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Dare un senso ai Rollinz: rendere utili cose inutili



Pensate ad una persona che ha dato senso ai Rollinz. Anzi due, forse tre.

Avete presente i Rollinz? I gadget che il supermercato Esselunga ha dato nel periodo in cui è uscito Star Wars?

Quei cosini fatti in modo da non cadere mai, alla maniera di Ercolino Sempre in Piedi (gioco degli anni ’60) o dei, più precisamente chiamati, Misirizzi (sì, mi-si-rizzi), misteriosi e ambigui giocattoli nati già nel XVII secolo.

Misirizzi

Insomma, oltre a voler avere tutti i Rollinz, da bravi e smaniosi collezionisti di oggetti inutili, cosa farne?

Non che il collezionismo necessiti utilità ma, i suddetti Rollinz, hanno quella forma che richiede di essere sfruttata.

Fortuna delle fortune, mi sono imbattuta nell’uso che ne hanno fatto due amici.

#1 L’idea di Giacomo: L’eterna lotta fra bene e male. Con spade laser annesse.

Tornando un attimo alla questione collezionismo per gente comune, si sa, uno dei grandi problemi sono i doppioni. Che farne? Scambiarli, venderli, accenderci un falò.

Oppure, se si tratta di Rollinz, si presenta un’altra possibilità.

#2 L’idea di Filippo: Torneo di Subbuteo. Di questo ahimé, non ho testimonianze video, anche perché forse i Rollinz non sono adatti per essere “calciati” con le dita. L’unico modo per saperlo è provare.

Rollinz

Ma c’è di più.

#3 Esiste anche un’applicazione: Rollinz, appunto. Disponibile sia su Apple Store che su Play Store.

L’app sfrutta la realtà aumentata per far prendere vita alle statuette. Con la fotocamera si scansionano i vari personaggi per poterli sbloccare all’interno del gioco. Dopodiché, sempre con un brivido vintage, il gioco è semplice, ricorda quel “coso” che c’era al mare dove, su un piano piatto, si doveva muovere una pallina evitando gli ostacoli.

App Rollinz

Tenendo il proprio smartphone orizzontale e muovendolo si fa spostare il proprio personaggio.

Non so se sono stata molto chiara ma spero di essermi fatta intendere.

Per quanto riguarda me, dopo aver trovato Yoda, che mi “interessava”, al quinto doppione mi sono arresa. Da bambina sicuramente ero una collezionista più agguerrita.