Realtà Virtuale Ibrida: il futuro della tecnologia
La realtà virtuale ibrida si pone l’obiettivo di annullare le distanze.
La realtà virtuale, o VR che dir si voglia, ancora non è entrata con chiarezza nella nostra vita e già sembra pronta per essere superata dalla sua evoluzione. O quasi.
Quello che è certo è che la realtà virtuale ibrida è già stata testata su un campione di persone. Il banco di prova è stato appunto il cinema.
Un campione di 20 persone volontarie è stato inserito nel nuovo ambiente virtuale chiamato 3D-Hyve per vivere entrambe le esperienze VR: con e senza visore.
Il gruppo di ricercatori dell’Università di Montreal, coordinati da Tomás Dorta, ha condiviso i risultati e descritto lo studio sulla rivista scientifica ACM Digital Library: “si è osservato che gli spettatori che indossano caschi sono isolati dagli altri. Ma questo è in contrasto con l’esperienza collettiva che cerchiamo quando andiamo al cinema.”
Il test ha mostrato che “le persone preferiscono la realtà virtuale senza casco perché permette di interagire con gli altri spettatori in tempo reale e condividere le loro impressioni. Le persone hanno apprezzato l’aspetto sociale dell’esperienza”.
Nel confronto tra la VR “tradizionale” (quella con il visore davanti agli occhi) e la VR ibrida, è dunque stata preferita la realtà virtuale ibrida.
Secondo Tomás Dorta, il visore per la realtà virtuale costringe a guardarsi spesso intorno per esplorare la scena ostacolando la narrazione e l’esperienza cinematografica. Nella realtà virtuale ibrida non si corre il rischio di perdere qualche azione pur rimanendo ugualmente coinvolti e immersi nel contesto.
Ambienti virtuali portano la realtà in un luogo astratto ma vivibile concretamente, di cui poter fare esperienza. La ricerca arriva a tracciare e superare limiti che sembravano invalicabili.
Immergerci nelle storie narrate e vissute dai nostri eroi cinematografici guardandoli dritti negli occhi è solo uno dei tanti campi di applicazione possibile.
Passeggiare nel progetti 3D VR di architetti ed ingegneri, il suggerimento dato dal gruppo di ricercatori canadesi che stanno sviluppando la realtà virtuale ibrida. Il progetto è in corso e si chiama Replicate.
