Marketing non convenzionale come mezzo per farsi spazio in un mondo imbevuto di input.
Il marketing tradizionale ha perso terreno e potere. Le persone tendono ad essere maggiormente critiche e non si lasciano più abbindolare tanto facilmente (forse). Anche la storia dei messaggi subliminali ormai non fa più presa su nessuno.
Come l’evoluzione insegna, ci si adatta e morto un papa se ne fa un altro. Ecco che nasce il marketing non convenzionale.
Le regole principali: essere originali e inserirsi nella vita delle persone, parlare di verità.
Paradossalmente torniamo ad avvicinarci alla pubblicità da Carosello, ad un’epoca in cui vedere la pubblicità suscitava curiosità, conseguentemente interesse. Mia madre ricorda ancora le pubblicità di quando era bambina, alcune le conosco anche io che neanche c’ero. Al piacere di essere “bombardati” dal marketing, si associava il fatto che ci si ricordava del brand.
Il fine resta lo stesso. Il mondo è chiaramente cambiato.
La rapidità e il susseguirsi di novità regnano sovrani. La nascita del marketing non convenzionale è stato un processo naturale e necessario.
C’è di buono che la creatività arriva dove le tasche magari non possono.
Chiaramente le grandi aziende fanno ingenti investimenti sulle menti che sviluppano idee brillanti, ma il punto è che “basta” avere un’idea.
Esiste un sito che raccoglie le migliori campagne marketing da tutto il mondo: Creative Ad Awards.
Qualche pubblicità in Italia potrebbe far scoppiare incredibili polemiche. Onnivori contro vegani contro animalisti contro mamme apprensive contro figli adolescenti contro… Il marketing tailandese è davvero forte in questo.
“Keep Food Fresh”:
In molte cose siamo proprio indietro, il buonismo ci porterà alla deriva ma la verità trionferà.
Arriverà il momento in cui potremmo “essere come siamo”:
O succede solo da McDonald’s?