Kaddour Kouachi analizza il libro “A testa in su” di Dibba
di Redazione Lolworld24 Novembre 2016
Cose che non sapevate e spero neanche voleste sapere – e che comunque potrebbero non essere vere – sul libro “A testa in su”, di Alessandro Di Battista
– La frase ripetuta più spesso (ben sedici volte!) è “Sapevo di avere l’x-factor”.
– Durante lo scatto per la foto a mezzobusto della copertina, Di Battista non indossava pantaloni né mutande, ma solamente la camicia e dei sandali.
– È stata poi usata solo la parte superiore della foto a causa delle difficoltà incontrate da Di Battista nel raggiungere un’erezione soddisfacente.
– Mancata erezione attribuita dallo stesso Di Battista all’attività fisica: “Ieri in palestra ho fatto le gambe, il sangue va tutto ai polpacci”.
– Il quarto, il settimo e il diciottesimo capitolo sono semplici trascrizioni di captcha alfanumeriche.
– Durante un reading del libro svoltosi ad Ariccia, Di Battista, accompagnato alla chitarra da tale Dj Craim, ha letto male una captcha e giustamente ha riniziato da capo.
– La madre di Di Battista si è complimentata col figlio per l’originalità della copertina in rilievo. Il figlio non ha avuto cuore di confessare alla genitrice che, come per ogni altra copia, si trattava del proprio sperma rappreso.
– I primi tre capitoli sono un ardito paragone tra la l’adolescenza di Di Battista e la carriera di Balotelli ma senza figa.
– Alcune pagine sono incollate tra di loro.
– Per una curiosa coincidenza, pag.88 è identica alla pagina degli antipasti del ristorante cinese Fior Di Loto di Rimini.
– Leggendo il finale la mamma di Di Battista è impazzita.
– A pag.74 Di Battista confessa di odiare i suoi genitori, rei di non averlo chiamato Paolo.
– Acquistando due copie di “A testa in su” si riceve in omaggio una copia del libro di Er Faina.
– Nel diciannovesimo capitolo Di Battista mescola con maestria le motivazioni del No al referendum alle istruzioni su come piegare il libro per ottenere un simpatico sombrero.
– Il libro contiene ben 4 bestemmie ma solo una di queste è riconducibile all’autore, in quanto le altre 3 sono parte di alcune citazioni di Mario Vanni.
– Dal libro è stata tratta una sceneggiatura poi messa da parte dopo aver constatato che coincideva in tutto e per tutto con quella di Le Fate Ignoranti, di Ferzan Ozpetek
– C’è stata qualche sterile polemica da parte degli animalisti per l’aneddoto in cui Alessandro racconta di aver massacrato a badilate 8 cuccioli risparmiando il nono perché gli ricordava suo zio Ezio.
– Il libro è dedicato al padre e a Theodor Eicke.
– Per molti critici “A testa in su” è il miglior libro di Fabio Volo.
Scritto da Kaddour Kouachi