Dance for smartphone
“I don’t have a stage, but I have a smartphone”
L’intento del progetto è di produrre un video ogni settimana per un anno, per sfidare creatività, disciplina e le condizioni creative causate dalla recente crisi. La sfida sta anche nel lavorare in totale assenza di giudizio, assecondando l’ispirazione.
L’obiettivo è girare e pubblicare un video una volta alla settimana. La disciplina consiste nel seguire l’ispirazione nel luogo e nel momento in cui arriva, e danzare , come testimone uno smartphone.
Un diario artistico, una ricerca coreografica e una serie di momenti unici.
Il processo creativo parte da uno spazio, un corpo, e la camera del mio smartphone. All’attivo sono quaranta i video realizzati nei luoghi in cui sono passata nell’arco dell’ultimo anno: Tokyo, Polinesia, Los Angeles, Amsterdam, Bruxelles, Firenze, luoghi aperti, chiusi, architetture e paesaggi. I video vengono poi condivisi su Twitter, YouTube e Facebook.
riprese, danza e montaggio: Margherita Landi
Dance for smartphone
“I don’t have a stage, but I have a smartphone”
L’intento del progetto è di produrre un video ogni settimana per un anno, per sfidare creatività, disciplina e le condizioni creative causate dalla recente crisi. La sfida sta anche nel lavorare in totale assenza di giudizio, assecondando l’ispirazione.
L’obiettivo è girare e pubblicare un video una volta alla settimana. La disciplina consiste nel seguire l’ispirazione nel luogo e nel momento in cui arriva, e danzare , come testimone uno smartphone.
Un diario artistico, una ricerca coreografica e una serie di momenti unici.
Il processo creativo parte da uno spazio, un corpo, e la camera del mio smartphone. All’attivo sono quaranta i video realizzati nei luoghi in cui sono passata nell’arco dell’ultimo anno: Tokyo, Polinesia, Los Angeles, Amsterdam, Bruxelles, Firenze, luoghi aperti, chiusi, architetture e paesaggi. I video vengono poi condivisi su Twitter, YouTube e Facebook.
riprese, danza e montaggio: Margherita Landi