giovedì 10.00 alle 19.30

Venerdì e Sabato* dalle 10.00 alle 23.00 *(eccetto nei giorni 12/3 – 19/3 – 4/4 )

Domenica* 10.00- 21.00 *(eccetto il giorno 22/3)